Ostia, Libera: “Benvenuti a Cosa nostra beach dove spadroneggia la corruzione”
Ostia – “Benvenuti a ‘Cosanostra Beach’ dove la corruzione in questi anni la fa da padrone”. Lo dichiara in una nota l’associazione Libera commentando l’operazione condotta ieri a Ostia da carabinieri, polizia e guardia costiera, con la Direzione distrettuale antimafia di Roma, che ha portato all’arresto di nove persone tra cui funzionari pubblici e imprenditori responsabili, a vario titolo, di appalti pubblici truccati e di aver utilizzato metodologie ‘mafiose’ nella gestione delle spiagge. “Gratitudine alle forze dell'ordine e agli organi investigativi che stanno lavorando tanto e bene e stanno svelando sempre di più la gravità del radicamento delle mafie alle porte della Capitale. Gratitudine e vicinanza anche alle tante realtà associative che in questi anni si stanno spendendo sul territorio con attività sociali, diffondendo cultura della legalità e della corresponsabilità con percorsi di formazione ed informazione”, prosegue la nota dell’associazione fondata da don Ciotti.
“Sul litorale laziale come in tante altre parte del paese siamo convinti che per contrastare le mafie, serva innanzitutto affermare diritti, garantire opportunità per i giovani, prendersi cura dei beni comuni, assicurando che le risorse del territorio siano opportunità per tutti, e non occasione di arricchimento per pochi. L'operazione di oggi (ieri, ndr) chiama sempre di più tutti a reagire, nessuno escluso: dalla corresponsabilità delle Istituzioni alla partecipazione e al coraggio della denuncia da parte dei cittadini. E' per queste ragioni che come Libera ci siamo costituiti parte civile al processo contro il clan Fasciani presso il tribunale di Roma. Le infiltrazioni mafiose, che interessano quel territorio come ormai la maggior parte delle zone del Paese, si contrastano infatti con la repressione e gli strumenti giudiziari, ma il primo e imprescindibile strumento rimane il risveglio delle coscienze, l'orgoglio di una comunità che antepone il bene comune alle speculazioni e ai privilegi, contrastando in tutte le sedi la criminalità organizzata e i suoi complici", conclude Libera in merito all’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia che ha portato a nove arresti emessi dal gip di Roma Alessandra Boffi.
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