L'Irlanda dice sì alle nozze gay. Il ministro O’Riordain: "Siamo pionieri"
Dublino - Il 62,1 per cento degli irlandesi ha detto ‘sì’ alle nozze gay. I ‘no’ sono stati il 37,9%. I risultati definitivi del referendum erano stati anticipati in un tweet del ministro per le pari opportunità Aodhan O'Riordain. In totale sono 21 i Paesi in tutto il mondo che hanno già legalizzato i matrimoni tra omosessuali. In Europa sono Danimarca, Olanda, Belgio, Spagna, Francia, Canada, Sudafrica, Norvegia, Svezia, Slovenia, Portogallo, Inghilterra, Galles, Islanda e fuori Argentina, Uruguay, Nuova Zelanda, Finlandia, Messico, Brasile e in 38 Stati degli Usa. La cattolicissima Irlanda è stata il primo paese a farlo passando per una consultazione popolare cinque anni dopo l'approvazione in Parlamento delle unioni civili per le coppie omosessuali. Fino a venti anni fa questo pareva impossibile, poi nella Repubblica irlandese fu finalmente cancellato il reato penale di omosessualità.
E a Ostia Sinistra Ecologia e Libertà del X municipio condanna la scritta omofoba comparsa ancora una volta su uno dei muri di recinzione in via Francesco Cilea, all’ Infernetto, considerandola “un atto vile, intriso di violenza, di ignoranza, di disumanità. Non possiamo chiudere gli occhi e far finta di nulla”. L’omofobia, così come tutte le forme di discriminazione e di violenza, si contrastano con la formazione, la prevenzione, l’educazione al rispetto delle differenze. “Dobbiamo smetterla di utilizzare frasi di circostanza per condannare gli episodi di intolleranza senza poi far nulla di concreto per combattere questi fenomeni di violenza e di arretratezza culturale”, afferma Marco Possanzini, coordinatore Sel di Ostia. Secondo l’esponente politico, le istituzioni devono impegnarsi nel contrastare in modo sistematico l’omofobia così come tutte le forme di discriminazione, dagli stereotipi, al bullismo, fino alla violenza di genere. “Bisogna ripartire dalla scuola, facendo in modo che sia finalmente un luogo aperto, uno spazio in cui si insegna il rispetto per le differenze. Per questo è importante introdurre quanto prima “l’educazione sentimentale” nelle scuole di primo e secondo ciclo. Riteniamo sia giunto il momento che anche nel nostro paese, uno dei più arretrati in Europa sul piano della laicità e dei diritti civili, sia approvata quanto prima una legge nazionale contro le discriminazioni di ogni tipo e sia approvata rapidamente una legge sui diritti delle coppie dello stesso sesso”, sottolinea Marco Possanzini.