L'ISOLA RIFLESSA ARRIVA A VENTOTENE DOPO IL SUCCESSO A PONZA
Dopo il grande successo dello scorso anno, a Ventotene torna la seconda edizione de L'Isola riflessa, il festival promosso dall'assessorato alla Cultura, Spettacolo e Sport della Regione Lazio e realizzato dall'Associazione teatrale fra i Comuni del Lazio (Atcl) con il sostegno di Litorale S.p.A., all'interno del più ampio progetto "Il Senso dei Luoghi". L'Isola riflessa è un evento che esalta il "genius loci" dei luoghi straordinari in cui si svolge: Ponza e Ventotene, due isole del Mediterraneo, due isole di transito, di confino, ma anche di inizio, se pensiamo in particolare al rapporto di Ventotene con l'Europa. Il presidente dell'Atcl Alessandro Berdini ricorda che «a fronte delle minacce di tagli da parte del ministero al fondo unico per lo spettacolo, l'affluenza che si registra nei festival de Il senso dei luoghi dimostra che il pubblico esiste». Da qui il significato profondo e il successo di queste manifestazioni culturali strettamente legate al territorio e alla sua storia.
Per Ventotene è previsto un programma molto al femminile, che pone ancora una volta l'accento sulla specificità di ogni cartellone scelto per i festival estivi promossi dalla Regione. Laura Morante aprirà martedì 4 agosto con un omaggio a Elena Ferrante, scrittrice "invisibile" (autrice - tra gli altri romanzi - de "L'Amore molesto"), con un testo a cura di Paolo Fallai. Il giorno seguente è il turno di Eleonora Danco, che propone lo spettacolo Nessuno ci guarda ispirato alla figura del pittore Jackson Pollock, fondatore dell'Action painting. A seguire, Se il poeta è un fingitore, meglio non fidars", spettacolo di e con Paola Rinaldi. Il 6 agosto è il giorno di In barca per l'Europa: un viaggio in mare da Ventotene a Santo Stefano, accompagnato dalle letture di versi e testi scritti dagli ex confinati del carcere chiuso nel 1965, cura di Giulia Rodano, Luca Archibugi, Vincenzo Arsillo, Enzo Di Mauro. In collegamento con il festival nasce, inoltre, una nuova collana Cantine romane (Editore Un mondo a parte) dedicata ai protagonisti del teatro sperimentale italiano (presentazione a cura di Giancarlo Mancini il 7). Nella stessa data è in programma anche una prima assoluta (L'Eredità di Bernard Marie Koltès per la regia di Alessio Pizzech); mentre Cosimo Cinieri è protagonista, l'8, de Il poeta è un fingitore, ispirato alla figura di Fernando Pessoa. Il 9 agosto, in chiusura di festival, Paolo Bonacelli interpreta il De profundis di Oscar Wilde. Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito.
Programma:
4 agosto Località Il Faro alle 22 ELENA FERRANTE: Omaggio a una scrittrice invisibile a cura di Paolo Fallai letture di Laura Morante Incontro letterario su Elena Ferrante, pseudonimo dietro cui si cela lo scrittore o la scrittrice de "L'amore molesto" e de "I giorni dell'abbandono". Leggendo alcune pagine scelte della produzione letteraria e soprattutto brani da "La frantumaglia" - l'epistolario tra Elena Ferrante e la casa editrice E/O che dal 1992 pubblica i suoi romanzi - Laura Morante e Paolo Fallai, caporedattore del Corriere della Sera e scrittore, indagano motivazioni, scelte e poetica di questa autrice senza volto. Una "intervista possibile" e in fondo una sorta di giallo in cui sulle argomentazioni di un giornalista vince la necessità della scrittrice di restare anonima per poter essere libera di esprimersi senza condizionamenti, come è proprio dell'arte e della verità.
