Le esequie del bimbo si svolgeranno in forma strettamente privata in attesa della fiaccolata di domenica prossima promossa dalla famiglia. Proseguono le indagini per la ricostruzione della dinamica del violento impatto tra la Smart su cui si trovava la giovanissima vittima con la mamma e la sorellina e il suv Lamborghini a bordo del quale c’erano cinque youtuber. Al vaglio degli inquirenti i video e le chat presenti su cellulari e computer, oltre alle immagini riprese dalle telecamere della strada e di un bus Atac

Casal Palocco – Si svolgeranno nel pomeriggio di oggi, mercoledì 21 giugno, i funerali del piccolo Manuel Proietti, il bimbo di 5 anni rimasto vittima del terribile incidente avvenuto la scorsa settimana a Casal Palocco

Il rito funebre si terrà in forma strettamente privata presso una chiesa della Montagnola, per volontà della famiglia, che ha invece promosso una fiaccolata per domenica 25 giugno alla quale sono stati invitati a partecipare tutti i cittadini.

I genitori, papà Marco Proietti e mamma Elena Uccello, sono letteralmente devastati dal lutto che li ha colpiti, dalla tragica morte del loro figlioletto, deceduto a seguito delle profonde ferite riportate nel violento schianto tra la Smart su cui viaggiava insieme alla mamma e alla sorellina di 3 anni, Aurora, contro il suv Lamborghini condotto da uno youtuber ventenne, Matteo Di Pietro, indagato per omicidio stradale e lesioni. Ieri la mamma, che è ancora sotto choc, è stata ascoltata dagli inquirenti ma ricorderebbe ben poco del sinistro, salvo volersi accertare, nonostante fosse rimasta ferita, delle condizioni di saluti dei suoi bambini subito dopo l’urto.

 A bordo della supercar in quel maledetto pomeriggio altri quattro amici, tre ragazzi e una ragazza, ventenni, appartenenti al gruppo di youtuber TheBorderline, che da domenica ha però sospeso l’attività. L’annuncio è stato dato sulla pagina del loro canale dagli stessi influencer, che hanno dichiarato che(adesso) “Il nostro pensiero è solo per Manuel”. La piattaforma YouTube ha nel frattempo interrotto le pubblicità: “Siamo profondamente addolorati per la tragedia. Abbiamo rimosso gli annunci in conformità con le nostre norme sulla responsabilità dei creator a seguito di comportamenti dannosi per la community”. 

Per quanto riguarda la fiaccolata, hanno già aderito numerosi residenti e associazioni, non ultimo il presidente del X Municipio Mario Falconi, addolorato per l’accaduto che, esprimendo vicinanza alla famiglia, vorrebbe che il Comune di Roma si costituisse parte civile in un eventuale procedimento penale. 

Proseguono intanto le indagini per la ricostruzione della dinamica del violento impatto tra la city car e il suv Lamborghini, avvenuto in via Archelao di Mileto all’incrocio con via di Macchia Saponara, alle 15.45 di mercoledì 14 giugno. 

Come si apprende, gli youtuber erano impegnati in una ‘challenge’, una sfida online, che prevedeva la guida per 50 ore consecutive a bordo della Lamborghini che poi sarebbe stata filmata e diffusa in rete. Così da subito, all’attenzione degli inquirenti ci sono le foto, i video e le chat presenti sui cellulari e i computer dei cinque ragazzi, che sono stati requisiti, oltre alle immagini riprese dalle telecamere del Consorzio di Casal Palocco presenti in strada e quelle riprese da un bus dell’Atac che in quel momento si trovava a transitare in via di Macchia Saponara. L’Azienda dei trasporti capitolina ha già messo a disposizione della magistratura il materiale. Al momento mancherebbero però le immagini riprese dalla telecamera posta sul cruscotto degli youtuber, quella che avrebbe dovuto filmare la loro sfida: sarebbe stata ritrovata nascosta sotto uno dei sedili del suv, ma mancherebbe la schedina SD. 

La Procura, che coordina le indagini, potrebbe disporre una consulenza per verificare a che velocità stesse viaggiando la Lamborghini al momento dello scontro, considerando che in quelle strade il limite è di 30 km/h. Per il giovane Matteo Di Pietro, che si troverebbe in Spagna, mentre un altro dei passeggeri sarebbe in Turchia, potrebbero essere disposti ulteriori esami tossicologici dopo quelli eseguiti subito dopo l’incidente dai quali emergerebbe la positività ai cannabinoidi.

(Foto Maurizio Giandinoto)