Rogo nella notte distrugge 10 abitazioni: 15 persone senza casa
Infernetto - Un violento rogo è divampato alle 2 di questa notte distruggendo 10 abitazioni in un comprensorio di via Scuderi all'Infernetto. Fortunatamente nessuna vittima tra gli abitanti, circa 15 persone, ma l'incendio ha provocato la morte di 2 cani di grossa taglia appartenenti ad una famiglia composta da mamma, papà e figlia.
Il rogo, che è stato spento dopo 4 ore, sarebbe stato scaturito dalla caduta di una tazza piena di alcool puro posizionata da una donna sui fuochi della sua cucina per scaldare l'alloggio. Da li in pochi minuti le fiamme sono divampate aggredendo gli alloggi confinanti la casa della donna.
Momenti di panico soprattutto per la presenza di 16 bombole del gas site nelle diverse abitazioni che sono state prontamente messe in sicurezza dai residenti prima che esplodessero.
Tra i residenti, tutti stranieri, anche Eugenio, padre di un ragazzo di 22 anni che per primo ha cercato di aiutare le altre persone in pericolo, ha dichiarato a Ostia TV : "Non abbiamo più niente, al momento siamo aiutati dai vicini che hanno per fortuna la casa intatta, ma domani cosa faremo? Il lavoro non c'è e non so cosa dobbiamo fare".
Nati, la proprietaria dei due cani deceduti è disperata : "Erano dei figli per me, la loro perdita è ciò che mi fa più male, anche rispetto all'aver perso tutto. Oggi mia figlia è andata a scuola ma domani non so se potrò mandarla perche non ho più abiti da fagli indossare"
Nati ha voluto anche sottolineare il "tardivo intervento dei vigili del fuoco", che secondo la donna, sarebbero intervenuti quando ormai il rogo aveva già invaso le abitazioni. Sicuramente ad aggravare la situazione è stato il forte vento di questa notte che ha agevolato l'immediato propagarsi delle fiamme.
Sul posto i vigili del fuoco, intervenuti con diverse autobotti, e gli agenti di polizia di Ostia agli ordini del dottor Franco.
Il residence era stato oggetto di un’ordinanza di sgombero da parte del sindaco di Roma. Si tratta della n. 56 disposta l’11 febbraio del 2011 dopo un’operazione congiunta della guardia di finanza e della Asl RmD che avevano rilevato la precaria situazione igienico-sanitaria. Ma allo sgombero era seguita una nuova occupazione.
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