Legge Jobs Act, se ne parla oggi a Ostia Antica
Ostia - "VENERDI' 3 OTTOBRE, ALLE ORE 18, AD OSTIA ANTICA, presso la Sala Teatrale "Andrea Costa", si svolgerà un incontro per parlare della proposta di Legge Jobs Act comprensivo del conflittuale art.18, già modificato dalla Legge Fornero nel 2012. Da tempo sosteniamo una Riforma del Mercato del Lavoro basato sulla "Flex-Security", pensata e applicata dai Socialisti Danesi e adottata in diversi paesi Europei. Ci si scontra, oltre per la diffidenza verso cambiamenti radicali sia da parte del Mondo Imprenditoriale, che Sindacale, senza esclusione di tanti Politici che pensano a dare priorità agli interessi elettorali rappresentati e non al bene del paese e dei giovani che ne sono profondamente coinvolti. L'aver voluto drammatizzare l'art.18 e farne il perno della battaglia politica, prima di tutto verso gli 8 milioni di lavoratori a cui si applica e ai Sindacati, prima ridicolizzati e poi costretti ad affrontare lo scontro con le armi favorevoli al Rottamatore. Egli ha scelto di buttarla volutamente in rissa con messaggi ben chiari: "le imprese hanno il diritto di licenziare" (?), "non è più accettabile la presenza di garantiti e non garantiti", accreditando che i lavoratori a tempo indeterminato "siano i nemici" dei lavoratori precari. In questo senso è significativo l'incontro tra Renzi e Marchionne, che riconferma la volontà di gestire i rapporti di lavoro alla FIAT a suo piacimento e con chi accettava queste sue regole. Altrettanto prevedibile che Renzi non era interessato a trovare un punto di mediazione nella Direzione PD (del tutto agevole e possibile), perchè lo avrebbe esposto alle critiche della Confindustria e del Centro-Destra di essersi fatto condizionare dalle minoranze interne di Sinistra. Adesso ha scelto un'altro problema su cui far discutere ed è il TFR, che va ricordato "è salario differito dei lavoratori" e sono gli unici che possono decidere sul loro utilizzo. Con troppa semplicità viene nuovamente ipotizzata la sua utlizzazione senza esaminare e definire i problemi connessi, che, dal lato dei lavoratori sono quelli di una tassazione maggiore se inseriti in busta paga, rispetto a quella applicata all'erogazione del TFR, oltre ai mancati interessi per l'accantonamento. Mentre dal lato dei datori di lavoro, già evidenziato in alcuni dervizi TV, che specie le Piccole Aziende dovrebbero esporsi con finanziamenti verso le Banche a costi di interesse superiore e il rischio di non concessione del fido stesso. Si avrebbero conseguenze anche sul Bilancio dell'INPS, calcolato in circa 3Miliardi di euro l'anno di mancato introito, nonchè sulle Aziende quotate in Borsa, che si alimentano degli investimenti dei Fondi Pensioni, che verrebbero decurtati di forti quantità. Anche in questo caso non si capisce perchè Renzi preveda la definizione tra Governo, ABI e Confindustria, escludento i Sindacati che sono i diretti rappresentanti dei lavoratori e che hanno partecipato agli accordi precedenti sul TFR. Ci permettiamo di sollevare dei dubbi sulle scelte, sulle forzature e sugli Spot sempre più vuoti di Renzi, fatti per coprire l'aggravarsi dellla crisi economica e sociale evidenziata dalla caduta ulteriore della ricchezza prodotta (PIL), dall'aumento delle condizioni di povertà (siamo a circa 10 milioni di persone), dal rimanere negli ultimi posti tra i paesi OCSE in termini crescita e produttività e di lotta all'evasione e alla corruzione. Si era partiti per cambiare verso all'Europa con il semestre a guida Italiana di grande incidenza sulle politiche di rigore e austerità, mentre ci affidiamo alla speranza che l'Europa ci conceda flessibilità portandogli lo scalpo di D'Alema e della Camusso, insieme all'art.18. La tradizione Riformista e Socialsta è ben altra cosa, ma Renzi è entrato nel Partito Socialista Europeo di recente e a malincuore, non avendo mai in passato detto qualcosa su tale importante scelta di campo, anzi dava il supporto al suo sponsor Rutelli, che sosteneva il non ingresso al PSE e l'appoggio a candidati non Socialisti sia in Francia, che altrove. La riunione è aperta a tutti coloro che sono interessati a confrontarsi su tali importanti problemi e sulle prospettive di crescita e di occupazione del nostro paese." Ha così dichiarato Gioacchino Assogna Segretario PSI X° Municipio.
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