"L’incidente di ieri notte sulla tratta ferroviaria Roma-Lido è l’ennesimo campanello d’allarme rispetto ad una situazione che si è fatta insostenibile ormai da anni. Le crescenti esigenze di mobilità di un intero quadrante di Roma, oltre 350.000 abitanti, si scontrano con i limiti di una linea ferroviaria ferma strutturalmente al dopoguerra. L’urgenza di intervenire e di garantire l’incolumità degli operatori e dei passeggeri è incompatibile con i tempi di intervento annunciati un mese fa dalla Regione", lo sostiene l’On. Alessandro Onorato, Capogruppo Udc in Campidoglio, in merito al deragliamento della scorsa notte di un treno “Freccia del mare” e al ferimento di due dipendenti Atac. Continua Onorato: "La responsabilità di questo incidente non sta nel maltempo. Mi domando: cosa sarebbe successo se il deragliamento fosse avvenuto in un orario di punta del servizio? Incidenti del genere sono la diretta conseguenza di impianti fatiscenti e inadeguati. Materiali obsoleti, illuminazione insufficiente e mancanza di appropriate comunicazioni terra-treno sono solo alcune delle criticità di cui soffre la linea. Sono problemi vecchi di anni, mai risolti, rispetto ai quali nel passato si è preferito gettare fumo negli occhi dell’utenza con l’introduzione di qualche treno Caf". Conclude Onorato: "Il primo problema da risolvere è sicuramente l’adeguamento strutturale della linea, in particolare per ciò che concerne le sottostazioni, piccole centrali elettriche che alimentano le porzioni della linea per questioni di alimentazione energetica e di sicurezza. Quelle della Roma-Lido sono vecchie di decine di anni e assolutamente insufficienti a sviluppare una potenza necessaria per assicurare un servizio frequente come quello della metropolitana. Senza contare gli interventi che dovrebbero riguardare l’allestimento di una vera direzione centrale del traffico per le comunicazioni. L’Assessore regionale alla mobilità, Franco Dalia, ha parlato tempo fa della sostituzione del ‘Blocco Automatico a Correnti Codificate a 2 codici, con il più adeguato a 4 codici’ - tecnica dell'ingegneria ferroviaria che consente, tramite la ripetizione dei segnali nella cabina di guida di un treno, la circolazione di treni a maggiore sicurezza e spesso a velocità superiori a quelle altrimenti possibili, potendo comandare la frenatura rapida del treno nei casi di rischio o di mancata vigilanza del macchinista. Magari fosse così, la verità è che i treni funzionano ancora con l’antidiluviano blocco semiautomatico, ecco perché sulla Roma-Lido il macchinista non può viaggiare da solo e serve sempre un capotreno. Ad oggi la Regione prevede un intervento che durerà due anni e che presumibilmente arrecherà non pochi disagi all’utenza.  Non vorrei che fosse un’occasione sprecata".