Secondo Reporter Sans Frontières, nel 2014 si è registrata una regressione generale in tutto il mondo per la libertà di stampa. Il podio dei paesi migliori dove lavorare come giornalista è dei paesi scandinavi Finlandia, Norvegia e Danimarca. La maglia nera dei 180 paesi controllati è dell'Eritrea

L'Italia passa dalla posizione 49° alla posizione 73°, registrando il suo peggior dato dal 2002. Sono aumentati gli attacchi sulla proprietà dei giornalisti, in particolare sulle automobili. Si registra un totale di 43 casi di aggressione fisica e di sette casi di attacchi incendiari sulle case e automobili, segnalati durante i primi 10 mesi del 2014. Le cause per diffamazioni ingiustificate è aumentato, da 84 nel 2013, a 129 nei primi 10 mesi del 2014. 

Il 3 Maggio è la giornata mondiale della libertà di stampa. La relazione di Rfs ha rilevato che il problema principale del rispetto di questa libertà fondamentale sono le leggi restrittive nei confronti dei media, spesso emanate per motivi di sicurezza nazionale.