Infernetto – Un centro socio-pedagogico o una biblioteca nella ex parrocchia san Tommaso dell’Infernetto? O magari entrambi?  O, ancora, una casa famiglia? Grazie alla costruzione della nuova chiesa il municipio X è infatti tornato in possesso dei locali e del palazzetto che per decenni hanno rappresentato il luogo d'aggregazione per giovani, anziani e famiglie del quartiere. E si porrebbe dunque la questione di utilizzarli al meglio, realizzandovi un centro sociale o una biblioteca. Per il momento è stato deciso che sarà creato un punto di primo soccorso che all’Infernetto, quartiere che conta circa 40mila residenti, sarebbe di grande utilità. Ma rimarrebbe comunque spazio in abbondanza per la realizzazione di altre strutture mancanti nel comprensorio. Ma a questo proposito le opinioni sarebbero divergenti.

 

La scorsa settimana si è riunita la commissione patrimonio del municipio X, presieduta dalla consigliera Pd Cristina Alunni, ed il ‘casus’ è stato affrontato. Nel corso dei lavori è già stato votato un documento che “prevede che attraverso un bando ad evidenza pubblica siano assegnati gli spazi della chiesa, dopo essere stati opportunamente suddivisi, alle associazioni giovanili e a quelle impegnate con i disabili”. La canonica, annessa alla chiesa, potrebbe essere destinata a casa famiglia. L’originario progetto di realizzazione di una biblioteca al momento sarebbe stato accantonato perché le Biblioteche di Roma avrebbero dichiarato di non possedere le risorse economiche per prendere in carico la struttura. Questo ha però suscitato delle reazioni diverse.  

 

“Esprimo soddisfazione come membro di Apei - Associazione pedagogisti ed educatori italiani del municipio X”, dichiara Stefano Di Tomassi di Apei, “per l’intenzione di favorire il settore socio-pedagogico, realizzando una casa famiglia, ma non sarebbe da trascurare la creazione di un centro sociale con annessa biblioteca, finanziata con fondi municipali, visto il ‘naturale’ collegamento tra cultura e sociale. Tuttavia”, prosegue, “ci preme fortemente appellarci alla serietà dell'Amministrazione affinché sia garantito il ‘metodo’ e monitorata la competenza dei professionisti, degli enti gestori e la loro residenzialità lavorativa in loco. Questo si rende necessario e fondamentale in un territorio dalle forti tensioni giovanili  e sul pericolo di derive clientelari ai danni di tutta la cittadinanza e dei lavoratori. Collocare realtà altamente qualificate sul piano sociale, educativo e pedagogico anche e soprattutto per affrontare la sfida dell'Infernetto, difficilissima per la presenza di molteplici culture e che ha necessità di una relazione sinergica e strutturata con le istituzioni scolastiche e con lun extrascuola qualificato”.


Sarebbe invece contraria al progetto la consigliere di Forza Italia, Mariacristina Masi: “Ho votato contro perché non è stata accolta la mia richiesta di convocare Zetema Cultura in commissione per chiedere se avesse la disponibilità economica per creare un Centro culturale di periferia”. “Trovo del tutto sbagliato il metodo, a prescindere dal merito in questione”, interviene il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Paolo Ferrara:  “Vogliono fare un bando ma attendiamo approfondimenti e non colpi di mano, confidando in una miope impulsività”. ‘Dubbioso’ anche il consigliere Salvatore Colloca (Fratelli d'Italia), che dichiara: “Dobbiamo innanzi tutto ascoltare le esigenze di questa parte della città. La struttura è grande e quindi aperta a più soluzioni, però una questione è prioritaria e fondamentale: che ci sia la supervisione dell'istituzione, tramite un ente comunale. Naturalmente una parte sarà destinata al punto di primo soccorso, come già votato dall'aula consiliare. Il sogno potrebbe essere una Biblioteca comunale”.

 

‘Perplesso’ anche Giulio Notturni, capogruppo della Lista Marchini, che si riserva di approfondire la questione, ‘forse gestita con troppa impulsività’: “Visto l'oggettivo e già documentabile grande successo delle altre due biblioteche del territorio, la Sandro Onofri di Acilia e la Elsa Morante di Ostia, e la mancanza di spazi di aggregazione vera, gestita dall'amministrazione Biblioteche di Roma, forse la scelta più utile e più rispondente alle necessità del quartiere dell' Infernetto potrebbe essere quella di aprire una terza biblioteca della rete”.  A questo riguardo il consigliere Pd Giovanni Zannola, presidente della commissione sociale e sport, commenta: “Per ora di certo c'è solo il punto di primo soccorso. Il resto è in fase di discussione con le realtà del territorio”.