Infernetto, i cittadini scrivono all’ex candidato sindaco Alfio Marchini
Infernetto – Infernetto, un quartiere che con i suoi quasi 40mila abitanti è in realtà una cittadina. I problemi? Tanti. Dalla mancanza di sicurezza idraulica alla mobilità alla carenza di scuole e servizi. Giosuè Mirizio, presidente dell’associazione ‘Infernetto sicuro’, invia una lettera aperta ad Alfio Marchini, candidato a sindaco alla passata tornata elettorale, ed attuale consigliere capitolino affinché prenda consapevolezza delle esigenze di questo quartiere del municipio X. Di seguito il testo:
“Gentile ing. Marchini, Siamo un po' in ritardo per via della pausa delle ferie estive ma anche a Lei, per la par condicio, come abbiamo fatto con il Sindaco di Roma Ignazio Marino, dedichiamo questa lettera aperta, complimentandoci innanzi tutto per la Sua nomina a consigliere del Comune di Roma e con i complimenti terminiamo qui. Ci siamo lamentati con il sindaco Marino per la mancata visita nel quartiere Infernetto durante il periodo elettorale. La stessa lamentela la rivolgiamo a Lei per un motivo molto semplice. Abbiamo accolto l'invito a Cineland promosso dal candidato della Sua lista Alessandro Onorato per il Comune e Giulio Notturni per il X Municipio, complimenti anche a loro per l'elezione. In quell'incontro ci avevano assicurato
Vista la mancata presenza, il documento lo abbiamo inviato per email al Suo comitato elettorale invitandoLa nel contempo a visitarci. Chissà forse leggendolo si sarà spaventato ritenedo opportuno a quel punto di ignorarci. Riassumiamo di cosa abbiamo bisogno: Strade asfaltate – scuole – marciapiedi – piste ciclabili - illuminazione pubblica(più della metà delle strade sono al buio) – un presidio delle Forze dell'Ordine – canalette di convogliamento delle acque piovane – aree verdi (quelle poche che abbiamo sono impraticabili perchè senza manutenzione) e tant'altro che renda vivibile il nostro quartiere. Nella corsa elettorale tutti i candidati, di qualsiasi colore politico, ci hanno sollecitato a votare per questo e quello e poichè di voti all'Infernetto anche la lista Marchini ne ha presi a sufficienza, (gli abitanti del quartiere sono 40.000, faccia pure i conti) ci meritavamo almeno una visita, ma tant'è, se ha ritenuto privarci della Sua simpatica presenza ci sarà pura una ragione che vorremmo conoscere, così ci daremo una regolata per le prossime elezioni. Tra le tante dichiarazioni pre elettorali abbiamo apprezzato l'idea di considerare Roma nella globalità dei suoi 120 quartieri che la compongono, con un referente per ogni quartiere che mensilmente avrebbe riportato direttamente al sindaco le problematiche della zona.
Leggiamo su “cosa voglio fare“ che ha elaborato insieme agli abitanti di ciascuna zona, un programma con le soluzioni, le risorse economiche e i tempi di realizzazione certi, indicando anche gli uffici e le società comunali coinvolte. I cittadini verificheranno in corso d'opera la realizzazione di quanto promesso attraverso un comitato di quartiere di tre membri che avrà mensilmente una linea diretta con il sindaco. Perchè quanto programma non l'ha elaborato anche con gli abitanti dell'Infernetto? ci aspettiamo una risposta. Non è diventato primo cittadino ma anche da consigliere comunale non abbandoni questo progetto. Ascolti periodicamente quanto hanno da dire i residenti, in special modo quelli della periferia. Noi apparteniamo all'entroterra di Ostia che è quartiere periferico di Roma, siamo dunque la periferia della periferia, scusi il gioco di parole ma la realtà è questa. Abbiamo notato che la tattica elettorale da Lei adottata non risponde ai canoni del classico politico Italiano che durante le campagne elettorali raggiunge anche i più sperduti quartieri, facendo sentire importante l'elettore, visitando e promettendo a destra e a manca, ma poi, molto spesso, una volta eletto non lo considera più fino alle prossime elezioni. Lei invece non ci ha considerato fin da subito.
Era prevista la Sua presenza anche nell'incontro post elezioni sulle rive del Tevere sotto ponte Cestio, immaginiamo per un ringraziamento agli elettori ma del consigliere Marchini nessuna traccia. Forse è troppo impegnato nella Sua attività manageriale tanto da disertare gli incontri con i Suoi elettori? o forse la politica l'ha presa come una semplice curiosità del tipo: voglio vedere se mi do alla politica fin dove posso arrivare - e poi forse, insoddisfatto del risultato elettorale, che in verità non è andato male, si è dato alla latitanza nei confronti di chi l'ha votato. Il sindaco Marino lo avevamo invitato per una pedalata nel quartiere affinchè si rendesse conto della realtà in cui viviamo. Nel suo caso La vorremmo invitare per un altro motivo. All'indomani della tragedia dell'ottobre 2011 che ha colpito il nostro quartiere con la morte di un giovane padre di famiglia annegato nella sua abitazione per l'esondazione di un canale di raccolta delle acque piovane ,un personaggio importante della nostra città, l'ex sindaco Alemanno, invece di darci la solidarietà per il tragico evento ci ha definito quartiere di abusivi, quindi, visto che siamo abusivi, brutti e cattivi possiamo anche allagarci con le tragiche conseguenze testè descritte.
A proposito di allagamenti, è di questi giorni la notizia che
Fatte queste considerazioni ribadiamo caro consigliere Marchini che non siamo un quartiere abusivo ma un quartiere orfano di padre (il Politico) e di madre( l'Amministrazione) e se accetterà l'invito, in quell'occasione Le proporremo di adottarci, così avremo finalmente un padre e per madre cercheremo una buona donna che si prenda cura di noi. Vedrà, non La deluderemo, saremo figli bravi e riconoscenti. Anche con Lei useremo una tipica espressione romana: “Arfio viecce a trovà, nun semo ne abusivi ne fij de.......... Un dio minore”. Concludendo, se proprio trovasse scomodo lasciare il Suo scranno comunale per constatare de visu delle nostre mancanze urbanistiche, lo potrebbero fare in Sua vece gli organi di informazione, stampa o tv che sia, mostrando poi il lavoro a Lei ma anche a tutti quei politici che fanno finta di non conoscere le problematiche del nostro quartiere che da anni vengono sistematicamente ignorate. Tanto volevamo dire e tanto abbiamo detto. Una risposta sarebbe gradita in caso contrario grazie lo stesso. Nell'augurare un buon lavoro inviamo i nostri migliori saluti”.
Il presidente
Giosuè Mirizio
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