Litorale – Pericoloso latitante napoletano affiliato al potente clan camorrista dei Licciardi, operante nella zona di Secondigliano, Napoli, è stato arrestato ieri sera dagli agenti della squadra mobile al termine di una lunga e complessa attività di indagine durata alcuni mesi.

 

 

Il ricercato, Luigi Esposito, meglio noto come “Nacchella”, che viaggiava sotto falsa identità a bordo di una nave proveniente dalla Sardegna, è stato fermato a Civitavecchia dagli uomini agli ordini del dottor Renato Cortese.

 

 

 

Nacchella è destinatario di un ordine di esecuzione emesso dalla procura generale presso la Corte di appello di Napoli in quanto deve scontare la pena di 4 anni e 16 giorni di reclusione per associazione a delinquere di stampo mafioso e traffico di sostanze stupefacenti.

 

 

 

E’ stato grazie  ai numerosi controlli incrociati nelle banche dati delle forze dell’ordine ed ai riscontri con i passeggeri imbarcati sulla nave a consentire di individuarlo.   L’uomo, latitante dal 2011, tornava dalla Sardegna in compagnia della moglie e del figlio. I poliziotti lo hanno atteso all’interno dello scalo portuale di Civitavecchia dove, in collaborazione con la polizia di frontiera, lo hanno individuato ed arrestato.

 

 

 

Questo in breve il curriculum di Luigi Esposito, il camorrista capace nel giro di pochi anni di scalare i ranghi del vertice dell’alleanza di Secondigliano, tanto da essere considerato uno dei principali esponenti della cupola del quartiere napoletano. E di passare a collaborare con la giustizia prima di darsi alla macchia, intraprendendo una fuga che si è interrotta soltanto ieri grazie ad una brillante azione di intelligence.

 

 

Dopo aver scontato parte della condanna a 16 anni di reclusione in quanto appartenente al potente clan camorrista dei Licciardi, operante nella zona di Secondigliano, lo scorso anno aveva ottenuto il beneficio della detenzione ospedaliera presso una clinica della capitale da dove era evaso lo scorso novembre.

 

 

Da allora era riuscito a far perdere le proprie tracce, allontanandosi anche dai suoi affetti più cari fino all’ultimo periodo quando, evidentemente, era ormai certo di aver creato attorno a sé una rete di contatti e rapporti che potessero rendere sicura la sua latitanza.

 

 

L’uomo, nonostante la latitanza, non aveva rinunciato a trascorrere un periodo di vacanza a Porto Rotondo dove ha alloggiato, con documenti falsi, in uno dei migliori resort della Costa smeralda.  Luigi Esposito è considerato un fedelissimo dei fratelli Licciardi di Masseria Cardone.