Di Genesio Pagliuca (Pd): “Il Centro Antiviolenza, la Biblioteca dei Piccoli, la Flai Cgil e l’associazione ‘TeRRRe - Arte Sostenibilità Cultura’ potrebbero essere costrette a interrompere le loro attività a causa di una richiesta di pagamento avanzata dal Comune di Fiumicino”

Fiumicino (Rm) - Il Centro Antiviolenza, la Biblioteca dei Piccoli, la Flai Cgil e l’associazione ‘TeRRRe - Arte Sostenibilità Cultura’, che operano presso la Casa della Partecipazione di Maccarese, potrebbero essere costrette a interrompere le loro attività a causa di una richiesta di pagamento avanzata dal Comune di Fiumicino.
Lo comunica il Capogruppo PD, Ezio Di Genesio Pagliuca.

Il comune chiede un indennizzo per occupazione ‘sine titulo’ della Casa della Partecipazione 

“Il Comune ha infatti inviato alle associazioni una richiesta di indennizzo di diverse migliaia di euro per occupazione ‘sine titulo’, senza alcuna preventiva comunicazione o apertura di dialogo. Questa situazione – spiega il consigliere Di Genesio Pagliuca - mette a rischio la sopravvivenza di servizi che rappresentano un pilastro sociale per la comunità locale. I locali erano stati assegnati alle associazioni nel 2018 per scopi sociali, attraverso una delibera che ne riconosceva l’importanza per il territorio, dove sono stabiliti criteri chiari per l’uso dei locali, ma soprattutto troviamo assurdo che le associazioni vengano trattate come occupanti”.

“Il centro antiviolenza, parte del Comune, si ritrova addirittura a vedersi ‘sfrattato’ dal Comune stesso”

“Siamo estremamente preoccupati perché in questo modo si mette a rischio un servizio, amato dalla collettività e utilizzato. Pensiamo, ad esempio, a quello che è avvenuto per Satnam con la Flai Cgil. Il centro antiviolenza è la cosa più assurda perché è come se fosse un pezzo del Comune che si ritrova addirittura a vedersi ‘sfrattato’ dal Comune stesso” prosegue.

Un Tavolo per trovare una soluzione

Il ruolo sociale delle quattro associazioni non può essere sottovalutato. Per questo chiediamo al Sindaco e alla Giunta di fermarsi, convocare un Tavolo per trovare una soluzione. Siamo certi che una soluzione sia possibile, se c'è la volontà politica di tutelare servizi che hanno un valore incalcolabile per la nostra comunità. La chiusura di queste realtà – conclude Ezio Di Genesio Pagliuca - rappresenterebbe una grave perdita per il territorio e un danno irreparabile per le persone che ogni giorno beneficiano delle loro attività”.