Ladispoli – E’ stato ritrovato il corpo privo di vita di Pasquale S. sulla spiaggia di Ladispoli nel tratto tra Bagni 33 e Columbia.  Il timore che si trattasse del 71enne scomparso dalla propria abitazione la notte tra martedì 13 e mercoledì 14 maggio a Isola sacra, nel comune di Fiumicino, è stato confermato. Il cadavere è stato rinvenuto questo pomeriggio: ad indurre a ritenere che potesse trattarsi dell’anziano la fede nuziale che portava al dito con su inciso il nome ‘Marcella’. La segnalazione alla Guardia costiera di Civitavecchia è giunta alle 17.50. Sul posto il  personale del locale Ufficio marittimo e i carabinieri della stazione di Ladispoli che hanno atteso i familiari per la dolorosa operazione del riconoscimento. Il comandante Lorenzo Ceccarelli della compagnia di Civitavecchia ad Ostiatv aveva detto che “al 99% potrebbe trattarsi dello scomparso ma è doveroso attendere il riconoscimento”. Nel frattempo sono arrivati anche gli agenti del commissariato di Fiumicino. Al momento della scomparsa di Pasquale S. i familiari, temendo il peggio, si erano rivolti sia alle forze dell’ordine che alla trasmissione ‘Chi l’ha visto per invitare chiunque avesse notizie del loro congiunto a contattare le forze dell’ordine. Da subito, infatti, la preoccupazione della famiglia era stata grande.

 

Il medico legale, giunto sul luogo del ritrovamento, ha provveduto a constatare il decesso e quindi si è provveduto alla rimozione del corpo ed al suo trasferimento per l’autopsia di rito al Verano. Sarà infatti l’esame autoptico a stabilire le esatte cause della morte. Al momento, informa la guardia costiera di Civitavecchia, il magistrato non sarebbe intervenuto.  Dalle prime informazioni, sembrerebbe probabile che il corpo privo di vita rinvenuto sull’arenile sia compatibile con le caratteristiche dello scomparso.

 

Le ricerche di Pasquale S. erano scattate sin dal mattino della sua scomparsa. Era stata fornita una descrizione accurata riportata anche sul sito della trasmissione di Rai Tre:  altezza 173 cm, peso circa 74 chili, occhi verdi, capelli radi brizzolati, cicatrice sulla gamba.  Al momento dell’allontanamento da casa,  segnalato intorno alla mezzanotte e 40 minuti tra il 13 e il 14 maggio scorsi,  indossava una maglia di colore azzurro e pantaloni beige e non aveva con sé nulla. Ad attivarsi per rintracciare il signor Pasquale S. la polizia, i carabinieri, i militari della capitaneria di porto, i vigili del fuoco, la polizia municipale e i volontari della Protezione civile di Fiumicino, oltre ai familiari e agli amici. Le ricerche della guardia costiera, che avevano  messo a disposizione gommoni e motovedette, si erano svolte sia nello specchio acqueo che lungo il greto del Tevere. Accurate ispezioni erano state condotte nei pressi del Ponte della Scafa e del Ponte 2 Giugno, ma anche a Fiumara grande e alla foce del fiume. Battuti anche interi tratti lungo le sponde del fiume con le squadre a piedi della capitaneria di porto di Fiumicino. Un contributo alle ricerche era arrivato anche dai vigili del fuoco che hanno messo a disposizione due elicotteri. Per tutti questi giorni si è sperato in un miracolo. E finché non è arrivata  la conferma la speranza è stata lecita.  Purtroppo la realtà è stata diversa. E drammatica. Resta ora da stabilire come il corpo sia giunto fin lì: se via mare, trascinato dalle correnti, o in altro modo.