Infernetto – Avviati all’Infernetto i lavori di messa in sicurezza del Canale Palocco. L’argine sinistro sarà rialzato grazie agli interventi del Consorzio di bonifica Tevere ed Agro romano. Ad informare della realizzazione delle opere di difesa sulla sponda in sinistra idraulica del canale, nel tratto compreso tra via Ettore Pinelli e viale di Castelporziano, è il LabUr del municipio XIII.

 
L’area interessata è quella in cui il giorno 20 ottobre dello scorso anno trovò la morte per annegamento il cittadino cingalese Earnest Saranga Perera.

 
L’argine, di ben 2 metri più basso rispetto a quello in sponda destra, verrà rialzato per evitare  l’esondazione del Canale Palocco in una vasta area del quartiere Infernetto, dove vi sono centinaia di abitazioni distanti fino a 200 metri dalla sponda in sinistra”, spiegano al laboratorio urbanistico.


L'opera, attesa dopo la denuncia contro ignoti inoltrata alla Procura della Repubblica in data 31 ottobre 2011 da parte dello stesso LabUr, sarà realizzata dalla Eur Costruzioni srl per un importo di 193.487 euro, più 12.661 euro per la sicurezza, soldi ottenuti all'interno di un finanziamento della Regione Lazio di circa 900 mila euro, aggiungono.

 
“Gran parte dei finanziamenti sono stati impiegati dalla Terza Università di Roma per un più completo studio di recupero idrogeologico della zona. L'opera del Canale Palocco verrà realizzata in somma urgenza proprio per contenere le prossime piogge che si preannunciano abbondanti. Rimane aperta”, proseguono, “la questione dell'influente L, che sversa nel Canale, sempre in sponda sinistra, poco prima del viale di Castelporziano”.

 
“In quest'area verranno per il momento posizionati i sacchetti di sabbia portati sul posto il 14 ottobre scorso dalla protezione civile. Altra questione aperta, il parco di via Orazio Vecchi, aumentato negli anni di quota per via ddell’abbandono di materiale di risulta dei cantieri, che non solo impedisce un corretto drenaggio del suolo, ma che, per le errate pendenze, contribuisce all'allagamento delle abitazioni circostanti”.


“L'intenzione è di ricreare in quest'area una vasca di contenimento delle acque ripristinando la quota originale. Del tutto assente il contributo del XIII municipio che invece di dotare le strade circostanti dei normali sistemi di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche, ha proposto invece uno scellerato progetto per aprire una strada interna al parco, contro tutti i principi elementari che governano l'idraulica”, concludono al laboratorio urbanistico.