Ostia – “Riparate le nostre strade prima che succeda qualcosa di grave, prima che accada qualcosa di irreparabile, prima che questo quartiere torni ancora una volta sulle pagine dei giornali per una nuova disgrazia”. E’ questo l’appello accorato di Patrizia Ferrante, una cittadina del X municipio che, come dichiara esplicitamente, afferma sui social: “Scusate, ma io non mi arrendo”. E non se ne è certo stata con le mani in mano ma, dopo aver inviato una richiesta urgente di interventi all’ormai ex presidente Andrea Tassone, al sindaco Ignazio Marino, al comandante del X Gruppo della polizia locale e agli assessori capitolini, ha promosso una petizione online alla quale hanno aderito centinaia di persone.


“Siamo a 714 firmatari e dobbiamo arrivare a 1.000: quindi stamperò tutto e lo farò avere ai destinatari”. Anche ieri sono state le voragini le responsabili di tre incidenti accaduti in viale dei Romagnoli e in via di Macchia Palocco: nessun ferito, fortunatamente, ma le auto hanno riportato dei danni, informano i vigili. “Le buche e i dissesti del manto stradale non sono scomparsi con i pranzi di Pasqua e Pasquetta, abbiamo trovato asfalto nuovo nell'uovo di cioccolata: diamoci da fare”, invita su Facebook Patrizia Ferrante, che sottolinea come ci siano voragini “profonde anche 20 o 30 cm, parti che si sgretolano diventando un pericoloso brecciolino, avvallamenti e dossi provocati dalle radici degli alberi, pezzi di asfalto che diventano macigni in mezzo alla strada”.



Le principali strade ad alto scorrimento in condizioni disastrose sono, secondo la residente, ad Axa, Acilia, Madonnetta e Infernetto via di Acilia, via di Macchia Saponara, via Wolf Ferrari, viale di Castelporziano, via Cilea, via della Cacciuta mentre a Ostia via dell'Appagliatore, viale dei Romagnoli e moltissime altre. Ci sono anche altre strade che verserebbero in condizioni pessime, come le vie ‘minori’. “Questa è la situazione, lo sappiamo noi cittadini e lo sanno le persone che amministrano le nostre strade”, spiega Patrizia Ferrante: “Lo sappiamo perché ogni giorno, quando prendiamo una di queste buche con la nostra auto, speriamo di non aver rotto niente. Lo sappiamo perché quando passiamo sulle nostre strade su due ruote siamo costretti a incrociare le dita sperando di non cadere. Lo sappiamo”, prosegue, “perché anche passeggiare a piedi, su marciapiedi inesistenti o ridotti come o peggio dello stesso manto stradale può essere difficoltoso, pericoloso, o impossibile se si è portatori di handicap o se si spinge un passeggino. Chiediamo quindi che sia effettuato un immediato sopralluogo e un giro di ricognizione da parte degli organi responsabili e che le buche vengano innanzi tutto monitorate e messe in sicurezza e che successivamente, ma in tempi rapidi, le strade siano riparate, aggiustate, asfaltate e rese prive di buche. Vogliamo”, conclude, “una riparazione seria, non una ‘pezza’ che sposti il problema più avanti. Siamo anche consapevoli del fatto che per fare questo si renderà necessaria la chiusura, alternata, delle medesime, ma è un disagio che siamo disposti a correre per tutelare i nostri diritti e la nostra sicurezza”.