I dati attuali parlano chiaro: il 5% delle imprese italiane ricorre alla vendita online contro un 16% della media degli altri paesi europei. Naturalmente le aziende che vendono online presentano fatturati esteri decisamente più alti rispetto a coloro che vendono offline. Non è un caso quindi che le imprese italiane che investono sul web abbiano un fatturato estero al 15% mentre le imprese dette “low web” , che quindi non hanno fatto della rete una parte integrante del loro business, hanno fatturati esterni mediamente del 4%.

Tra le principali scuse utilizzate dalle aziende italiane che si rifiutano di vendere online c'è la seguente: “nel nostro Paese non c'è mercato”. In realtà questa affermazione è del tutto falsa, basta dare un occhio ad alcune statistiche relative al commercio online per rendersene conto. Dei circa 29 milioni di italiani che navigano sul web ben il 60% ha affermato di avere, almeno una volta, acquistato un prodotto online, il 43% dichiara di fare acquisti sul web in media una volta ogni tre mesi mentre il 25% (ben 7 milioni di italiani) dichiara di acquistare abitualmente prodotti su internet. Non si può, inoltre ignorare il trend positivo dell'ultimo anno: nel 2012 gli acquirenti on line sono cresciuti, rispetto al 2011, di circa il 20%, mentre, in termini di fatturato, il mercato delle vendite online è aumentato del 18%. Insomma, non ci sono più scuse per quelle piccole e medie imprese che si rifiutano di avviare un e-commerce oppure che dopo aver lanciato l'attività online la abbandonano dopo pochi mesi.

La verità è che, molto spesso, gli e-commerce non decollano perché sono stati progettati e realizzati in modo sbagliato. Basterebbero, invece, pochi accorgimenti e un investimento minimo iniziale per avviare un attività sul web che dopo pochi mesi possa dare risultare concreti. Questo, inoltre, è un momento del tutto favorevole per avviare un negozio online: se in futuro la competizione crescerà aumenteranno anche i costi per coloro che volessero far emergere il loro sito rispetto alla concorrenza Vediamo di seguito alcuni consigli utili per creare un e-commerce si successo: le aree sulle quali intervenire sono principalmente tre: marketing, persone e sviluppo.

Marketing

Innanzitutto se si vuole lanciare un nuovo canale di vendita online non si potrà prescindere da un buon piano strategico. Per capire quale sarà il proprio mercato di riferimento bisognerà effettuare delle attente ricerche di marketing in grado di individuare i potenziali clienti nonché i principali competitor. Una volta definito il target bisognerà attrarre visitatori attrverso tutti i canali digitali e non a disposizione: advertising, buzzing, traffico dai motori di ricerca. Avere visite, però, non basta, bisognerà infatti convertire i “semplici” utenti in clienti e far si quindi che procedano all'acquisto. Come si sa acquisire nuovi clienti costa molto, è preferibile quindi mettere in atto adeguate strategie di fidelizzazione per mantenere i vecchi clienti.

Persone

Il team che si occuperà dell'e-commerce dovrà avere le giuste competenze. Serviranno quindi esperti di grafica, di web marketing e di sviluppo. Non potrà mancare inoltre il customer care: il supporto ai clienti tramite telefono, email e social network è uno dei principali fattori di successo di un negozio online.

Sviluppo

Infine meritano particolari attenzioni le funzionalità e le caratteristiche del sito stesso: l'usabilità, la grafica, l'accessibilità sono solo alcuni degli elementi da prendere in considerazione durante lo sviluppo di un e-commerce. Nel caso di un considerevole aumento di traffico sul sito bisognerà prendere in considerazione la possibilità di noleggio di server dedicati; a differenza dell'hosting condiviso il server dedicato garantirà maggiori prestazioni e garanzie in termini di sicurezza.