Fiumicino - Botta e risposta tra Calicchio e la maggioranza di Fiumicino sulla deperimetrazione dell'area di Maccarese che insiste nella Riserva nazionale. 


Paolo Calicchio:  "
La  Regione  Lazio,  attraverso  il  dirigente  del  Dipartimento  Istituzionale  e Territorio  Luca  Fegatelli,  con  una  lettera  datata  15  ottobre  (le  pseudodimissioni  della Polverini  risalgono  a  fine  settembre)  ha  chiesto  al  Ministero dell'Ambiente di togliere il vincolo di Riserva su ben 1200 ettari a Maccarese, senza nemmeno proporre una deperimetrazione. Si tratta di un abbassamento delle tutele che non ha precedenti e trova giustificazione soltanto nell'intento di svendere  il  nostro  territorio  per  interessi  lobbistici. Quella  del  raddoppio dell'aeroporto è una partita che appaga gli appetiti degli imprenditori, ma non tutela i lavoratori e il territorio. Così mentre i dipendenti aeroportuali vengono svenduti  e affamati,  oppure  muoiono  attaccati  ad  una  stiva  a  causa  di  un carrello  elevatore  difettoso, si  garantiscono  ulteriori  guadagni  ai  soliti  noti attraverso  un  progetto  inutile.  E  tutto  accade con  il  silenzio  del  sindaco Canapini,  che  non  poteva  non  sapere  facendo  parte  del consiglio  di amministrazione  di  ADR.  Certo,  il  silenzio  a  volte  è  più  eloquente  di mille dichiarazioni,  ma  sono  anni  che  chiediamo  invano  di  vedere  il  progetto  in consiglio. La città deve sapere. La volontà dei cittadini non può essere sempreignorata.  Non  ci  facciamo più  governare  da  chi  danneggia  il  territorio, oltretutto senza regole etiche sul lavoro. Sabato prossimo alle 15 parteciperò alla manifestazione organizzata a Piazza Grassi dal Comitato FuoriPista e renderò pubblici i documenti legati a questa vicenda".

 

Mentre in una nota Udc, Gruppi consiliari Pdl, Città nuove e Lista civica Noi Insieme hanno risposto a Calicchio:  "Come al solito il collega Calicchio arriva a fuochi già sparati. Il Ministero dell’Ambiente con nota n. 82508 del 27 Novembre del 2012 non ha dato seguito alla richiesta di deperimetrazione dei 1200 ettari della zona di Riserva di Maccarese.  Quindi non si procederà. Quelle del Partito democratico si dimostrano ancora una volta, come già avvenuto per il project financing di Aranova e Fregene e la manutenzione delle strade di Fregene a carico del privato, falsi scoop fatti girare ad arte per regalarsi qualche attimo di notorietà e gettare fango nei confronti di un’amministrazione che invece, prima che Calicchio acquisisse tutti gli atti, era già intervenuta sulla Commissione di Riserva affinché facesse massima attenzione e tutelasse una zona di pregio naturalistico del Comune di Fiumicino. Calicchio continua a sommare brutte figure una dietro l’altra. Forse sarebbe il caso che si fermasse a riflettere e magari si informasse meglio prima di scrivere. Prima o poi rischia di incappare in quello che viene definito procurato allarme. E i cittadini a questo gioco del “a lupo a lupo” finiranno per non credere più".
 

