Ladispoli, scoperti falsi crediti d’imposta: sequestrati beni per 2 milioni di euro
Di Redazione il 07/08/2024
Le Fiamme Gialle hanno denunciato quattro persone per il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, indebita compensazione di crediti d’imposta inesistenti e utilizzo di fatture false
Ladispoli (Rm) - Beni mobili e immobili sono stati sequestrati dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma - in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip presso il Tribunale di Civitavecchia, su richiesta della locale Procura della Repubblica - nei confronti di quattro persone, accusate delle ipotesi di reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, indebita compensazione di crediti d’imposta inesistenti e di utilizzo di fatture false.
Dalle indagini delle Fiamme Gialle della Compagnia di Ladispoli, scattate durante alcuni controlli fiscali nei confronti di quattro società operanti nel commercio al dettaglio di confezioni per adulti, è emerso che le medesime beneficiavano di crediti d’imposta falsi maturati artificiosamente attraverso la simulazione dell’acquisto, da un soggetto economico di Londra, di software per la protezione dei dati.
Gli accertamenti successivi hanno evidenziato l’esistenza di un sistema fraudolento, orchestrato da un dominus del posto, che si era spinto addirittura a costituire società intestate a “prestanome”, ognuna delle quali con unità locali dislocate a Salerno, queste ultime, prive di qualsivoglia struttura operativa e di personale alle dipendenze, funzionali alla fruizione delle agevolazioni fiscali previste per gli investimenti in aree svantaggiate del Mezzogiorno.
In tal modo, oltre a sfruttare i crediti d’imposta indebitamente maturati, il sodalizio conseguiva vantaggi fiscali grazie alle fatture false emesse dalla società straniera e trasferiva all’estero i proventi della frode ai danni dell’Erario.
Gli elementi raccolti hanno permesso all’Autorità Giudiziaria di Civitavecchia di ottenere l’emissione del provvedimento cautelare finalizzato alla confisca “per equivalente” di cespiti per un valore corrispondente alle imposte evase, che ha riguardato i crediti d’imposta, liquidità sui conti correnti degli indagati, nonché 2 immobili, 2 terreni e 27 autoveicoli.
Il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari e, in attesa di giudizio definitivo, vale la presunzione di non colpevolezza degli indagati.
L’attività investigativa delle Fiamme Gialle ladispolane si inquadra nella più ampia azione posta in essere dall’Autorità Giudiziaria di Civitavecchia e dalla Guardia di Finanza di Roma a contrasto delle frodi fiscali che alterano le regole del mercato e danneggiano i cittadini e gli imprenditori onesti.
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