Maccarese - Per la Festa delle Oasi Wwf 2012 il Cea organizza il primo itinerario alla nuova Oasi della foce dell'Arrone. La Torre Primavera, a vista con quella di Palidoro e con il castello di Maccarese, era il presidio militare a difesa dalle incursioni dei saraceni. Il fiume Arrone è un emissario del lago di Bracciano che, dopo un percorso di 37 km, sfocia in mare facendo da confine tra le località di Fregene e Maccarese, nel comune di Fiumicino. La foce dell’Arrone conserva ancora un certo grado di naturalità, pertanto cambia aspetto a seconda delle mareggiate e delle piene, presentando una morfologia costiera sempre nuova.

 

 

 

Generalmente il corso del fiume tende a creare un’ansa rivolta verso nord, più o meno estesa. Le acque sono molto pescose proprio perché arricchite dalle sostanze “nutrienti” che porta il fiume. Ci sono poi alcune dune, caratterizzate dalla loro tipica vegetazione. Procedendo dal mare verso l’interno si sviluppa macchia mediterranea bassa, a ridosso delle dune sabbiose, e macchia alta, all’interno. Un tipo particolare di foresta, sopravvissuta in quest’area, sono i boschi igrofili, che un tempo dominavano questi territori coperti di paludi. Sono aree depresse che si inondano durante i periodi di massima piovosità, in primavera e autunno. Formano le cosiddette “piscine”, caratterizzate da frassino meridionale, ontano, pioppi e farnia. Le bonifiche di questo secolo hanno purtroppo decretato la quasi scomparsa di questo tipo di boschi. L'ingresso e la visita sono gratuite perché offerte dal Comune di Fiumicino. Prenotazione obbligatoria telefonica o tramite mail (con ricezione conferma), entro sabato 23, ore 12. Numero limitato di posti. Via Sestri Levante, Maccarese.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Domenica 24 giugno visita al Castello San Giorgio a piazza della Pace, il luogo simbolo di Maccarese. Appuntamento alle ore 17, rientro previsto alle ore 19.30. Costo 5 euro adulti, 2 euro ragazzi, comprensivo di guida e ingresso al polo museale di Maccarese. Numero limitato di posti. Prenotazione obbligatoria entro sabato 23 giugno, ore 12.      

 

 

 

Durante l’itinerario si visiterà il polo museale realizzato grazie alla Cooperativa ricerca sul territorio. Il polo museale si trova all'interno del Castello di Maccarese dove, nella veste di proprietari, si alternarono enti religiosi e famiglie della nobiltà romana. Ai Mattei, che succedettero agli Anguillara e agli Alessandrini, si deve il restauro nel 1569, che già esisteva nel 1300 sotto il nome di Villa San Giorgio, e la costruzione della torre costiera di Primavera, nel 1574. Ultimi a reggere le sorti della tenuta furono i Rospigliosi, cui lo portò in dote una Pallavicini, che l’avevano rilevata dai Mattei, ormai pieni di debiti.

 

 

 

Si arriva così al 1925, quando inizia la bonifica integrale. A promuoverla è una società formata da investitori finanziari ma il progetto non andò in porto in quanto i prezzi delle proprietà fondiarie e dei prodotti agricoli nel frattempo erano crollati. L’azienda, date le dimensioni, aveva costi di gestione molto elevati e quindi ci si rivolse all’Iri. Intanto erano approdati a Maccarese per coltivare i campi, impiantare i vigneti e custodire il bestiame da latte numerosi coloni provenienti dal mantovano e soprattutto dal Veneto. E così la Maccarese diventò la vetrina dell’agricoltura italiana. Seguì un periodo di crisi che si protrasse fino al 1998, quando l’azienda fu privatizzata e passò nelle mani della Edizione Holding dei fratelli Benetton. Per la cifra di 94 miliardi. La proprietà  comprende non solo gli oltre 3 mila ettari di terreno agricolo ma anche diversi edifici, tra i quali spicca il Castello.

Quanto all'ecomuseo, questo ha l’obiettivo di ricostruire l’identità storica del Litorale romano. Lo spazio espositivo è formato da alcune sale poste al piano terra del Castello San Giorgio, dove sono esposti attrezzi, modelli, carte, fotografie, filmati che hanno per oggetto la storia e l’ambiente dell’Agro romano, con particolare riferimento al territorio di Maccarese e alle sue trasformazioni in epoca moderna e contemporanea fino alla bonifica, realizzata a cavallo tra il XIX e XX secolo e alla nascita e allo sviluppo dell’azienda agricola di Maccarese. Ad organizzare le escursioni il Centro educazione ambientale di Ostia. Lunedì, mercoledì, venerdì, sabato,   9.30 - 12.30. Cell. 347.8238652,   327.4564966,   mercoledì e venerdì, 15.00 – 17.00.

