Torino - Un contratto di lavoro unico per il terzo settore, che preveda la clausola di inserimento professionale per giovani under 32 anni attraverso contratti a termine di durata massima di 48 mesi a fiscalità e contribuzione azzerata, con la facoltà di riscatto del periodo contributivo da parte del singolo lavoratore nel corso della propria vita lavorativa, alla stregua della facoltà già esistente per tutti i lavoratori laureati di riscatto del periodo universitario. Unico onere diverso dalla retribuzione netta, a carico del datore di lavoro, il pagamento dei premi assicurativi obbligatori.


E’ questa la proposta di legge formulata da Paolo Briziobello, presidente dell’associazione di cultura e politica Litaliaintesta, accolta subito con entusiasmo dai numerosi operatori del No Profit provenienti da diverse regioni italiane presenti ieri a Torino al 1° Convegno nazionale de Litaliaintesta sul tema “Ilsecondowelfare”. Spiega lo stesso Briziobello: “Il terzo settore ha un ruolo di crescente rilevanza nel tessuto sociale ed economico italiano e rappresenta l’unico settore economico in controtendenza rispetto al mercato del lavoro, con costanti numeri in crescita in termini di richiesta occupazionale. A ciò si accompagna sempre più spesso la necessità di inserimento di personale altamente qualificato e specializzato per lo svolgimento delle attività di queste organizzazioni, che ormai sopperiscono alla crisi del sistema di welfare pubblico. L’ostacolo rappresentato dall’alto costo del lavoro in Italia necessita di essere superato con interventi concreti e duraturi: questo contratto di inserimento, da intendersi unico per tutto il no profit, è una opportunità per coniugare esigenze di qualificante inserimento nel mondo del lavoro con un occhio attento alle necessità di equilibrio e contenimento dei costi in queste importanti organizzazioni. Supera di fatto il modello degli stage e del successivo contratto di apprendistato. Va da sé che il modello possa essere sperimentato ed eventualmente esteso anche alle attività Profit, magari con interventi “pilota” concordati a livello regionale.”

 

Nel corso dei lavori che si sono svolti lunedì 28 aprile, cui hanno partecipato alcuni candidati alle prossime elezioni europee ed importanti esponenti italiani di ong e organizzazioni no profit, oltre ad accademici ed esponenti istituzionali quali Mercedes Bresso e Alessia Mosca, si è anche discusso del recepimento di direttive comunitarie quali quelle per l’abbassamento del limite di patrimonio alle fondazioni e la revisione delle regole italiane per il riconoscimento della qualifica di ong. Paolo Briziobello ha richiesto ufficialmente al segretario del Pd Piemonte Davide Gariglio, presente ai lavori, la disponibilità ad accompagnarlo a Palazzo Chigi dal premier Matteo Renzi e dal ministro del lavoro Giuliano Poletti per la presentazione della proposta di legge e per sollecitare l’attuazione in Italia delle direttive comunitarie discusse.