Roma – Leandro Aglieri guiderà a Roma la ‘nuova casa’ e sarà nel board nazionale dopo le dimissioni dall’associazione Officine democratiche. Sta dunque per nascere un nuovo movimento che sarà presentato a breve. Il ‘divorzio’ è avvenuto nei giorni scorsi. A comunicarlo con una nota stampa sono stati i ‘dissidenti’ Niccolò Bolognini Martinozzi, Savino Accetta, Leandro Aglieri, Maria Teresa Busca, Marco Giovannucci, Daniele Marconcini, Pietro Miconi, Emilia Sina, Marco Stevanin, Francesca Zaltieri, che anche in qualità di coordinatori territoriali, hanno rassegnato le dimissioni da soci di Od.  La decisione è stata assunta dagli esponenti di Firenze, Milano, Roma, Torino, Mantova, Zurigo, Venezia, rappresentanti del 90% della rete territoriale nazionale ed internazionale di Officine Democratiche.

 
Come è noto l’associazione nasce in concomitanza con la prima Leopolda, quella del 2010, e si è costituita come associazione nell’autunno del 2011. Nel comunicato si legge: ”La condivisione dei princìpi dell’azione innovatrice e di riforma intrapresa da Matteo Renzi, che continua ad essere la base che anima l’impegno che intendiamo proseguire, è incompatibile con la direzione che Officine Democratiche Italia sta seguendo. Per queste ragioni, abbiamo richiesto al vicepresidente Paolo Briziobello la disponibilità a guidare la formazione di una nuova“casa” che possa riprendere e al più presto far progredire la mission originaria di quell’Associazione. Una nuova “casa” costruita su una proposta politica di rinnovamento e trasparenza, in un quadro di indipendenza ma di vicinanza all’azione del nostro premier”. “Una decisione maturata e sofferta ma inevitabile quella delle nostre dimissioni ”, affermano i coordinatori territoriali, tra i quali per la  Capitale c’è Leandro Aglieri, manager di successo di Casalpalocco. “Non l’avremmo presa se non fossero sorti i presupposti”, spiega.
 

Anche sui social network Facebook e Twitter è apparso il termine ‘casa’.  “Per noi usare il termine ‘casa’ è importante perché rende l’idea di ciò che desideriamo e che vediamo essersi smarrito in Officine: una casa, appunto, un luogo dove condividere, discutere, progettare , confrontarci e continuare il percorso iniziale senza personalismi ma solo con la volontà di lavorare uniti, ognuno con le proprie competenze e capacità, per poter dare un contributo al nostro Paese. Presto le “case” già presenti con molte persone nelle nostre città si amplieranno e saranno maggiormente diffuse nel territorio italiano ed estero, per accogliere chiunque voglia dare il suo prezioso contributo . Nessuno escluso”, proseguono. E’ stato il commercialista torinese Paolo Briziobello, fondatore e vicepresidente di Officine Democratiche ad essere uno dei primi ad “aprire” la Leopolda 2010 con un intervento sul tema del Fisco; evento, quello della Leopolda, cui non è mai mancato anche in tutte le successive edizioni, contribuendo peraltro alla stesura di alcuni aree del programma in materia fiscale e di welfare proposto già nel 2012. Ed è proprio a lui che in molti tra coordinatori ed esponenti locali di Officine si sono rivolti, dopo la decisione di formare una nuova “casa”, per guidarla: richiesta che Paolo Briziobello ha accettato, con un comunicato stampa a sua volta diffuso sabato scorso in cui spiega di essersi dimesso “con rammarico” da ogni ruolo in Officine “visto lo svuotarsi di significato, col trascorrere degli ultimi mesi nell’associazione, del termine “democratiche”. E proseguendo afferma “ringrazio ed accetto di guidare una nuova “casa”, grande contenitore di idee e competenze, dinamica ed inclusiva, in cui l’interesse per l’Italia sia razionale e non viscerale”. Anche Pistoia e provincia sta seguendo con interesse questi segnali. Un sostanzioso gruppo di persone, desiderose di impegno civile in prima persona ed appassionate di politica da tempo attende la decisione di ripartenza ed è pronto a contribuire alla crescita di questo gruppo. A Roma si attende dunque l’inaugurazione della nuova ‘casa’.