Liscia, gassata, gratis: anche a Ostia arrivano i ‘nasoni’ hi-tech
Roma – Più fresca della normale acqua di Roma (9 gradi contro 11, 12), naturale oppure frizzante, gratuita. La erogano le “case dell’acqua”, nuovo e rivoluzionario tipo di fontanelle con cui Roma tiene fede alla sua millenaria tradizione di “città delle acque”, aggiornandola ai bisogni e agli stili di vita del terzo millennio. Il prototipo è stato presentato il mese scorso dai vertici dell’Acea con l’assessore capitolino Paolo Masini alle periferie, infrastrutture e manutenzione urbana. La fontana tecnologica riceve l’acqua degli acquedotti romani, già buona, la microfiltra e la igienizza con un sistema a raggi ultravioletti, la refrigera e la offre "alla spina" agli assetati; in due varianti – naturale e frizzante – e in due dosi – bicchiere e litro –. Ma il tecno-nasone non si limita a fare il suo mestiere di fontanella: ha porte Usb per ricaricare telefonino e tablet e uno schermo hd sul quale vedere il meteo, leggere notizie sul Campidoglio e sul quartiere, informarsi su lavori e novità Acea. Di “case dell’acqua” ne verranno installate oltre 100 in tre anni a partire da subito, a Roma e provincia. I vantaggi riguardano sia le tasche dei cittadini che l’ambiente: Acea stima un risparmio fino a 130 euro l’anno per una famiglia di tre persone, grazie al passaggio dall’acqua minerale all’acqua “del sindaco” filtrata, rinfrescata e – se si preferisce – anche con le bollicine. In termini di sostenibilità ambientale, a fronte di un’erogazione prevista di circa 60mila metri cubi di acqua ogni anno – stima sempre Acea – si avranno 1.800 tonnellate di bottiglie di plastica in meno, pari a 5.000 tonnellate di CO2 emesse per produrre, trasportare e smaltire le bottiglie in pet. Gli impianti, fa sapere l’assessore Masini, saranno installati nelle piazze, nei mercati e nelle ville storiche, scegliendo i siti d’intesa con i municipi. “Si comincia con le periferie”, ha detto Masini. “Già nelle prossime settimane i cittadini vedranno le prime ‘casine’ nei mercati di Magliana, Laurentino, Casilino 23, Villa Gordiani e nel mercato dell’Appagliatore di Ostia”.
Le case dell’acqua, sottolinea l’amministratore delegato di Acea Alberto Irace, “rientrano nel programma di investimenti che saranno attuati nei prossimi tre anni per innovare fortemente le reti e la qualità del servizio idrico integrato a Roma e provincia”. Acqua fresca, pura, liscia o frizzante, gratis e per tutti. Che tra l’altro è destinata – è di nuovo Masini a parlare – “a incentivare il consumo responsabile e la riduzione dei vuoti a perdere”. E mentre ti disseti, o fai scorta per casa, dai carica allo smartphone e t’informi. “La Capitale è celebre per le sue fontanelle, simboli immortali di questa città”, ha concluso l’Assessore. “Oggi, con questi ‘nasoni’ del futuro, costruiamo un nuovo modo di concepire l’uso dell’acqua, bene comune insostituibile, risorsa preziosa di Roma e dei romani”. Sugli eco-benefici si sofferma l'assessore all'Ambiente Estella Marino: ogni anno si risparmieranno "1.800 tonnellate e 40 milioni di bottiglie di plastica. L’installazione delle casette dell’acqua significherà, quindi, oltre che maggiore sicurezza per la qualità dell’acqua e un notevole risparmio per le famiglie, anche un grande vantaggio dal punto di vista ambientale, limitando la produzione di bottiglie con meno petrolio bruciato e meno energia consumata". Un'iniziativa che dunque merita "tutto il supporto", anche per i comportamenti virtuosi indotti dal "consumo alla spina": "riciclo e riuso delle bottiglie, riduzione degli imballaggi".
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