Immigrati all'Infernetto, i cittadini: "Basta alle scelte calate dall'alto"
Infernetto - "L’Infernetto è tra i quadranti più isolati del litorale romano, soggetto anche a gravi allagamenti durante le abbondanti piogge. Oggi, sono circa 25mila i residenti che combattono quotidianamente con la scarsa illuminazione, le buche e la criminalità pertanto il nostro quartiere non è in grado di gestire anche questa situazione. Non ci sembra una scelta ponderata quella di trasferire qui questi ragazzi che non possono essere seguiti. Non abbiamo strade, nè illuminazione e pochissima sicurezza. Siamo isolati dalla città e dal resto del municipio, basti pensare che abbiamo solo una linea di trasporto pubblico. È una follia". Con queste parole i cittadini del quartiere Infernetto hanno risposto alla decisione di trasferire momentaneamente 25 minori provenienti dal quartiere Tor Sapienza nel centro alzheier "Le Betulle". Da ieri mattina oltre un centinaio di residenti stanno infatti manifestando la loro preoccupazione per il destino del proprio quartiere di fronte la struttura di via Salorno dato che il comune, come loro stessi hanno sottolineato, ha preso delle decisioni e imposto le proprie scelte senza prendere in considerazione il benessere del quartiere e dei cittadini stessi. Nel pomeriggio il sindaco di Roma Marino ha poi fatto visita ai ragazzi del centro insieme ad una delegazione dei residenti in presidio di fronte alla struttura. "Il trasferimento è una soluzione temporanea in attesa di trovare una sistemazione più idonea per i ragazzi e per il quartiere. I ragazzi entro un paio di giorni saranno trasferiti - ha sottolineato il sindaco marino - perché da qui non riescono a raggiungere le scuole che frequentano a Roma anche se per il momento il comune ha messo a disposizione un pulmino per condurli a scuola" Il primo cittadino si è poi intrattenuto diversi minuti con i manifestanti per discutere anche del destino del quartiere. I cittadini infatti hanno sottolineato l'esigenza di un presidio fisso delle forze dell’ordine, che sia da freno ai continui furti e rapine dovuti soprattutto alla presenza nel territorio di sbandati, nomadi o persone che vivono comunque ai margini della legalità che sfruttano il degrado e l'abbandono del quartiere aumentano così la paura e preoccupazione dei cittadini. "Mi rivolgerò immediatamente al prefetto per comprendere alcune questioni tecniche, come la chiusura del commissariato a mezzanotte. Mi sono impegnato a mettere a disposizione delle forze dell'ordine edifici del Comune, in modo che il ministero possa risparmiare sugli affitti decine di milioni ogni anno, che possono essere investiti per la sicurezza dei cittadini. Ho poi ribadito l'intenzione di sostituire l'illuminazione pubblica grazie al nuovo patto fatto con Acea. Partiremo nelle prossime settimane - ha concluso il sindaco - proprio dalle aree più periferiche". Al momento ancora non sono state confermate altre manifestazioni cittadine intanto in merito alla questione si sono espressi diversi esponenti politici.
"E’ passato poco tempo da quando l’assessore al Welfare del X Municipio di Roma Capitale, Emanuela Droghei, ha dichiarato di non sapere nulla dei minori trasferiti dal Campidoglio al Centro Alzheimer di via Salorno all’Infernetto che eccola una nuova tegola piombata sui residenti dello stesso quartiere. Da quanto appreso a mezzo stampa, e quindi in tempi non utili per fare qualsiasi tipo di opposizione – all’Infernetto sono stati trasferiti altri 25 immigrati stavolta provenienti da Tor Sapienza. Il Municipio anche in questa occasione non ne sapeva nulla. Almeno così risulterebbe da una precisazione che lo stesso assessore ha fatto anche in questo caso per mezzo stampa. Un fatto gravissimo per un territorio dove insistono numerose baraccopoli abusive e dove l’accoglienza viene già espletata abbondantemente dai centri preposti. Chiedero' alla Droghei di chiarire in aula quante altre decisioni Roma dovrà ancora prendere senza che lei ne sia informata o se per caso ha intenzione di continuare ad offrire fette di territorio a chi si occupa a vario titolo di immigrati a discapito di chi sul litorale romano vive e lavora rispettando la legge e le regole. Chiedéro inoltre al presidente del X Municipio, Andrea Tassone, da troppo tempo silente sulla questione di chiarire la sua posizione rispetto a questi ripetuti trasferimenti di immigrati sul nostro territorio. " ha dichiarato il consigliere Cristiano Rasi.
