Infernetto – Slogan, megafoni e striscioni. Strade blindate e presidiate in massa dalle forze dell’ordine all’Infernetto dove in via Orazio Vecchi è in corso il sit-in di protesta contro il trasferimento di 24 minori immigrati da Tor Sapienza al centro Alzheimer ‘Le betulle’ di via Salorno. Ad organizzare la manifestazione, iniziata alle 15.30, Casapound Litorale e il ‘Comitato per la difesa del X Municipio’. Assenti, per scelta, i comitati di quartiere e le associazioni del territorio. Tra i presenti l’eurodeputato della Lega Nord, Mario Borghezio, e alcuni esponenti di Forza Italia tra cui Cristiano Rasi, Mariacristina Masi e Davide Bordoni. Anche a Ostia, quasi in contemporanea, alle 16, si è tenuto un presidio davanti al Palazzo del Governatorato, sede del municipio X, promosso da Forza nuova per denunciare l’arrivo di nuovi immigrati dal centro ‘Il sorriso’ di via Morandi. Ieri gli esponenti di Forza nuova avevano lanciato volantini e poi appeso dei manichini impiccati sul cavalcavia della stazione di Lido nord, destando lo sdegno del centrosinistra.


Ma nonostante la dura condanna per questo gesto delle amministrazioni municipale e capitolina, del sindaco Ignazio Marino e del minisindaco Andrea Tassone, dell’assessore comunale al sociale, le proteste all’Infernetto e nella Capitale non accennano a placarsi. E la situazione resta incandescente. Ad accendere gli animi dei residenti le due risse scoppiate al centro ‘Le betulle’ nel corso delle quali sono rimasti feriti, in entrambi i casi, dei giovanissimi egiziani ed un operatore. Sugli striscioni campeggiano le scritte ‘Il centro accoglienza non lo vogliamo’, ‘Alcuni non si arrendono’ e ‘Difendiamo la nazione, non vogliamo immigrazione’, urlate a gran voce dagli attivisti di Casapound, tra i quali Luca Marsella, responsabile per il litorale, che ieri ha annunciato che il previsto corteo non era stato concesso per motivi di ordine pubblico, e il vicepresidente del movimento Simone Di Stefano.


“Oggi sono in piazza a fianco dei cittadini anzitutto per evidenziare il vero significato delle parole integrazione e accoglienza”, ha dichiarato il consigliere del X municipio, Cristiano Rasi, a margine dell’iniziativa: “Integrazione e accoglienza sono due concetti fondamentali nella gestione dei processi migratori: il migrante che si vuole integrare deve necessariamente adeguarsi al sistema normativo, alle tradizioni e alla cultura del Paese che lo ospita. L’accoglienza, invece, si basa inevitabilmente sulla disponibilità di risorse a disposizione degli enti che ricevono i migranti. Senza prenderci in giro”, spiega il consigliere azzurro, “in Italia, nella città di Roma e nel nostro municipio in particolare, i mezzi sono insufficienti. Basti pensare alle scuole, al sistema sanitario nazionale o alle enormi carenze del sistema giudiziario e carcerario incapaci di gestire le proprie realtà. A questo si deve aggiungere la totale mancanza di una struttura governativa che filtri i flussi migratori diretti in Italia e si renda capace di un processo di avviamento al lavoro, drenando risorse che si potevano destinare alle pensioni sociali o allo sviluppo delle strutture scolastiche. In queste gravi carenze si annidano ampie sacche di attività di accoglienza delegate ad associazioni che fanno veri e propri business e si dimostrano inadeguate a gestire realtà come questa del centro di via Salorno”, conclude: “siamo in piazza oggi e ci saremo ogni volta che Roma Capitale e il X Municipio penseranno di scaricare sul nostro territorio i problemi della città”.