La scienza riconosce i benefici fisici e mentali della Gratitudine
Le prime indagini della psicologia sulla Gratitudine: La psicoanalista Melanie Klein è stata la prima ad indagare sull’origine dei meccanismi che sono alla base della gratitudine, dando a questa emozione un ruolo centrale e dedicandovi decenni di studio ed osservazioni. Dice la Klein: “Il sentimento di Gratitudine è una delle espressioni più evidenti della capacità di amare. La gratitudine è un fattore essenziale per stabilire il rapporto con l’oggetto buono e per poter apprezzare la bontà degli altri e la propria.”
Le prove scientifiche degli effetti positivi della Gratitudine: Essere grati significa essere riconoscenti di quelle azioni o oggetti materiali intorno a noi…la gratitudine equivale quasi sempre ad una visione positiva della vita” ha detto Matthewson. La ricerca scientifica ha ora acquisito le prove della grande importanza di questo sentimento sul funzionamento psicofisico dell’individuo e sul benessere della persona tanto da identificarlo anche come elemento di “felicità”. “La Gratitudine agisce sul nostro organismo come il pensiero positivo in generale. Il National Institutes of Health indica la Gratitudine importante per la salute perché produce cambiamenti del flusso sanguigno all’interno del cervello e flussi più elevati di dopamina e maggiori livelli di attività nell’ipotalamo.
• Un senso ben sviluppato di Gratitudine può aumentare la felicità, ridurre l’ansia e la depressione .Dalle ricerche di R. Emmons e McCullough emerge che la capacità di Gratitudine aumenta il livello di vitalità, incrementa le emozioni positive e costituisce una protezione da stress e depressione.
• E’ stato inoltre rilevato che la capacità di provare Gratitudine permette una percezione positiva, senso di soddisfazione della vita e maggiore autostima. Le persone che maggiormente sono in contatto con il sentimento di Gratitudine risultano infine meno colpite da malattie.
• Essa può essere adeguatamente stimolata ed accresciuta. Da uno studio del 2008, pubblicato sul Journal of School Psychology e da un altro studio pubblicato sul Journal of Happiness Studies, R. Emmons trova che la Gratitudine è un elemento personale di felicità e di benessere e che essa può anche essere sviluppata, accresciuta.
• Emmons fa infine una specifica importante. E’ vero che la capacità di provare la Gratitudine si può allenare come un muscolo, si può cioè intervenire adeguatamente per migliorarne le prestazioni. Ciò non è però l’equivalente di un semplice insegnamento. La Gratitudine non può essere insegnata, può essere intercettata. Egli sostiene infatti che sono gli adulti, i genitori, il modello atto a costruire il muscolo della Gratitudine dei loro figli: “Penso che la cosa più importante per noi adulti è capire che non siamo molto grati….non si può dare ai vostri figli qualcosa che voi stessi non avete.”