5 agosto Località il faro alle 22 NESSUNO CI GUARDA: Atto unico sull'infanzia ispirato alla pittura di Jackson Pollock con Eleonora Danco scritto e diretto da Eleonora Danco musiche scelte da Marco Tecce disegno Luci Narda costume Marisa Di Mario "Trattare la scrittura come fosse colore. La pittura di Pollock, solo in apparenza casuale, è il risultato di un lavoro maniacale e ossessivo sulla tela, intesa come spazio, come arena. La prima volta che ho visto un suo quadro ho visto la vita, cervello umano sbattuto contro una parete, un colare e vibrare di niente. Niente, inteso come nessuna forma di morale o di spiegazione. Ho applicato questo alla scrittura, partendo dal principio che l'essere umano, come nella pittura di Pollock, è un'apparente casualità in un percorso matematico ossessivo. Una coazione a ripetere. Volevo trattare l'infanzia in relazione alla vita adulta. I condizionamenti, l'educazione ricevuta. Una donna si sveglia da un sogno incubo, non riesce ad uscire di casa; oscilla tra la vita reale e quella del ricordo, la memoria; torna bambina, adolescente, i giochi, i dispetti con i fratelli, le perdite di tempo, attrazione inconscia per il padre, desiderio di morte per la madre. Il rapporto con il cibo. I sensi di colpa. Lo struggimento della vita adulta. Il corpo è usato come fosse un getto, uno schizzo di colore, scivola precipitando in diagonale, sul pavimento, si scaglia contro le pareti. Il movimento è l'inconscio. In un simbolico slancio verso la vita e l'impulso a distruggerla".
Località Il Faro alle 23.30 SE IL POETA È UN FINGITORE MEGLIO NON FIDARSI di Paola Rinaldi spettacolo di un'ora con Paola Rinaldi: scrittura del testo e interpretazione di poesie e citazioni poetiche, da Catullo a Valentino Zeichen. Antonella Voce: "didascalia vivente" ed esecutrice canora del repertorio canzonettistico che va da Paisiello a De Andrè. Fabio Lauri: citazioni sonore che vanno da Bach a Shostakovich e rumorista di strumenti, dal pianoforte al campanello. Esplorazione delle opere e della vita di alcuni poeti: dal Passero solitario di Giacomo Leopardi, passando per Rainer Maria Rilke, Guido Gozzano, Eugenio Montale, circumnavigando il bestiario poetico fino al "mostro da niente", come si autodefiniva Sandro Penna.
6 agosto Porto romano alle 19 IN BARCA PER L'EUROPA da Ventotene a Santo Stefano letture dal confino a cura di Giulia Rodano, Luca Archibugi, Vincenzo Arsillo, Enzo Di Mauro L'unico edificio presente sull'isola di Santo Stefano, proprio di fronte a Ventotene, è il carcere Panottico fatto costruire in epoca borbonica, quando si decise di sfruttare l'isola come palcoscenico di un esperimento illuminista: un carcere modello che permettesse la salvaguardia della società "sana" e l'espiazione della "giusta pena" dei colpevoli di reati. Utilizzato come luogo di detenzione e confino per prigionieri politici nel periodo risorgimentale e poi fascista, il carcere di Santo Stefano è stato chiuso nel 1965. il senso dei luoghi porterà gli spettatori in barca da Ventotene a Santo Stefano. Durante il tragitto, Rodano, Archibugi, Arsillo e Di Mauro leggeranno i testi scritti dagli ex-confinati.
7 agosto Caffè Vento di Mare alle 19 CANTINE ROMANE Incontri, libri, immagini sulla sperimentazione teatrale a cura di Giancarlo Mancini. Un pomeriggio dedicato al nuovo teatro italiano, di cui la collana "Cantine romane" (editore Un mondo a parte), si occuperà di ricostruire le vicende attraverso una serie di monografie dedicate ai suoi protagonisti. L'incontro è dedicato ad Ugo Margio, a cui Enzo di Mauro ha dedicato il primo volume della collana.
