L'APPROFONDIMENTO - 'Tragedia canili’, esplode la rabbia: lavoratori e animali a rischio
LA TRAGEDIA - “E’ una vera e propria tragedia quella che si consuma tra le sbarre dei canili”, affermano in particolare le associazioni che sostengono il lavoro dell'Associazione volontari canile di Porta Portese, la onlus che dal 1997 gestisce i canili comunali dopo aver superato 2 licitazioni private e partecipato a tutte le gare indette dal Comune di Roma (4 nel 2008, e poi nel 2013, 2014 e 2015, non una andata a buon fine). Al proposito l’Avcpp ha dichiarato che “la Roma dei Prefetti, invece di continuare ad abbassare gli importi a base d'asta, mettendo sul lastrico decine di famiglie e annullando servizi agli animali ed ai cittadini, dovrebbe nominare l'ennesimo Commissario. Così, forse in questo modo, il Campidoglio si potrebbe rendere conto della professionalità e della mole di lavoro che c'è nei canili e che l'intero importo affidato al gestore è sempre ed esclusivamente andato per il benessere degli animali”.
PROTESTA DEI LAVORATORI – Oltre alla situazione dei volontari dell’Avcpp, questa mattina è di nuovo andata ‘in onda’ la protesta dei lavoratori del canile della Muratella contro possibili licenziamenti. I dipendenti, nella zona davanti allo stesso canile, hanno bloccato via della Magliana. Una protesta era già stata messa in atto lo scorso 31 dicembre contro la chiusura delle strutture, la deportazione degli animali, la perdita di lavoro. L’incontro con i commissari aveva garantito una proroga fino ad aprile. Ma adesso il mese è agli sgoccioli ed il comune ha deciso per il bando europeo, una decisione accolta con ferma opposizione.
INTERVENTO DELLA POLIZIA – Il personale della polizia, intervenuto nel corso della manifestazione che ha provocato la paralisi della viabilità, ha risolto, come si legge in una nota della Questura, la situazione. Dopo una lunga mediazione condotta sul posto dai funzionari della Questura in via Portuense, dove si era creato un blocco stradale dei lavoratori dei canili municipali, spalleggiati da aderenti ai centri sociali capitolini, così riferisce la questura, la situazione è stata risolta. Secondo quanto riferisce un lavoratore, invece, non si tratterebbe di centri sociali bensì di ‘un pezzo di città solidale, di associazioni animaliste o di singoli cittadini che amano gli animali’. “L’operazione di Polizia, interamente video ripresa, è stata necessaria per ripristinare la circolazione resa estremamente difficoltosa in tutta la zona, si legge ancora nella nota. Alla fine 20 persone sono state identificate e saranno sanzionate per la contravvenzione di blocco stradale e di manifestazione non autorizzata con la multa di 2.592 euro.
DAVIDE BORDONI - In merito alla protesta dei lavoratori del canile di Porta Portese Davide Bordoni, coordinatore romano di Forza Italia, ha dichiarato: “E’ impensabile affidare la gestione di 600 tra cani e gatti, molti dei quali in cattive condizioni di salute, all’unico supporto del mondo del volontariato”. “La proposta dell’amministrazione comunale, che prevede lo stanziamento di 127mila euro al mese per la gestione di due canili, si regge solo se si decide di non pagare il personale. Ma i volontari, per quanto preziosi e animati da spirito di solidarietà e amore per gli animali, da soli non bastano. I canili e gattili comunali”, ha spiegato Davide Bordoni, “devono essere gestiti da persone di mestiere, che devono garantire un vero e proprio servizio alla città. Per questo sono a fianco dei lavoratori che rischiano di perdere il posto di lavoro. E mi impegno in questa causa anche perché, come cittadino, voglio avere la garanzia che gli animali in difficoltà siano affidati a mani esperte. ‘La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali’, diceva Gandhi. Facciamo tesoro di questo insegnamento e cerchiamo di reperire risorse per ‘trattare bene’ i cani e i gatti di Roma”, ha concluso.
I LAVORATORI - I lavoratori del canile Muratella hanno spiegato, in una nota, che “il taglio dei finanziamenti previsto dal nuovo affidamento diretto (contro cui hanno protestato) renderebbe il servizio fisicamente impossibile da erogare: gli animali, che già soffrono per la mancanza di libertà, per il box e la gabbia, diventeranno dei veri e propri prigionieri, dei detenuti come nei peggiori sistemi carcerari e gran parte del lavoro salariato sarebbe sostituito dal lavoro volontario”.
GLI ANIMALI - I lavoratori spiegano ancora nella nota: “Con una 'migliore offerta' (sconto percentuale) su di una base di gara da 129.000 euro al mese, (come sottolineato anche dal coordinatore romano Forza Italia Davide Bordoni, ndr), l’ importo impedisce la gestione della migliaia di cani e gatti, molti dei quali non autosufficienti, che entrano tutti gli anni a Muratella (una media di 2.300 animali l'anno, feriti, malati, maltrattati, morsicatori, smarriti etc). A meno che il Comune di Roma non immagini che il volontariato possa sostituire il personale professionalizzato attualmente impiegato sulla base di una pianta organica decisa dal Comune di Roma stesso nel 2004”.
LE RAGIONI DELLA PROTESTA - Il motivo principale che ha portato a questa nuova protesta è approfondito nel comunicato dei lavoratori del canile: "Il 19 aprile un nuovo affidamento diretto è stato proposto ad Avcpp (attuale gestore dei canili comunali), con una cifra a disposizione del servizio che porterà il 30 aprile o al licenziamento collettivo di 60 lavoratori su 90 attualmente in organico, oppure a condizioni contrattuali e salariali estremamente peggiorative per quei lavoratori che lavoreranno per un servizio, ormai dequalificato e depotenziato con intere famiglie gettate letteralmente per strada, senza alcuna ricollocazione professionale e senza alcuna possibilità di valorizzazione delle competenze acquisite in oltre quindici anni di attività”.
