La prima sedia raffigurata è stata trovata nell’affresco di una piramide egizia: risalirebbe a circa 3.000 anni fa e rappresentava il rango sociale, l’autorità e l’autorevolezza della persona che la occupava. Attualmente la sedia, o meglio la seduta, è collegata all’uso che se ne fa e risponde a specifiche esigenze

La prima sedia raffigurata è stata trovata nell’affresco di una piramide egizia. Risalirebbe a circa 3.000 anni fa. Quest’oggetto dimostrava il proprio rango sociale ed esprimeva l’autorità e l’autorevolezza della persona che la occupava. Naturalmente la foggia era molto varia, c’erano sedie intarsiate con l’avorio, rivestite di pelle, o realizzate con legni pregiati, o, anche, costruite con scarti di legno. Oltre al dipinto nelle piramidi egiziane notizie sulla sedia sono apparse nella regione del Mar Egeo, presso le Cicladi. La sedia con braccioli era il massimo dell’espressione di forza e potenza sociale e decisionale.

Le prime sedie erano – per i nostri gusti – un po’ scomode poiché erano alte non più di una ventina di centimetri, forse anche per la minor statura edelle persone che le usavano. Il tempo corre veloce e ulteriori notizie sulle sedie sono rintracciabili con la nascita dell’Impero Romano, infatti come oggetto di arredo e di utilità erano cadute in disuso, si trovavano comunemente delle panche, parti di botte o cose similari per accomodarsi più o meno comodamente.

 Durante la storia di Roma venne creata la “sella curulis”, una sedia che dimostrava la potenza e la ricchezza del proprietario.  Le panche o oggetti similari furono in uso fino alla fine del Medioevo poiché da allora in avanti la sedia, nelle sue varie fogge, arricchimenti, decori, entrò in tutte le case da quelle più umili a quelle dei ricchi e potenti. Nel Rinascimento si incominciarono a vedere svariate fogge di sedia, però ormai non erano più un segno distintivo del proprietario ma un oggetto di uso comune per la collettività. 

Il tempo avanza e fino alla Rivoluzione Industriale la sedia è vista come un oggetto di uso comune, fatta in legno, più o meno decorata ed arricchita. Con la Rivoluzione industriale la vecchia sedia viene “modificata” nei materiali, nello scopo e nella forma. I nuovi materiali come la ghisa e poi l’acciaio permisero di realizzare la sedia non più solo in legno ma anche in questi materiali innovativi. Grande giro di boa fu, negli anni ’60, l’invenzione della plastica che permise ai fabbricanti di sedia di sbizzarrire la fantasia nelle forme e nei colori. 

Anche nelle forme la sedia si adattò ai mutati tempi, furono progettate sedie particolari per svolgere mansioni lavorative particolari per esempio sedie con il fondo movibile sia orizzontalmente che verticalmente, il fondo da una forma quadrangolare poteva essere trapezoidale o tondeggiante, i piedi della sedia videro l’aggiunta di rotelle flottanti per fare dei piccoli spostamenti senza doversi alzare ogni volta.

 Con l’avvento della società del benessere vediamo che grandi progettisti sbizzarriscono la loro fantasia creando modelli di sedia o sedute artisticamente validi o che rispondono ad esigenze particolari, pensiamo alle sedie in resina impilabili. Ci sono modelli di sedia o poltrone che sono esposte nei musei di arte moderna e contemporanea.

 Attualmente la sedia o meglio la seduta attuale è strettamente collegata all’uso che se ne fa: la classica sedia è differente da quella che si utilizza negli uffici. Poi ci sono sedute progettate per far partorire le donne, altre create per essere messe all’interno di un aereo, sedute che sono in uso a chi ha particolari esigenze sanitarie, sedute ergonomiche per gli scolari e potremo continuare. Quindi come vediamo la sedia, nel corso del tempo, è cambiata e si è adattata al nostro stile di vita e alle nostre esigenze quotidiane.