"L'Infernetto ha bisogno di investimenti e servizi, non di ulteriore emergenza sociale. Come si possono spostare persone che necessitano di accoglienza e assistenza in un quartiere dove, quando piove, c'è chi muore affogato nella propria casa?". Lo dichiara in una nota Alessandro Onorato, capogruppo della Lista Marchini in Campidoglio. "È sconvolgente - aggiunge Onorato - che gli immigrati e i rifugiati vengano spostati come pacchi da una periferia all'altra ignorando le esigenze dei territori e le enorme difficoltà che già esistono".
“La cattiva amministrazione del Sindaco Marino e del Partito Democratico che insiste a difenderlo e sostenerlo, continua a ripercuotersi sul nostro Municipio. Dopo i fatti di Tor Sapienza che hanno evidenziato il disagio delle periferie, abbandonate ai loro problemi da un Sindaco completamente distaccato dalla realtà, apprendiamo che a seguito dello sgombero alcuni minori sono stati ospitati all'Infernetto. L'allarme delle scorse settimane, lanciato da Forza Italia, a quanto pare, non era infondato. Abbiamo più volte denunciato, anche in sede di Consiglio Muncipale, la creazione di un Centro Accoglienza nei pressi del centro Alzheimer dell'Infernetto senza che le Istituzioni locali e la popolazione ne fosse al corrente, preannunciando il timore che il fenomeno potesse allargarsi fino a diventare insostenibile. Oggi Marino, approfittando ancora una volta della debolezza politica del Presidente Tassone, torna a gravare il nostro territorio. La tecnica di tamponare provvisoriamente la protesta, trasferendo persone da una zona all'altra della città, porterà la Capitale al collasso e provocherà continui problemi di ordine pubblico. E' evidente che l'impostazione ideologica della sinistra, che prevede una integrazione forzata, imponendo ai cittadini la propria visione ideologica, è fallita e sta provocando gravi conseguenze per la città”. Lo affermano in un comunicato congiunto il Coordinatore di Roma di Forza Italia Davide Bordoni e il Coordinatore di Forza Italia del Municipio X Mariacristina Masi.
"Il gruppo Fratelli d'Italia-An del X Municipio di Roma Capitale continua a stupirci, mistificando la realtà. Oggi il disagio dei cittadini dell'Infernetto che hanno manifestato pacificamente è stato strumentalizzato e trasformato in un vile attacco al centro per i malati di Alzheimer. I ragazzi richiedenti asilo politico sono ospiti in uno stabile mentre le persone bisognose di cure continuano a beneficiare del servizio, attivato mesi fa in una struttura adiacente. Eppure esponenti di Fratelli d'Italia hanno visitato il centro 'Le Betulle', rendendosi conto personalmente dello stato dei fatti. Oggi sembrano aver perso la memoria, giocando a seminare odio. Quell'odio che non appartiene al nostro territorio". Lo dichiara in una nota il capogruppo PD del X Municipio di Roma Capitale Giuseppe Sesa.
Intanto domani, martedì 18 novembre, il X Municipio di Roma Capitale incontrerà i comitati di quartiere dell’Infernetto, nella sala Giovanni Paolo II della parrocchia San Tommaso Apostolo, in via Liviabella 70. L’appuntamento, previsto per le ore 18, sarà un'occasione di confronto con chi vive il territorio sulle tematiche relative al centro di accoglienza di via Salorno. Parteciperanno l'assessore al welfare e alla salute del X Municipio di Roma Capitale Emanuela Droghei, il capogruppo del PD del X Municipio di Roma Capitale Giuseppe Sesa e il presidente della commissione servizi sociali, pari opportunità e sport del X Municipio di Roma Capitale Giovanni Zannola.
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