Infernetto: non passa la paura per Cleopatra, distribuzione di sacchi fino a sera. Alemanno sul posto
Infernetto - "I bambini non dormono più, hanno paura perchè ricordano bene quello che è accaduto un anno fa, perchè non è stato fatto nulla in questi 12 mesi?". E' lo sfogo di una mamma che oggi, insieme ad altre centinaia di persone, è andata in via Vecchi all'Infernetto e si è messa in fila, con tanto di numeretto, per ricevere i sacchi di sabbia che la protezione civile sta distribuendo da ieri mattina. I sacchi dovrebbero arginare l'acqua ed evitare che entri nelle abitazioni e nei garage nel caso di allagamenti dovuti alla temuta Cleopatra, perturbazione che secondo le notizie dei giorni scorsi dovrebbe rovesciarsi violenta anche sul litorale romano.
Decine di uomini della protezione civile hanno riempito le auto dei cittadini, nel trambusto le polemiche non sono mancate. In parecchi si sono alterati tanto che la stessa protezione civile ha più volte dovuto tranquillizzare e rassicurare la gente dell'arrivo di altri camion pieni di sacchi. In molti erano da stamani in fila e al momento del ritiro hanno lamentato il numero esiguo di sacchetti fornito a persona, circa 10 o 15 sacchetti di iuta. Ma a far arrabbiare davvero i residenti è la mancata messa in sicurezza idrogeologica del quartiere e quasi tutti gli interventi che secondo i cittadini non sono stati realizzati come invece promesso dall'amministrazione subito dopo il nubifragio del 20 ottobre scorso.
“In un anno qualche intervento si sarebbe potuto fare, qui invece non è stata fatta nemmeno una pulizia dei canali e dei tombini decente. Su via di Castel Porziano ci sono cumuli e cumuli di aghi di pino e in questi giorni nessuno è intervenuto”, spiegano.
La protezione civile oltre a distribuire sacchi ai cittadini è stata impegnata prima a costruire una diga di contenimento sul canale denominato Palocco e poi a difendere la stessa dai predoni dei sacchetti, o meglio semplici cittadini per l'occasione trasformati in ladri. “Lo scorso anno abbiamo dovuto fermare alcuni stranieri che avevano sottratto dei sacchi e li stavano rivendendo alla gente a 5 euro l'uno”, racconta uno degli uomini dell'Associazione nazionale Carabinieri. Il canale Palocco lo scorso anno è esondato incanalandosi verso le abitazioni vicine, tra cui quella di Saranga Pereira, il cuoco cingalese deceduto durante il nubifragio, annegato e schiacciato nel seminterrato dove viveva con moglie e figlia. Sul tratto in cui il canale è uscito dal suo letto è previsto un intervento strutturale, un muro di contenimento che dovrebbe realizzare la Regione Lazio. Per il momento al suo posto ci sono i sacchetti di sabbia, una specie di trincea che ricorda atmosfere di guerra.
Anche quest'anno la psicosi da nubifragio serpeggia tra i cittadini e le voci che hanno circolato non li hanno certo rassicurati. “A un certo punto ieri, mentre la protezione civile posizionava i sacchi lungo la sponda più bassa del canale Palocco si è diffusa una voce, partita da una persona del Cbtar (Consorzio di bonifica Tevere agro romano, ndr), a dir poco inquietante: 'è meglio se lasciate le vostre case', racconta Barbara B., docente universitario residente nella zona. Per l'episodio sono partite anche lettere alle autorità”, ha continuato la residente.
C'è stato invece chi non si è lasciato prendere troppo dall'ansia ma che si è infuriato dopo dieci ore di attesa per ricevere un “semplice palliativo per un problema che doveva essere affrontato molto tempo fa”.
In serata l'arrivo del sindaco e dei rappresentanti del municipio XIII. Alemanno è sceso dall'auto, ha rilasciato delle dichiarazioni ed ha effettuato un sopralluogo ai canali dell'area più a rischio.
“Ci sono luoghi più fragili in questa città – ha esordito Alemanno - l'Infernetto è uno di questi, frutto di scelte urbanistiche sbagliate che noi oggi stiamo fronteggiando. Stiamo portando fognature in luoghi dove sono del tutto assenti ancora oggi. Inoltre credo che chi compra casa in una certa zona deve sapere a quali problemi va incontro, qui ci sono questi problemi a Roma centro ce ne sono di diverso tipo ma uno lo deve sapere. L'amministrazione è stata attenta al quartiere e abbiamo fatto interventi strutturali, ma quando c'è l'emergenza la protezione civile si deve attivare e porta anche i sacchetti di sabbia. Lo sforzo è massimo ma c'è una debolezza di fondo come dicevo prima.
“Abbiamo distribuito 40mila sacchi e continueremo – ha spiegato il presidente del XIII municipio, Giacomo Vizzani – Intanto abbiamo fatto un forte intervento sui canali. C'è stato forse un eccessivo allarmismo ma intanto abbiamo risposto e approntato le forze per un'eventuale emergenza. Soffriamo di una situazione precedente che rappresenta un disastro urbanistico, dove case di 40 metri quadri sono diventate di 150. Ora stiamo affrontando il preventivo per il piano di sicurezza e riassetto dei canali per il quale serviranno circa 640milioni di euro”, ha spiegato Vizzani.
Al momento comunque Cleopatra sembra non farsi vedere, i cittadini di certo si augurano che dorma serena per tutta la notte.
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