 

 

 

        

 

 

 

 

 

 

Sabato 23 e domenica 24 giugno visita al nuovo parco del Wwf ed allo storico maniero dove ha sede il museo del litorale che accoglie testimonianze dell’Agro romano. Ad organizzare le escursioni il Centro educazione ambientale di Ostia

 

Maccarese - Per la Festa delle Oasi Wwf 2012 il Cea organizza il primo itinerario alla nuova Oasi della foce dell'Arrone. La Torre Primavera, a vista con quella di Palidoro e con il castello di Maccarese, era il presidio militare a difesa dalle incursioni dei saraceni. Il fiume Arrone è un emissario del lago di Bracciano che, dopo un percorso di 37 km, sfocia in mare facendo da confine tra le località di Fregene e Maccarese, nel comune di Fiumicino. La foce dell’Arrone conserva ancora un certo grado di naturalità, pertanto cambia aspetto a seconda delle mareggiate e delle piene, presentando una morfologia costiera sempre nuova.

 

Generalmente il corso del fiume tende a creare un’ansa rivolta verso nord, più o meno estesa. Le acque sono molto pescose proprio perché arricchite dalle sostanze “nutrienti” che porta il fiume. Ci sono poi alcune dune, caratterizzate dalla loro tipica vegetazione. Procedendo dal mare verso l’interno si sviluppa macchia mediterranea bassa, a ridosso delle dune sabbiose, e macchia alta, all’interno. Un tipo particolare di foresta, sopravvissuta in quest’area, sono i boschi igrofili, che un tempo dominavano questi territori coperti di paludi. Sono aree depresse che si inondano durante i periodi di massima piovosità, in primavera e autunno. Formano le cosiddette “piscine”, caratterizzate da frassino meridionale, ontano, pioppi e farnia. Le bonifiche di questo secolo hanno purtroppo decretato la quasi scomparsa di questo tipo di boschi. L'ingresso e la visita sono gratuite perché offerte dal Comune di Fiumicino. Prenotazione obbligatoria telefonica o tramite mail (con ricezione conferma), entro sabato 23, ore 12. Numero limitato di posti. Via Sestri Levante, Maccarese.

 

 

 

 

 

Domenica 24 giugno visita al Castello San Giorgio a piazza della Pace, il luogo simbolo di Maccarese. Appuntamento alle ore 17, rientro previsto alle ore 19.30. Costo 5 euro adulti, 2 euro ragazzi, comprensivo di guida e ingresso al polo museale di Maccarese. Numero limitato di posti. Prenotazione obbligatoria entro sabato 23 giugno, ore 12.      

 

Durante l’itinerario si visiterà il polo museale realizzato grazie alla Cooperativa ricerca sul territorio. Il polo museale si trova all'interno del Castello di Maccarese dove, nella veste di proprietari, si alternarono enti religiosi e famiglie della nobiltà romana. Ai Mattei, che succedettero agli Anguillara e agli Alessandrini, si deve il restauro nel 1569, che già esisteva nel 1300 sotto il nome di Villa San Giorgio, e la costruzione della torre costiera di Primavera, nel 1574. Ultimi a reggere le sorti della tenuta furono i Rospigliosi, cui lo portò in dote una Pallavicini, che l’avevano rilevata dai Mattei, ormai pieni di debiti.

 

Si arriva così al 1925, quando inizia la bonifica integrale. A promuoverla è una società formata da investitori finanziari ma il progetto non andò in porto in quanto i prezzi delle proprietà fondiarie e dei prodotti agricoli nel frattempo erano crollati. L’azienda, date le dimensioni, aveva costi di gestione molto elevati e quindi ci si rivolse all’Iri. Intanto erano approdati a Maccarese per coltivare i campi, impiantare i vigneti e custodire il bestiame da latte numerosi coloni provenienti dal mantovano e soprattutto dal Veneto. E così la Maccarese diventò la vetrina dell’agricoltura italiana. Seguì un periodo di crisi che si protrasse fino al 1998, quando l’azienda fu privatizzata e passò nelle mani della Edizione Holding dei fratelli Benetton. Per la cifra di 94 miliardi. La proprietà  comprende non solo gli oltre 3 mila ettari di terreno agricolo ma anche diversi edifici, tra i quali spicca il Castello.

Quanto all'ecomuseo, questo ha l’obiettivo di ricostruire l’identità storica del Litorale romano. Lo spazio espositivo è formato da alcune sale poste al piano terra del Castello San Giorgio, dove sono esposti attrezzi, modelli, carte, fotografie, filmati che hanno per oggetto la storia e l’ambiente dell’Agro romano, con particolare riferimento al territorio di Maccarese e alle sue trasformazioni in epoca moderna e contemporanea fino alla bonifica, realizzata a cavallo tra il XIX e XX secolo e alla nascita e allo sviluppo dell’azienda agricola di Maccarese. Ad organizzare le escursioni il Centro educazione ambientale di Ostia. Lunedì, mercoledì, venerdì, sabato,   9.30 - 12.30. Cell. 347.8238652,   327.4564966,   mercoledì e venerdì, 15.00 – 17.00.