A finire in manette nell’ambito dei servizi disposti dalla polizia del X Distretto Lido di Roma anche una 46enne sorpresa a cedere dosi di hashish a bordo della propria auto


Ostia (Rm) – Lotta allo spaccio a Ostia: sono due le persone arrestate dalla polizia nei giorni scorsi in due distinti interventi. 

 

Nel primo caso gli agenti del X Distretto Lido di Roma, mentre si trovavano a percorrere il quartiere di Ostia Ponente, hanno notato un’auto con a bordo due ragazzi, di cui uno già noto alle Forze dell’Ordine. Dopo un attento pedinamento, i poliziotti hanno deciso di affiancare la vettura per procedere a un controllo. 


Ma i due ragazzi, alla vista della polizia, hanno accelerato repentinamente per eludere il controllo dando vita a un rocambolesco inseguimento. Durante la corsa, il giovane conducente dell’auto è stato costretto ad accostarsi e fermarsi, continuando però la fuga a piedi sul lungomare.  Gli investigatori sono riusciti a bloccare i due e hanno proceduto all’identificazione e successiva perquisizione personale e dell’abitacolo


Il 20enne, di origine rumena, è stato trovato in possesso di circa 3 grammi di hashish, nascosti sotto il sedile anteriore. Il controllo è stato poi esteso all’abitazione dove gli investigatori hanno scovato 13 panetti della stessa sostanza per un totale complessivo di 1,3 chili, nascosti in una busta di plastica sul terrazzo della stanza da letto: il giovane è stato arrestato.
 


Sono stati sempre i poliziotti del X Distretto Lido di Roma ad arrestare una 46enne italiana.  Dopo un’approfondita indagine, gli agenti hanno notato dei movimenti sospetti nei pressi di un’abitazione di Ostia e durante l’attività di appostamento hanno visto uscire una donna che è salita poi a bordo di un’auto allontanandosi verso il mare. Gli investigatori hanno seguito la donna e hanno notato alcune persone avvicinarsi alla sua auto.


A questo punto sono intervenuti controllando i presenti. La 46enne, visibilmente agitata, è stata trovata in possesso di alcuni grammi di 'fumo'. La perquisizione è stata poi estesa alla sua abitazione dove sono stati rinvenuti circa 126 grammi della stessa sostanza e materiale utile per il confezionamento delle dosi: è finita così in manette.
 


L’Autorità Giudiziaria, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha in seguito convalidato gli arresti.
 

Ad ogni modo tutti gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento ovvero quella delle indagini preliminari, fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.