Vicenza - L’On. Pier Paolo Zaccai, Presidente Nazionale del Movimento Italia Garantista, dichiara: "I bambini sono allontanati dai genitori per sospetti maltrattamenti e conflitti familiari, ma queste accuse si dichiarano false nell’80% dei casi".

 

Si è tenuto sabato 25 febbraio, a Vicenza nei pressi di Villa Tacchi, il Convegno “Sottrazione coatta dei minori alle famiglie”, organizzato dal Movimento Nazionale Italia Garantista.  Presenti alla conferenza stampa, l’Avv. Walter Drusian, l’Avv. Simona Cardarelli e il Consigliere Comunale di Trento Gabriella Maffioletti. 

Dopo i riscontri positivi, ottenuti nel Convegno Nazionale svoltosi nel novembre scorso a Roma,  la tematica della sottrazione dei minori è stata riproposta anche nella città di Vicenza,  la quale  risulta essere al centro di una regione che vede 1.673 casi di bambini affidati alle Case Famiglia.  Un dato allarmante, se si tiene conto delle accuse che vengono mosse quando un minore viene sottratto ai propri genitori: pedofilia e maltrattamento. Ma questi sospetti abusi, come dichiara l’On. Pier Paolo Zaccai, Presidente del Movimento Italia Garantista: “si rivelano falsi e rovinano la reputazione di madri e padri, che non riescono a difendersi, perché non esiste un contraddittorio. Il Tribunale dei minori interviene imprudentemente, secondo le ‘sentenze’ dei servizi sociali, allontanando i figli”. A riprova di questa tesi, i casi che sono stati presentati durante la giornata hanno trattato di episodi drammatici che vedono protagoniste tre donne: Maria Luisa Gobbo, Consuelo Dalla Libera e Antonella Ruaro.

Maria Luisa Gobbo e Consuelo Dalla Libera hanno denunciato nel 2004 una serie di abusi sessuali, fisici e psicologici subiti dai loro figli, durante la frequentazione della scuola dell’infanzia nel Comune di Thiene (VI). Le denunce e le pressioni delle due madri hanno però sortito effetti contrari a quelli sperati. Il marito della sig.ra Gobbo è stato l’incriminato degli abusi sessuali, e ciò ha provocato la sottrazione di tutti e quattro i suoi figli, i quali sono riusciti a tornare a casa solo nel 2009.

Invece la sottrazione del minore di Antonella Ruaro nasce a causa di una separazione con il proprio marito. Il quale non riuscendo ad avere un rapporto sereno con il proprio figlio decide di affidarsi ai servizi sociali. Ciò pareva potesse essere un buon proposito “per aiutare mio figlio e il papà a trovare un punto di incontro. Invece il loro intervento si è rivelato assolutamente distruttivo” dichiara la sig.ra Ruaro.  L’uomo è stato ripetutamente accusato dal bambino di abusi, ha subito una condanna penale per sottrazione di minore, ma nonostante questo è stata la madre ad essere accusata di  PAS (Parental Alienation Syndrome). Il non aver voluto credere al minore, il quale andava contro il padre e difendeva l’amore di sua madre, ha portato nel 2011 il Tribunale a collocarlo in una casa famiglia.

Il monito e l’accusa che continua a portare avanti il Movimento Italia Garantista è l’incapacità di certa Magistratura di voler realmente far luce sui casi di abusi, che determinano sfaceli familiari che potrebbero essere evitati. Il business delle sottrazioni continua a vincere sul buon senso.