“Il nostro movimento deve superare tutte le barriere burocratiche e stare attento ai più piccoli cavilli mentre il PD ottiene tutto quello che vuole e nel più breve tempo possibile” sostiene Roberta Lombardi, portavoce del M5S alla Camera dei Deputati e prosegue dicendo “Questi sono metodi mafiosi, noi rispettiamo le regole e ce ne facciamo carico, noi siamo Ghandiani ma non siamo fessi”

“Siamo passati dalle telefonate fra Tassone e Salvatore Buzzi a pratiche di puro stampo dittatoriale”, aggiunge Paolo Ferrara ex capogruppo al X Municipio del M5S a cui fa eco Marcello di Vito capogruppo M5S dell'assemblea capitolina: “Il sindaco Marino dovrà rispondere in consiglio di questa discriminazione. Non è tollerabile che un Movimento, che proprio ad Ostia ha toccato il 30%, dei consensi, sia messo all'angolo”.