Lavinio, botte e minacce alla ex compagna e lancio di pietre contro l’ambulanza: arrestato 53enne
Di Redazione il 20/01/2024
L’uomo, che deve rispondere del reato di maltrattamenti in famiglia, è stato fermato nei pressi della stazione della località marina dagli agenti del commissariato di Anzio-Nettuno. Emesso inoltre un ordine di carcerazione nei confronti di un 50enne italiano di Nettuno
Anzio-Nettuno (Rm) - Botte e minacce alla ex compagna e sassaiola contro l'ambulanza venuta a soccorrerla, perché ferita. Sono stati gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Anzio-Nettuno ad arrestare un cittadino italiano di 53 anni gravemente indiziato del reato di maltrattamenti in famiglia.
L’uomo era diventato un incubo per l’ex compagna, la quale da diverso tempo era vittima delle sue violenze. Infatti, la 51enne, italiana, era stata più volte aggredita e picchiata dall’uomo e pur avendo fatto diversi accessi in ospedale per essere curata non aveva mai denunciato le violenze subite per paura di ritorsioni.
Il 14 gennaio scorso, gli agenti del commissariato di zona sono intervenuti in un bar nei pressi della stazione ferroviaria di Lavinio, dove la donna era stata aggredita e malmenata. Appena giunti sul posto i poliziotti si sono imbattuti in un uomo che stava lanciando grosse pietre contro un’ambulanza dove all’interno c’era la donna, visibilmente impaurita e con ferite in diverse parti del corpo.
A questo punto l’uomo è stato immediatamente bloccato e arrestato.
Successivamente, l’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’operato dei poliziotti e per l’uomo è stata disposta la custodia cautelare in carcere.
Inoltre, nel pomeriggio dello scorso 17 gennaio, nel comune di Nettuno, sempre gli agenti del Commissariato Anzio-Nettuno hanno arrestato un 50enne nettunese, in esecuzione di un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri – Ufficio Esecuzioni Penali. Quest’ultimo dovrà espiare la pena di 4 anni di reclusione per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, commessi nel 2019, a Nettuno.
Sulla base del provvedimento restrittivo l'uomo è stato condotto presso il carcere di Velletri.
Ad ogni modo gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
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