"La soluzione non può essere affidare ai volontari la gestione quotidiana dei canili comunali (con i rischi che tutto ciò comporta) o nel prendere tutti gli animali e chiuderli nei canili privati convenzionati con aperture al pubblico limitate rispetto ai canili comunali e posizionate fuori Roma, con conseguente elevata riduzione delle possibilità di adozione; in aggiunta, appare davvero improbabile che dei volontari possano gestire il Punto di Primo Soccorso Gatti della Muratella, dove il Comune convoglia tutti i gatti randagi o di colonia feriti, malati o investiti rinvenuti su tutto il territorio comunale, gatti spesso non autosufficienti, che richiedono terapie e manovre, in particolare spremitura della vescica, che solo personale qualificato è in grado di erogare, conclude la nota dei lavoratori dei canili.
L’AVCPP – Questa la nota dell’Avcpp: “La criminalizzazione dell'ottima gestione dei canili comunali (non un intervento della Magistratura dal 1997) parte da lontano: è dal 2008, dalla Giunta Alemanno, che il modello impostato negli anni è stato messo sotto accusa con motivi strumentali. Non potendo dimostrare né ruberie né maltrattamenti né sprechi, si è cercato di incrinare il rapporto di fiducia con la cittadinanza attraverso una campagna scandalistica e diffamatoria mentre operatori e volontari Avcpp portavano avanti il loro impegno quotidiano, raggiungendo il punto di pareggio tra le entrate degli animali nei canili e le loro uscite, tra adozioni e ricongiungimenti con le famiglie che li avevano smarriti", continua l'Associazione Volontari Canile di Porta Portese.
"E dal 2013, con la Giunta Marino, si è dato lo scacco finale, con la chiusura di ben 3 strutture comunali: l'oasi felina Villa Flora e le strutture di accoglienza per gli animali Valle di Cuccioli e Vitinia ex Poverello e l'indizione di gare pubbliche con importi non congrui con il benessere degli animali e inquinate dalla partecipazione delle cooperative di Mafia Capitale. Oggi, i Commissari Prefettizi, dopo aver parlato tanto di legalità e di impossibilità di continuare con le proroghe in attesa dell'espletamento dell'ennesima gara indetta (Gara Europea), tentano l'ultima carta: una licitazione privata tra associazioni di volontariato con una cifra di partenza ridicola, sperando che qualche onlus voglia assumersi l'onere di mantenere lo standard di benessere cui gli animali di Roma hanno diritto e a cui sono abituati utilizzando pochi operatori e molto volontariato. Avcpp continuerà nel suo impegno, a fianco dei suoi volontari e degli operatori. La legge parla chiaro: strutture e animali sono di proprietà del Sindaco. E maltrattamento non è solo infierire su di un animale ma anche ometterne le giuste cure. Così è stato dal 1997. Saranno i Prefetti comunali a dimenticare la legge e a mettere a rischio il futuro dei loro animali?”.
LA CONFERENZA STAMPA – L’Avcpp ha indetto una conferenza stampa per venerdì 29 aprile, alle ore 10, presso il canile comunale di Muratella. “In vista di un improbabile passaggio di consegne che dovrebbe avvenire dal 1 maggio", conclude l'Associazione Volontari Canile di Porta Portese.
IL CAMPIDOGLIO – Nel pomeriggio di mercoledì 27 aprile il Campidoglio ha diffuso una nota nella quale è tornato a ribadire la propria decisione, sottolineando la “necessità di un ripristino della legalità e della trasparenza”.
L’INCONTRO A PALAZZO SENATORIO – “La scelta dell'Amministrazione Straordinaria di perseguire legalità e trasparenza nell'ambito della gestione dei canili comunali è stata ribadita anche oggi nell'incontro tenutosi a Palazzo Senatorio tra il sub Commissario Camillo De Milato e una delegazione dell'Associazione volontari canili di Porta Portese e di lavoratori del canile della Muratella”, si legge. E ancora: “L'Amministrazione aveva già proposto agli attuali gestori una proroga tecnica fino al prossimo 30 settembre, che fosse in linea sia con le nuove regole e tariffe contenute nel bando europeo pubblicato, sia con le osservazioni a suo tempo mosse dall'Anac. A seguito del rifiuto opposto in quell'occasione dall'Avccp, l'Amministrazione ha rivolto un analogo invito a 17 associazioni del settore iscritte nell'Albo Regionale della Regione Lazio, al fine di garantire dal 1 maggio al 30 settembre la regolare prosecuzione dei servizi di gestione”, continua la nota. Pertanto “al termine della riunione di oggi a Palazzo Senatorio, nonostante l'Avvcp e la delegazione dei lavoratori abbiano ribadito il loro diniego a gestire la struttura della Muratella secondo i criteri del nuovo bando di gara a evidenza europea, l'Amministrazione ha riconfermato l'improcrastinabile esigenza di proseguire nel percorso di ripristino della legalità in un settore che non presentava i requisiti di idoneità. Pertanto, l'Amministrazione attuerà tutte le misure necessarie al fine di garantire la prosecuzione del servizio di gestione dei canili comunali nel rispetto del quadro normativo vigente e del prioritario benessere degli animali”.
Vicenda conclusa, dunque? Lavoratori a casa e animali 'deportati' fuori Roma o in strutture convenzionate? Gli animalisti, e non solo, annunciano battaglia.
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