"L’AZIONE DEI TEPPISTI NON PUÒ OSCURARE LA RICHIESTA DI VERITÀ E GIUSTIZIA PER STEFANINO"
Sabato 7 novembre una moltitudine di cittadini di ogni estrazione sociale e di tutte le età, ha partecipato a un corteo che ha attraversato le vie di Torpignattara raggiungendo l’abitazione di Stefano, per condividere il dolore e lo sgomento della famiglia Cucchi per questa tragica morte e denunciare le responsabilità di coloro che detengono il monopolio della forza pubblica e di coloro che dovrebbero tutelare la salute e l’integrità fisica dei cittadini. La manifestazione si è svolta in un clima sereno e toccante grazie anche all’impegno in prima fila dell’associazionismo e dei circoli politici del territorio, si è conclusa con l’intervento dei familiari che hanno ringraziato quanti hanno voluto esprimere solidarietà con la propria partecipazione. Addirittura il corteo è stato prolungato con l’assenso delle forze di polizia, esso è stato composto, malgrado la giusta rabbia che animava i partecipanti, ed ha raccolto l’approvazione e la condivisione dei residenti che hanno applaudito dalle finestre.
Verso la fine, quando la manifestazione volgeva al termine ed il corteo si accingeva a sciogliersi, alcuni gruppi di teppisti hanno iniziato a rovesciare i cassonetti bruciandoli e a lanciare oggetti contro le forze di polizia, tentando in tutti i modi di innescare una reazione violenta.
Sinistra e Libertà, il Partito dei Comunisti Italiani, il Partito della Rifondazione Comunista del VI Municipio confermano il loro impegno perché si faccia chiarezza sulla vicenda di questo giovane del quartiere, spazzando via la coltre di omertà e connivenza che ancora oggi avvolge questa triste storia. Esprimono il proprio sostegno e solidarietà alla famiglia di Stefano. Al tempo stesso esprimono con forza il proprio sdegno e la propria distanza da atteggiamenti squadristi e violenti di individui o gruppi che hanno offeso un quartiere popolare di antica tradizione civile e democratica ed hanno tentato di rovinare con gratuita barbarie un momento di dolore e rabbia collettivo.
Comunicato Stampa congiunto di Sinistra e Libertà, Comunisti Italiani e Rifondazione Comunista del VI Municipio di Roma