L'Assessore al Patrimonio del Comune di Roma Capitale torna a Ostia, per rispondere alle molteplici perplessità inerenti l'avvio della stagione estiva sul territorio lidensi

L'Assessore al Patrimonio del Comune di Roma Capitale Andrea Tobia Zevi torna a Ostia, nuovamente per rispondere su cosa accadrà nella stagione estiva 2025 nel X Municipio. L'occasione è un Consiglio Municipale Straordinario in Aula "Massimo Di Somma", dove il componente della Giunta capitolina è chiamato a rispondere al consiglio lidense, diversi consiglieri comunali e soprattutto i rappresentati delle categorie balneari intervenute all'assemblea nel Palazzo del Governatorato

L'assessore Zevi racconta l'impegno del Comune di Roma per l'Estate di Ostia 2025

Sono passate le 10 del mattino, quando l'assessore Andrea Tobia Zevi fa capolino in Aula "Di Somma" e prende subito la parola. Il nuovo waterfront pensato dal Campidoglio, immagina quello che sarà il "Mare di Roma" nel prossimo futuro. Concepisce la costa lidense come centrale nei progetti del Comune di Roma, in una visione che non si limita a intendere il litorale come "Mare di Ostia". 

La stagione estiva 2025, che inizierà il Primo Maggio, parte con alcuni dubbi e perplessità, molti dei quali dettati dagli ultimi ricorsi al TAR. Questo però non ha fermato l'azione dell'Assessorato al Patrimonio di Roma Capitale, che al contrario prima di Pasqua ha tenuto un confronto con i sindacati e i rappresentanti delle categorie produttive sul litorale lidense: insieme a loro è stato stillato cos'è stato fatto finora per la costa del X Municipio e soprattutto come dovrà evolversi la situazione a partire dalle prossime settimane. 

Il Comune di Roma, come spiega attentamente Zevi, oggi raccoglie i risultati di quasi dieci mesi di lavoro: ricerca sulle consistenze e i titoli delle strutture che devono stare sul demanio marittimo, in un'analisi che oggi descrive quasi interamente cosa ci sia all'interno della spiaggia di Roma. Un lavoro, come ricorderemo, iniziato a marzo 2024 e ultimato all'inizio del 2025. 

Le complicazioni sorte col bando di San Valentino: l'avvicendamento tra gestioni in entrata e uscita da uno stabilimento balneare

Se l'Assessore evidenzia la bontà del famoso "bando di San Valentino" per le concessioni del demanio marittimo, inutile dire come la concessione di quegli spazi sia stata ritardata dai ricorsi al Tar e la successiva sospensiva della gara d'appalto. Al momento il Comune di Roma porta a casa la messa a bando di 40 lotti, cui si vanno ad aggiungere altri otto che vedono ancora la gara d'appalto attiva. 

Tra i nodi principali c'è quello dell'avvicendamento, coi gestori che guideranno su base volontaria gli stabilimenti fino all'entrata di un ipotetico nuovo appaltante. Un subentro che il Comune spera venga gestito con buonsenso da chi si troverà ad affrontarlo, ma che nella realtà pone molteplici ostacoli pratici: la presa in consegna di strutture o abbattimenti delle stesse; i diritti per i lavoratori all'interno dello stabilimento balneare che vede il cambio di guida imprenditoriale; gli ex gestori che si muoveranno con ulteriori ricorsi amministrativi. Uno scenario che, almeno oggi, racchiude le maggiori perplessità della maggioranza lidense e la sua opposizione, tra X Municipio e Campidiglio. 

La nuova ordinanza balneare per Ostia: cosa dirà?

L'assessore Zevi annuncia in anteprima alcune delle linee che verranno seguite dalla nuova ordinanza balneare, che dovrebbe essere pubblicata nei prossimi giorni. Il primo punto, andando i controtendenza allo scenario delle concessioni, è quello legato al maggiore rispetto dei diritti per quei lavoratori che operano sul territorio all'interno delle spiagge o sul mare

Un occhio di riguardo ci sarà anche per l'utilizzo degli arenili: il Comune promette una maggiore attenzione all'accesso nelle spiagge per gli animali da compagnia. Inoltre, dal Campidoglio si evidenzia come ci sarà un impegno per rendere più accessibile il mare alle persone con disabilità motoria, in un problema che da anni viene segnalato dai comitati di settore sul territorio lidense. 

In ultimo, ufficializzata la chiusura della stagione estiva 2025: anche in questo caso, su base volontaria, gli stabilimenti potranno chiudere il periodo di balneazione il 30 ottobre. Un modo per far recuperare agli imprenditori il tempo perso coi ricorsi al Tar, che orientativamente si attestavano intorno alla mesata. Resta come gli stabilimenti che aderiranno al prolungamento della stagione, saranno tenuti a garantire il servizio di salvamento fino alla fine di ottobre 2025. 

 

Cosa sarà delle spiagge libere nel quadrante di Ponente?

