Maccarese – Un convegno per ribadire per l’ennesima volta, con fermezza, un no secco e definitivo a qualsiasi ipotesi di discarica o di impianto per il trattamento dei rifiuti a Pizzo del Prete ed in qualsiasi altra località del Lazio. E per riaffermare, nell’occasione, piena adesione e sostegno ad un piano che preveda la raccolta differenziata.

Crescenzo Paliotta, sindaco di Ladispoli, Alessio Pascucci, primo cittadino di Cerveteri. Simone Luppi, sindaco di Ciampino. E il capogruppo Pd alla Regione Lazio, Esterino Montino, sono alcuni degli partecipanti all’incontro promosso dal Gruppo ambiente e territorio del Pd di Fiumicino che si svolgerà domani, alle 18, in via del Buttero, 3, a Maccarese. Saranno presenti anche il segretario dell’unione comunale del Pd, Roberto Saoncella, il consigliere comunale Pd, Paolo Calicchio, Giuseppe Pavinato del circolo Pd Milani di Maccarese.

“Con questo convegno il Pd, semmai ce ne fosse bisogno, dice no ai poli dei rifiuti perché nocivi per l’ambiente e la salute, perché comportano un altissimo impatto e costo sociale e perché favoriscono la cultura delle mafie, fonte di ricchezza per pochi affaristi, e anche perché abbassano il valore del patrimonio territoriale e turistico”, spiegano i responsabili del Gruppo ambiente e territorio del Pd locale, Raffaele Megna e Paola Magionesi.

“Il futuro si chiama porta a porta e l’amministrazione l’ha capito purtroppo solo ora, grazie alle pressioni esercitate in questi due anni dai comitati cittadini che hanno messo con le spalle al muro la maggioranza di centrodestra imponendo loro una rapida marcia indietro sull’ipotesi discarica-inceneritore a Pizzo del Prete”, interviene il segretario Saoncella. “Il via libera della giunta, con anni di ritardo al porta a porta che segue le indicazioni emerse dal consiglio comunale”, prosegue, “non fa altro che decretare il fallimento di un bando per la raccolta rifiuti contro il quale il Pd da tempo si è scagliato. Un bando fallimentare, nato vecchio, che non funziona già più e sul quale pesa l’inefficienza della maggioranza che oggi punta il dito sul Pd provinciale in maniera ipocrita, dimenticando lo sfacelo fin qui prodotto”. 

“Dare il via libera ora al porta a porta, con anni di ritardo, significa che gli 8 milioni di euro l’anno versati direttamente dai cittadini nelle casse delle tre ditte che si sono aggiudicate l’appalto per fare poco o nulla nel Comune, non saranno sufficienti e toccherà mettersi nuovamente le mani in tasca”, aggiunge Megna: “la testardaggine di questa maggioranza si ripercuoterà ancora sulla città e sui contribuenti, costretti a sostenere a proprie spese una mancanza di lungimiranza che fino a oggi ha prodotto milioni di euro di danni del Comune di Fiumicino”.