La spiaggia di Ostia mangiata dal mare, i cittadini:: “Del vecchio Kursaal non rimane più nulla”
Di Andrea Rapisarda il 04/11/2024
La spiaggia di Ostia mangiata dal mare, i cittadini: “Del vecchio Kursaal non rimane più nulla”
Immagini aeree Manuele Mariotti
Ostia (Rm) - Il mare sta gradualmente inghiottendo le strutture degli stabilimenti balneari, con concessione scaduta o cessata, tra la zona di Ostia Levante e Castel Fusano. Una situazione infausta per il territorio ostiense, considerato anche come il moto delle mareggiate da mesi sta provocando gravissimi danni anche a quelli che erano gli stabilimenti più “in” del mare di Roma: tra questi il Kursaal, dove sotto il leggendario trampolino si sta scatenando un crollo costante di strutture e una gigantesca bolla inquinante.
Il mare sta mangiando le strutture del Kursaal a Ostia
Kursaal, Sporting Beach, Shilling. Solo alcuni stabilimenti toccati dallo stop amministrativo di Roma Capitale, che in mancanza di manutenzione stanno venendo inghiottite dalle violente mareggiate che toccano quell’area costa ostiense. La situazione è soprattutto grave al Kursaal, dove nel giro di pochi mesi l’azione del mare ha inghiottito cabine, gabbiotti e addirittura i bagni dedicati ai bagnanti estivi, creando un fenomeno inquinante e riscontrato anche dalla Regione Lazio nelle settimane scorse.
Un danno d’immagine per il mare di Roma
Tutto ciò sta avvenendo sotto lo sguardo imponente dei cittadini. I turisti possono vedere la devastazione arrivando alla rotonda ostiense di piazzale Cristoforo Colombo, dove affacciandosi dalla Fontana dello Zodiaco è ben visibile la mano distruttoria che sta rendendo il Kursaal un mucchio di macerie. Una condizione che i pescatori di Ostia vedono giornalmente, quando dal largo è possibile osservare oltre un chilometro di costa completamente devastato.
Quali sono le soluzioni della Regione Lazio per l’erosione costiera a Ostia? (mettere in H2)
Sulla vicenda dell’erosione costiera tra Ostia Levante e Castel Fusano, la Regione Lazio ha effettuato un sopralluogo sugli stabilimenti con concessione decaduta e con gravi danni per l’azione delle mareggiate nella giornata del 6 agosto 2024. Attraverso una lettera all’Assessorato al Patrimonio di Roma Capitale, i tecnici regionali già quest’estate evidenziarono l’urgenza di un intervento del Comune per rimuovere le macerie.
In tal senso, la lettera del 12 agosto e firmata dalla geologa Daniela Nolasco e l’ingegner Fabrizio Mazzenga evidenzia: “Ad esito del sopralluogo, è emersa in maniera evidente la necessità di urgente rimozione delle numerose macerie allocate lungo il tratto del suddetto arenile, con il duplice scopo di evitare un ulteriore aggravamento della situazione ambientale e di consentire all’Area Difesa della Costa di questa Direzione l’esecuzione dei lavori di ripascimento, definitivamente aggiudicati, a partire dalla data del 1 marzo 2025”.