Leonio: “Allagamento viale Romagnoli: perché non candidare Ostia ai Campionati di nuoto?”
Ostia – Sembrerebbe ‘irrisolvibile’ il problema dell’abbondante ristagno d’acqua in viale dei Romagnoli probabilmente causata da una perdita, all’altezza del Bingo, a Ostia, che rende impossibile persino l’attraversamento della strada. Luciano Leonio, un residente, dopo aver segnalato la situazione all’amministrazione locale e ai media, esasperato, ha inviato oggi una mail alla stampa e alla tv, che di seguito pubblichiamo:
“Egregi signori della stampa e della tv,
sono uno dei residenti di viale dei Romagnoli ad Ostia dove ormai da parecchi mesi c’è una quasi sicura perdita di acqua potabile che alimenta gratuitamente sulla via una piscina condominiale scoperta. Il X Municipio ha programmato nella giornata di ieri un intervento urgente per rimuovere l’acqua accumulata sulla via pubblica. L’intervento è stato effettuato da una ditta e ieri pomeriggio quindi finalmente per la prima volta da parecchio tempo la via si presentava sgombra dall’acqua. Peccato che ACEA, che doveva intervenire a ruota per rintracciare la perdita, non si sia fatta vedere, nonostante avesse assicurato l’intervento. Quindi oggi la strada si presentava di nuovo allagata come potete vedere nel secondo gruppo di foto.
Dal momento che Acea, a detta di un loro tecnico, non può intervenire se la strada è allagata e vista l’enorme difficoltà di coordinare un intervento fra Municipio ed ACEA, onde evitare ulteriori inutili spese per la collettività, propongo di lasciare le cose come stanno realizzando in alternativa una delle proposte seguenti: 1) Affidare la gestione della zona umida di Viale dei Romagnoli al WWF; con interventi poco onerosi potrebbe diventare una zona protetta da inserire fra quelle da far visitare alle scolaresche di Roma e provincia. 2) Candidare il X Municipio per i prossimi campionati di nuoto, utilizzando la piscina già disponibile alimentata da acqua corrente da parte di ACEA, che potrebbe essere lo sponsor della manifestazione. Nel caso si opti per la prima soluzione, consiglio di dotare i visitatori di protezione antizanzare, perché le zanzare, nonostante sia inverno, riescono ancora a sopravvivere complice il clima mite. Nel caso che si opti per la seconda soluzione, lo sponsor ACEA dovrebbe provvedere ad aumentare la perdita d’acqua in modo da realizzare una maggiore profondità adatta per le gare di nuovo ed anche per i tuffi. Come residente voglio fornire anche la mia parte di contributo alla riuscita delle manifestazioni, mettendo a disposizione gratuitamente la mia terrazza o per la visone dall’alto della zona umida oppure per l’installazione di un trampolino. Spero anche che il Municipio voglia fare la sua parte per la riuscita della manifestazione impegnandosi a potenziare i trasporti pubblici per favorire l’afflusso delle scolaresche oppure degli appassionati di nuoto… In entrambi i casi potrebbe esserci anche un ritorno economico per le attività della zona.
Per chi di Voi stesse pensando di avere a che fare con un matto, voglio rassicurarVi. Stavo scherzando, sulle proposte ovviamente. Il problema c’è ed è serio. Sono mesi che noi residenti sopportiamo questa situazione, quando non piove. Se poi piove la situazione peggiora, le strade si allagano e servono gli stivali per uscire di casa. Pensate che possa essere tollerata ancora a lungo una situazione del genere? Che ci potesse essere una perdita era stato ipotizzato già a maggio di quest’anno in occasione di un tentativo non riuscito di disostruire i pozzetti, ma da allora nulla è stato fatto ed il disagio sta aumentando, forse anche perché è aumentata la perdita. Negli ultimi tempi ad Ostia in varie zone della città si sono aperte sulle strade delle voragini. Temo che possa accadere una cosa del genere anche sulla via in cui risiedo e spero che non ci siano per questo danni alle persone. In effetti nell’articolo citato c’è un riferimento a quanto accaduto sul marciapiede fra i civici 19 e 21 di via delle Aleutine (la perpendicolare rispetto a viale dei Romagnoli) che è sprofondato proprio per le infiltrazioni di acqua dovute ai vari nubifragi che sono avvenuti a più riprese a partire dalla fine del mese di gennaio. Deve succedere l’irreparabile perché si cerchi di correre ai ripari? Spero proprio di no. Credo ci sia ben poco da aggiungere. Cordiali saluti.
Luciano Leonio
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