Infernetto – Infernetto, un quartiere che con i suoi quasi 40mila abitanti è in realtà una cittadina. I problemi? Tanti. Dalla mancanza di sicurezza idraulica alla mobilità alla carenza di scuole e servizi. Giosuè Mirizio, presidente dell’associazione ‘Infernetto sicuro’, invia una lettera aperta ad Alfio Marchini, candidato a sindaco alla passata tornata elettorale, ed attuale consigliere capitolino affinché prenda consapevolezza delle esigenze di questo quartiere del municipio X. Di seguito il testo:

 

“Gentile  ing. Marchini, Siamo un po' in ritardo per via della pausa  delle  ferie  estive ma  anche  a Lei, per la par condicio, come abbiamo fatto con il Sindaco di Roma Ignazio Marino,  dedichiamo questa lettera aperta, complimentandoci innanzi tutto per la Sua nomina a consigliere del Comune di Roma e  con  i  complimenti  terminiamo qui. Ci siamo lamentati  con il  sindaco  Marino per la mancata  visita  nel  quartiere Infernetto durante il periodo elettorale. La stessa lamentela la rivolgiamo a Lei per un motivo molto semplice. Abbiamo accolto l'invito a Cineland promosso dal candidato della Sua lista  Alessandro Onorato per il Comune e Giulio  Notturni per il X Municipio, complimenti anche a loro per l'elezione. In quell'incontro ci avevano assicurato la Sua presenza e per l'occasione volevamo consegnare brevi manu, come abbiamo fatto con tutti i candidati che ci hanno invitato, un  documento:  “Infernetto un quartiere da riqualificare” del Marzo 2011 tutt'ora attuale nel  suo contenuto, inviato a suo tempo alla Regione- Provincia – Comune e Municipio. In esso denunciavamo e tutt'ora denunciamo la totale mancanza  di servizi nel quartiere.


Vista la mancata presenza, il documento lo abbiamo inviato per email al Suo comitato elettorale invitandoLa nel contempo a visitarci. Chissà forse leggendolo si sarà spaventato ritenedo opportuno a quel punto di ignorarci. Riassumiamo  di cosa abbiamo bisogno: Strade asfaltate – scuole – marciapiedi – piste ciclabili - illuminazione pubblica(più della metà delle strade sono al buio) – un presidio delle Forze dell'Ordine –  canalette di convogliamento delle acque piovane – aree  verdi (quelle poche che abbiamo sono impraticabili  perchè  senza  manutenzione) e tant'altro che renda vivibile il nostro quartiere. Nella corsa elettorale  tutti i candidati, di qualsiasi  colore politico,  ci hanno sollecitato a votare per questo e quello e poichè  di voti all'Infernetto anche la lista  Marchini ne ha presi a sufficienza, (gli abitanti del quartiere sono 40.000, faccia pure i conti) ci meritavamo almeno una visita, ma tant'è, se ha ritenuto privarci della Sua simpatica  presenza  ci sarà pura una ragione  che  vorremmo conoscere, così ci daremo una regolata per le prossime  elezioni. Tra le tante dichiarazioni pre elettorali abbiamo apprezzato  l'idea di considerare Roma nella  globalità dei suoi 120 quartieri che la compongono, con un referente per ogni quartiere che mensilmente avrebbe riportato direttamente al sindaco  le problematiche della  zona.


 
Leggiamo su “cosa voglio fare“ che ha elaborato insieme agli abitanti di ciascuna zona, un programma con le soluzioni, le risorse economiche e i tempi di realizzazione certi, indicando anche gli uffici e le società comunali coinvolte. I cittadini verificheranno in corso d'opera la realizzazione di quanto promesso attraverso un comitato di quartiere di tre membri che avrà mensilmente una linea diretta con il sindaco. Perchè quanto programma non l'ha elaborato anche con gli abitanti dell'Infernetto? ci aspettiamo una risposta. Non è diventato primo cittadino ma anche da consigliere  comunale non abbandoni questo progetto. Ascolti periodicamente quanto hanno da dire i residenti, in special modo quelli della periferia. Noi apparteniamo all'entroterra di Ostia che è quartiere periferico di Roma, siamo dunque la periferia della periferia, scusi il gioco di parole ma  la  realtà è questa. Abbiamo notato che la  tattica elettorale da Lei  adottata  non  risponde ai canoni del classico  politico  Italiano che durante le campagne  elettorali raggiunge anche i più sperduti quartieri,  facendo sentire importante l'elettore, visitando e promettendo a destra e a manca, ma poi, molto spesso, una volta eletto  non lo considera più fino alle prossime elezioni.  Lei invece non ci ha considerato fin da subito.


