Allumiere – Insulti, prepotenze e soprattutto botte. Tante botte. Neanche adesso che la giovanissima vittima era in attesa del loro primo figlio, il suo compagno, T.L.D., 29 anni, rumeno, si tratteneva dal rifilarle pugni e schiaffi. Inoltre, a rendere ancora più penosa, e grave, la situazione della ragazza, M.A.P., 18 anni, che viveva in un costante clima di terrore, la proibizione di uscire di casa.

 

Stanca di subire le angherie e le vessazioni di questo uomo padrone, la 18enne aveva trovato il coraggio di denunciare i maltrattamenti che da almeno un uomo il rumeno le infliggeva ai carabinieri della stazione di Allumiere, nel litorale nord di Roma.  La donna, in avanzato stato di gravidanza, si è alla fine ribellata alle aggressioni fisiche e alle minacce del suo aguzzino che l’aveva segregata  in casa impedendole di uscire.

 

 

 

I militari, dopo aver avviato delle indagini, hanno arrestato il 29enne in quanto colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per i reati di maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona.

 

 

Il magistrato, concordando con l’attività di indagine svolta dai carabinieri che hanno raccolto elementi inconfutabili atti a dimostrare l’indole violenta dello straniero, ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere a suo carico in quanto ritenuto responsabile dei reati di maltrattamento in famiglia  e sequestro di persona.  L’arrestato è stato condotto presso il carcere di Civitavecchia a disposizione dell’autorità giudiziaria mandante.