Incidenti mortali, ‘Sociale&sicurezza’: “Una strage. Subito investimenti: altro che tagli!”
Fiumicino – E’ una scia infinita di sangue quella che arrossa le strade della Capitale e della provincia di Roma. E le cifre parlano chiaro. Nei primi sei mesi del 2014 si sono registrati 79 decessi in 187 giorni. Quasi uno ogni due giorni. Un triste dato in controtendenza rispetto al resto d’Italia. Gli ultimi dati disponibili sul nostro Paese, infatti, ci dicono che a morire sull’asfalto nel 2013 sono state 3.400 persone, il 6,9 per cento in meno rispetto all’anno precedente. A denunciare con forza questa strage è Giulio Incoronato dell’associazione ‘Sociale&Sicurezza’ di Fiumicino. “Ci indigniamo, ci chiediamo il perché, ma poi la notizia scompare dalle prime pagine dei giornali regionali e si ricomincia tutto daccapo. Andrea, Jacopo, Alessio ed Emanuele sono solo gli ultimi dei troppi morti che ogni anno perdono la vita sulle strade di Roma”, afferma Giulio Incoronato, riferendosi ai quattro giovani che nella notte tra sabato e domenica scorsi sono morti mentre si trovavano a bordo della propria vettura, a Lunghezza. Due di loro avevano soltanto diciassette anni. Gli amici poco più di venti. “Un bollettino di guerra in costante crescita quello di chi, a bordo dell’auto, guidando la moto o per una tragica fatalità, esce di casa per non farvi più ritorno. E intanto”, prosegue l’esponente dell’associazione, “nei palazzi della politica si discute, si litiga, si propone il reato di omicidio stradale ma tutto si dimentica fino alla prossima vittima. Che cosa fare? Bisogna tornare ad investire sulla sicurezza, altro che tagli! Se infatti nel 2013 sull’asfalto della Capitale è morta una persona ogni quattro giorni, in questi primi mesi la situazione è peggiorata”, conclude.
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