Ostia – “E’ ormai trascorso un anno dalla notte del 31 gennaio del 2014: da quella data il Tavolo Ambiente partecipato del Movimento 5 Stelle del Municipio X ha iniziato a svolgere un lavoro di approfondimento sul problema allagamenti e dissesto idrogeologico, coinvolgendo in questo anche i nostri consiglieri comunali e regionali per affrontare a più livelli la complessità della questione”, dichiara in una nota il Movimento 5 Stelle del municipio X. “Nel ginepraio delle competenze in materia idraulica, fra Municipio, Comune e Regione, in un anno, abbiamo complessivamente presentato ben dieci atti, tutte mozioni e interrogazioni, nel tentativo che la polvere, messa per anni sotto il tappeto, venisse alla luce. Dopo mesi di incontri con le autorità competenti, siamo riusciti, con le nostre mozioni, a far finalmente muovere la Giunta municipale verso una richiesta ufficiale, per la mappatura del rischio idraulico del nostro entroterra che, ad oggi, è ancora privo di una perimetrazione nella Cartografia del Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.)”, prosegue la nota.



“Purtroppo però, al di là di questa istanza, nulla si è ancora seriamente mosso nelle istituzioni. Finché anche le altre forze politiche non saranno convinte di agire in questa direzione, il nostro territorio continuerà a restare privo di strumenti normativi di prevenzione e tutela idrogeologica. A ottobre, dopo l'occupazione del Municipio da parte dei cittadini delle aree soggette ad allagamenti, la giunta ha annunciato l’arrivo di fondi regionali da destinare ad interventi per la messa in sicurezza idraulica del territorio, direttamente nelle casse del Municipio. Noi, dopo un’analisi dei particolari di questo comunicato, per correttezza verso i cittadini, abbiamo prontamente presentato un’interrogazione al consiglio municipale per capire come il Municipio potesse svolgere, fra gli altri, gli interventi su alcuni canali di bonifica, non essendo questi di propria competenza. Ad oggi purtroppo, non c'è ombra né di una risposta alla nostra interrogazione, né tanto meno dei fondi regionali. Ma noi”, conclude la nota, “non ci arrendiamo al silenzio, e adesso, in accordo con i nostri consiglieri regionali, stiamo cercando di avere le risposte alle nostre domande, direttamente dalla Regione Lazio”.