Sul piano delle spiagge libere, i bandi mettevano in gara nove lotti. Di questi, sei hanno ottenuto 64 offerte, mentre i tre lotti di Ostia Ponente sono andati completamente deserti: un fenomeno che, secondo il Comune, sarebbe stato figlio dell'erosione costiera in quel tratto di territorio tra il lungomare Duca degli Abruzzi e la parte del lungomare Paolo Toscanelli

Per i tre lotti andati deserti, Zevi ha annunciato l'intervento del Comune di Roma per la gestione: l'azione avverrà con la collaborazione di Zètema, che gestirà anche l'area destinata ai cani. Gli uffici comunali penseranno all'installazione dei bagni chimici, il salvamento in mare, l'installazione di piccoli chioschi. Inoltre, visto l'apporto di Zètema, il Comune proverà a organizzare eventi culturali in quei quadranti cittadini. 

L'assessore Zevi risponde: ecco cosa accadrà coi detriti sotto la Fontana dello Zodiaco

Tra i problemi irrisolti emersi sul territorio di Ostia, rimane quello dei detriti ancora presenti negli stabilimenti balneari di Ostia Levante a cui è decaduta la concessione. Come chiarisce l'Assessore al Patrimonio, il Comune di Roma Capitale sta seguendo la rimozione dei materiali edili su quel tratto di costa: una ditta incaricata sta lavorando per la pulizia di quella fascia costiera, valutando anche nuovi progetti ingegneristici per provare a ridurre i tempi di lavoro sul cronoprogramma. 

L'intervento dell'Assessore non convince maggioranza e opposizione lidense

Le prime critiche alle parole dell'assessore Zevi arrivano in primis dagli eletti del Partito Democratico nel X Municipio, col consigliere Raffaele Biondo che evidenzia come sia mancato un confronto tra Comune e realtà municipale per scrivere i bandi. Il giovane consigliere solleva le perplessità sulle modalità di avvicendamento, le demolizioni e le opere abusive, le cubature da essere abbattute e soprattutto quale disegno vuole seguire il Campidoglio per progettare il lungomare del futuro. 

Gli attacchi non mancano dall'opposizione. Dalla Lega, si sentono le voci di Monica Picca, Alessandro Aguzzetti e il consigliere comunale Fabrizio Santori. Dai leghisti arriva l'accusa di un bando che segue una chiara visione politica del Centrosinistra romano, ma che soprattutto non ha tenuto effettivamente conto del DDL Meloni per la proroga delle concessioni fino a settembre 2027.

Un forte attacco arriva anche da Fratelli d'Italia, che ha visto presenti tra i banchi dell'opposizione i consiglieri Giuseppe Conforzi e Pietro Malara. Conforzi ha evidenziato come il territorio di Ostia sia stato sedotto e abbandonato dal presidente Mario Falconi e il sindaco Roberto Gualtieri. Ha inoltre evidenziato come il progetto del litorale lidense, al contrario delle affermazioni di Zevi, potrebbe essere deciso dai magistrati che stanno indagando sulla piena regolarità degli ultimi bandi. 

Sempre Conforzi ha "tirato le orecchie" all'Assessore al Patrimonio, evidenziando come fu una sua denuncia ad alimentare lo scandalo sui detriti presenti lungo l'arenile di Ostia Levante: situazione dove, lo stesso consigliere di Fratelli d'Italia, portò televisioni e giornalisti a effettuare molteplici sopralluoghi e denunciando il disastro ambientale. Degrado che non è limitato a questi spazi, ma comprende anche le spiagge libere: sempre il consigliere ha invitato Zevi a un sopralluogo sui lotti di Ostia Ponente, con questi spazi che sono tenuti in maniera indegna tra bagni chiusi, tendopoli e spazzatura. 

I dubbi degli imprenditori lidensi: cosa non convince delle parole pronunciate dall'Assessore

Tra gli imprenditori intervenuti al Consiglio Straordinario del X Municipio, anche la Presidente di Confesercenti Ostia Fiumicino Valentina Fabbri Biancone. Premettendo che le reppresentanze di categoria speravano nell'approvazione del PUA, oggi manca per un imprenditore qualsiasi garanzia per investire sul territorio lidense in maniera pluriennale. Un limite imposto dai bandi per un solo anno e rinnovabili a discrezione del Comune di Roma, ma anche da un settore sempre più precario e impossibilitato ad avere una progettualità per i propri dipendenti, creando nei fatti un problema per l'impiego durante l'estate. 

La questione arriva in Parlamento: le parole dell'On. Marco Perissa

Le parole dell'assessore Zevi raggiungono Montecitorio, dove l'On. Marco Perissa (Presidente della Federazione Romana di Fratelli d'Italia) e Giuseppe De Martino (Coordinatore del partito nel X Municipio) esprimono perplessità sulla linea del Comune di Roma: "Il consiglio straordinario svoltosi questa mattina in municipio X sull'apertura della stagione estiva prevista per il prossimo 1° maggio, è stato davvero surreale. Sentire la maggioranza municipale incalzare l'assessore Zevi su cosa intenda fare il Campidoglio per valorizzare il mare di Roma ci ha tolto quasi il gusto di fare opposizione. L'amara constatazione è che Roma Capitale brancola nel buio e non ha la minima idea su cosa fare per contrastare le criticità oggettive che ad oggi appaiono insormontabili. A riprova di tutto ciò c'è anche la preoccupazione espressa dalla presidente di Confesercenti sul futuro degli operatori del settore balneare e su tutto l'indotto economico correlato. Surreale poi è stata l'affermazione dell'assessore Zevi secondo cui gli affidamenti verranno fatti in corso d'opera. Non proprio una rassicurante notizia a solo una settimana dall'avvio della stagione".

 

Ultima modifica il 23/04/2025