Infernetto – Altro che Tricolore. Altro che insegnamento obbligatorio dell’inno di Mameli nelle scuole elementari, presumibilmente per far crescere il senso di appartenenza alla nazione.  Per sentirsi orgogliosi di essere italiani.

 

 

 

Al 302° Circolo didattico, scuola elementare e materna dell'Infernetto, di via Cilea, dal pennone penzola, tristemente, un Tricolore ridotto ad uno straccio. Lacerato in più punti. Proprio un cencio.

 

 

 

“Mentre le camere approvano l'insegnamento dell'inno nelle scuole elementari, è questo il rispetto che il preside e il direttore didattico dedicano al tricolore e alle bandiere del Comune di Roma e dell'Europa?”, dichiara Maurizio Giandinoto, esponente del consiglio di amministrazione del Consorzio Axa.

 

 

 

“Ma quanto costa una bandiera? Chi ci deve pensare? Il ministero? Il Comune? Perché il dirigente scolastico non ha sentito il dovere di ricomprarle e continua ad ostentare quegli stracci?”, domanda Giandinoto. Che non risparmia neanche i genitori dei piccoli alunni.

 

 

“E che dire dei tanti genitori, che forse neppure si sono accorti dello scempio e, peggio ancora, seppure se ne sono accorti, si sono guardati bene dal protestare? E' da qui che vogliamo partire per rifondare da capo l'Italia? Per risvegliare nei giovani i valori di patria, dignità e orgoglio nazionale? Il ministro”, conclude, “dovrebbe allontanare  chi dovrebbe insegnare ai giovani i valori  invece di calpestarli”.