Era prevista la Sua presenza anche nell'incontro post elezioni sulle rive del Tevere sotto ponte Cestio, immaginiamo per un ringraziamento agli elettori  ma del consigliere Marchini nessuna traccia. Forse è troppo impegnato nella Sua attività manageriale tanto da disertare gli incontri con i Suoi elettori? o  forse la politica l'ha presa come una semplice curiosità del tipo: voglio vedere se mi do alla politica fin dove posso arrivare - e poi forse, insoddisfatto del risultato elettorale, che in verità non è andato male, si è dato alla latitanza nei confronti di chi l'ha votato. Il sindaco Marino lo avevamo invitato per una pedalata nel quartiere affinchè si rendesse  conto della realtà in cui viviamo. Nel suo caso  La vorremmo  invitare  per un altro motivo. All'indomani della tragedia dell'ottobre 2011 che ha colpito il nostro quartiere con la morte di un giovane padre di famiglia  annegato nella sua abitazione per l'esondazione di un canale di raccolta delle acque piovane ,un personaggio importante della nostra città, l'ex sindaco Alemanno, invece di darci la solidarietà per il tragico evento ci ha  definito quartiere di  abusivi, quindi, visto che siamo abusivi, brutti e cattivi possiamo anche  allagarci con le tragiche conseguenze  testè  descritte.


A proposito di allagamenti, è di questi giorni la notizia che
la Regione Lazio ha ritirato per esigenze di bilancio svariati milioni di euro già disponibili per la sicurezza idraulica dell'entroterra di Ostia, nonostante che il territorio sia classificato ad altissimo rischio idrogeologico. E' proprio strano che queste mazzate ce le diano sempre dopo le elezioni. In questo caso all'Infernetto  siamo stati fortunati perchè a quanto ci dicono è quasi terminato il lavoro di messa in sicurezza del canale che con la sua esondazione ha provocato la tragedia dell'ottobre 2011.  E' la classica storia all'Italiana, non si fa mai prevenzione ma si interviene, e non sempre, dopo qualche tragico evento.  Lei lavora al Comune e  visto  che rientra nelle competenze del sindaco tutelare la salute e la sicurezza dei propri cittadini (se abbiamo letto bene è il decreto legislativo 267 del 18 agosto 2000 -  art 54 comma 4) potrebbe  essere motivo come consigliere comunale  di un personale  intervento presso il  primo cittadino di Roma. Noi dell'Infernetto da diciotto anni siamo muniti di un regolare piano regolatore che prevede oltre alle case, servizi e  opere pubbliche e  pur avendo versato nelle casse comunali centinaia e centinaia di milioni di euro in oneri concessori  i servizi e le opere pubbliche non li abbiamo ancora visti....... li aspettiamo da più di vent'anni. Quei  soldi sarebbero serviti  tra l'altro a mettere in sicurezza  i canali principali  realizzando nel contempo le canalette di convogliamento delle acque piovane evitando così i periodici pericolosi allagamenti. Ecco cosa doveva fare il personaggio di cui sopra durante il suo mandato, invece di offendere un  intero quartiere.


Fatte queste considerazioni ribadiamo caro  consigliere Marchini che  non  siamo un quartiere abusivo ma un quartiere orfano di padre (il Politico) e di madre( l'Amministrazione) e se accetterà l'invito,  in quell'occasione Le proporremo di adottarci,  così  avremo finalmente un padre e per madre cercheremo una buona donna che  si prenda cura di noi. Vedrà, non La deluderemo, saremo figli bravi e riconoscenti. Anche con Lei useremo una tipica espressione romana: “Arfio viecce a trovà, nun semo  ne abusivi ne fij de.......... Un dio minore”. Concludendo,  se proprio trovasse scomodo lasciare  il  Suo scranno comunale  per  constatare  de visu  delle nostre mancanze urbanistiche, lo potrebbero fare in Sua vece gli organi  di informazione, stampa o tv che sia, mostrando poi  il  lavoro  a Lei  ma anche a tutti quei politici che fanno finta di non conoscere le problematiche del nostro quartiere che da anni vengono sistematicamente ignorate. Tanto volevamo dire e tanto abbiamo detto. Una risposta sarebbe gradita in caso contrario grazie lo stesso. Nell'augurare un buon lavoro inviamo i nostri migliori saluti”.

Il presidente
Giosuè Mirizio