Località Il Faro alle 22 L'EREDITA' di Bernard Marie Koltès con Elena Croce, Sara Bettella, Celeste Gugliandolo, Antonia Daniela Marras, Irene Lepore, Giuseppe Nitti, Francesco Wolf regia Alessio Pizzech "In tempi di crisi e di silenzi come questo vorrei poter fare qualcosa. In tempi di omertà, Koltès ci parla. In tempi di guerre individuali e collettive, Koltès ancora riesce a dirci chi siamo. In tempi di pensiero unico Koltès ci insegna a divergere. [...] Il tema della responsabilità individuale e dell'incontro/scontro con il sistema sociale mi paiono temi oggi assolutamente necessari nel portare avanti un senso dell'agire teatrale. [...] Ritengo necessario spostare la mia attenzione e fare scelte che pongano sempre più al centro anche dei processi produttivi, l'uomo e la sua umanità : l'attore questo incarna. Koltès offre questa straordinaria possibilità di esplorare il pensiero umano in un modo impietoso ma che rende giustizia alla nostra sostanziale debolezza di uomini. Koltès impone un'autenticità nel dire. Egli ci chiede di riflettere sul valore della libertà. Le sue parole feriscono l'anima e la fanno sanguinare. [...]Il teatro di Koltès è lo specchio di questo lungo viaggio nella storia dell'uomo moderno e contemporaneo ; attraverso personaggi che vivono ai margini della società Egli coglie l'essenza di una tragicità che sta nello scontro tra uomo e sistema culturale che costituisce la base del suo vivere sociale"
8 agosto Località Il Faro alle 22 IL POETA È UN FINGITORE: Fernando Pessoa in rapsodia con Cosimo Cinieri fisarmoniche Marcello Fiorini, Sara Convertino musiche originali ed elaborazioni di Marcello Fiorini elaborazione drammaturgica e regia Irma Palazzo "Parafrasando un suo verso celebre ('...e manca sempre una cosa, un bicchiere, una brezza, una frase ...'), manca sempre una pagina per poter afferrare del tutto Pessoa. Benché il materiale a disposizione sia più che sufficiente per illustrare la sua poetica, malgrado i 27.500 documenti quasi tutti inediti, si avrebbe voglia di leggere e leggere ancora alla ricerca di un'altra pagina forse più illuminante. Anche se, paradossalmente, quasi subito, ci si accorge che per intendere Pessoa può bastarne una sola. E proprio perché egli stesso concepì un'opera aperta e incompiuta, si ha la libertà di spaziare e scegliere tra le innumerevoli parole ed eteronimi, senza il rischio che nella scelta, fatalmente arbitraria, venga distorto il senso profondo della sua poetica. Ogni concetto, quindi, può essere traslocato e assemblato con altri. In ogni scelta possibile c'è tutto Pessoa e manca sempre qualcosa di Pessoa... Tenendo conto che egli frequentò esoterismo e alchimia, per dare unità allo spettacolo e costruire una sorta di percorso narrativo, abbiamo suddiviso brani di prosa e versi secondo la classificazione dei "sette corpi sottili". A nostro avviso, il 'grande buco nero' di Pessoa è il corpo emotivo, il cuore. Attorno a 'questo suo cuore freddo', quindi, abbiamo avvitato tutto il materiale".
Località Il Faro alle 23.30 MARE MADRE (Poe & Ibsen) partitura drammaturgica Luigi Rigoni con Vittoria Maniglio, Luigi Rigoni La performance, che unisce le avventure di A. Gordon Pym di E. A. Poe e La donna del mare di H. Ibsen, propone un connubio tra linguaggio del corpo e linguaggio dello spirito. Il mare, tempestoso e allucinatorio in Poe, quanto diabolico in Ibsen, si fa culla del castello di sabbia d'infanzia che implacabilmente dissolve, in quanto matrice primordiale di cadaveri.
9 agosto Caffè vento di mare alle 19 Intervista a PAOLO BONACELLI a cura di Federico De Melis
Località Il Faro alle 22 DE PROFUNDIS di Oscar Wilde con Paolo Bonacelli regia Riccardo Massai traduzione, riduzione e intervento scenico di Masolino d'Amico musiche eseguite al violoncello da Simonpietro Cussino azione mimica di Simone Rovida "Lunga quasi cento pagine nella versione integrale, De profundis (il titolo le fu dato quando fu pubblicata parzialmente la prima volta cinque anni dopo la morte del suo autore) è una delle più celebri lettere mai scritte. Destinata in originale solo ad una persona, il giovane Lord Alfred Douglas detto Bosie, fu scritta durante il secondo dei due anni di carcere duro cui Oscar Wilde fu condannato per omosessualità e contiene tutta la storia della fatale amicizia fra il celebre scrittore e il giovane aristocratico, vizioso, egoista e capriccioso. La vivida rievocazione della vita lussuosa e amorale condotta dalla coppia è vista adesso con gli occhi di un uomo che la sofferenza ha profondamente cambiato - non nel senso di farlo diventare un pentito bigotto, bensì di fargli comprendere l'importanza di quei valori, soprattutto artistici, che l'avidità di esperienze mondane gli aveva fatto trascurare. Di qui l'interpretazione di Cristo come artista supremo, la cui esistenza è stata un poema. Anche da peccatore redento Wilde rimane un esteta, mentre l'eloquenza del drammaturgo, che non gli viene mai meno, trasforma il torrenziale sfogo in una performance da grandissimo intrattenitore".
Per info: Atcl 06 45426982 www.atcllazio.it www.culturalazio.it Assessorato al Turismo Ventotene 349 8212535 Pro Loco Ventotene 0771 85257 www.prolocoventotene.com