Infernetto, ennesimo crollo di un ramo in via Lotti
Infernetto - In via Antonio Lotti, all’Infernetto, si è schiantato al suolo un altro grosso ramo. L’ennesimo. Dopo il crollo di un pino lo scorso mese di febbraio, il secondo in pochi mesi, Giosuè Mirizio, presidente di Infernetto sicuro, torna a “denunciare pubblicamente” il problema. Fortunatamente non si trovava nessuno a passare altrimenti sarebbe potuta accadere una tragedia.
“Tra pini e rami crollati in questi ultimi anni il conto è diventato pesante”, spiega l’esponente del direttivo: “nonostante le nostre numerose segnalazioni l’amministrazione municipale non ha mai preso la decisione di eseguire una potatura degli alberi. In questa circostanza rivolgo un pressante appello agli enti responsabili, ed in particolar modo all'assessore all'ambiente del municipio XIII, Giancarlo Innocenzi, per la messa in sicurezza della strada”.
Nel corso degli anni Infernetto sicuro ha segnalato all’assessorato all’ambiente lo stato di abbandono degli alberi di via Lotti, presenti nonché la necessità di provvedere tempestivamente alla loro potatura per evidenti motivi di pubblica sicurezza. Certo che il pericolo sussiste perché, come più volte sostenuto da Giosè Mirizio, il crollo sarebbe potuto accadere in qualsiasi momento, di giorno ma anche di notte.
In una lettera inviata l’inverno scorso all’assessore Innocenzi, Mirizio scriveva che “ presumendo che il suo silenzio alle tante sollecitazioni sia dovuto solo alla mancanza di fondi, questa volta faremo partecipe anche il sindaco di Roma, il presidente del municipio XIII, nonché gli organi di informazione affinché si ponga fine a questo stato di pericolo perenne, rammentandoLe che la sicurezza dei cittadini che transitano per le strade ha priorità assoluta su tutto. Le vogliamo anche rammentare”, sottolineava ancora il presidente dell’associazione, “che in questi anni abbiamo pagato centinaia di milioni di euro per gli oneri concessori destinati anche alla manutenzione delle strade, che però non c’è assolutamente stata. Ci risponda, infine, se può e se vuole”, conclude. Oggi l’ennesimo appello.
A
parte la recente bonifica degli spazi del lungomare di Ostia, è un dato di fatto che lo stato delle aree presenti su tutto il territorio del Tredicesimo, il municipio “più verde” della Capitale con i suoi oltre 900 mila metri quadri tra parchi, giardini e pinete e i suoi 150 chilometri di alberatura stradale, versi in uno stato di profondo abbandono. La causa? La scarsità dei mezzi a disposizione. Il personale addetto alla cura è composto da 8 persone che dovrebbero assicurare tutta la gestione di questo immenso patrimonio. Impresa impossibile perché l’ufficio giardini disporrebbe di due mezzi operativi con un piccolo cassone. Il materiale di risulta deve inoltre essere depositato nella discarica di Malagrotta costringendo a compiere molti viaggi, che comportano un aumento dei costi.
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