Sulla vicenda era intervenuto anche il candidato alle primarie di Fiumicino Montino: "Raddoppiare l’attuale sedime aeroportuale di Fiumicino non serve e l’idea di una quarta pista a due passi dalla pineta di Fregene e a qualche centinaio di metri dalle scuole di Maccarese è del tutto insensata. Perché non si possono consegnare ampie porzioni della Riserva Naturale del Litorale a un’opera inutile, dannosa e dal pesantissimo impatto ambientale. C’è invece il bisogno urgente di implementare le infrastrutture di scalo, quelle viarie e ferroviarie da e per Fiumicino, i moli e i terminal ed è necessaria un’adeguata politica di gestione delle risorse umane che dovranno far fronte al crescente volume di traffico aereo previsto. Una colata di cemento su 1200 ettari significherebbe l'esproprio di molte abitazioni, terreni agricoli fertilissimi con un impatto devastante sulla fisionomia sociale ed economica del territorio. L’attuale amministrazione comunale ha tenuto per troppo tempo una posizione di silenzio assenso su tutta questa vicenda. Non solo non ha mai espresso opinioni in merito, ma ha evitato accuratamente che atti e impegni di Giunta certificassero la posizione del centrodestra al comune di Fiumicino. Prova ne è il fatto che i consiglieri del Pd, almeno da un anno, continuano giustamente a pretendere un consiglio comunale straordinario che affronti nel merito questa vicenda. Sabato alle 15.00 sarò a Fiumicino, a piazza G. B. Grassi per partecipare alla manifestazione indetta dal Comitato Fuoripista per dire no a progetti che vogliono nuove piste e maggiore inquinamento acustico. Un grande e moderno aeroporto non si misura dalla quantità di metri cubi di cemento, ma dalla qualità dei servizi e delle tecnologie impegnate”.


Ma non è finita perchè il Sindaco Canapini replica a sua volta alle dichiarazione di Montino sul biogas e spiega:  "
Su una cosa il candidato a sindaco del Pd, Esterino Montino, è unico: sapersi adattare alla circostanze. La sua capacità di essere camaleontico e cambiare posizione a seconda che sieda in Regione o sia candidato a Fiumicino è sorprendente. Montino, nella sua corsa al consenso a tutti i costi, ha dimenticato di ricordare una cosa non proprio secondaria: nel 2005 il suo presidente Marrazzo firmò un decreto, mai notificato all’amministrazione comunale di Fiumicino (e quindi a nostra insaputa), che autorizzava l’Ama a raddoppiare l’impianto di compostaggio di Maccarese. Venimmo a sapere di questo provvedimento tre anni dopo dalla stampa e subito ci opponemmo inviando, il 20 giugno del 2008, una nota formale (in allegato). Cosa fece Montino all’epoca per quel territorio di cui ora si erge a paladino? Nulla. Forse perché aveva qualche interesse che l’operazione andasse in porto? E ancora: come mai Montino non interviene direttamente sul suo collega di partito e presidente della Provincia, Nicola Zingaretti, chiedendo pubblicamente di fare un passo indietro e dichiarare non idonea l’area di Maccarese per questo tipo di impianto? Ricordo che la Provincia di Roma è l’unica amministrazione che ha il potere di imporre un veto sull’area di Maccarese, in base alle linee guida impartite dal ministero dello Sviluppo Economico in attuazione al Decreto Legislativo 387 del 2003 con particolare riferimento all’articolo 17. Perché allora Montino continua a dire no e poi non fare nulla di concreto, chiudendo così definitivamente la questione Biogas? Non vorrei pensare che un vecchio militante del partito comunista come lui non abbia più credito nella nomenclatura del Partito democratico. A meno che, viste anche le recenti vicende regionali, sia stato egli stesso “rifiutato” da Roma".

La risposta del candidato alle primarie del Pd di Fiumicino Montino al sindaco Canapini non si è fatta attendere:  "Sarei lieto di fare un confronto serio con il sindaco Canapini sulla responsabilità di ciascuno di noi. Su quelle che mi riguardano rispetto alle funzioni che ho avuto e continuo ad avere anche in questo momento e su quelle di Canapini, visto che in questi 8 anni ininterrotti da sindaco della città ha lasciato macerie e una lunga serie di problemi irrisolti. Non era mai successo nella storia di questo Comune che venisse ipotizzata una mega discarica con tanto di impianti di incenerimento in un territorio incontaminato come quello dell’agro o che il consiglio comunale non avesse neppure l’opportunità di una discussione seria e approfondita sull’ampliamento dell’aeroporto di Fiumicino. Non era mai accaduto che venissero ignorate le ricadute ambientali di un mega impianto a Biogas a Maccarese. È successo sotto la sua lunga amministrazione che ha brillato per l’assenza di discussioni e decisioni formali assunti da Giunta e Consiglio. Per non parlare di responsabilità evidenti sul sequestrato porto turistico. Fiumicino, purtroppo, sta facendo parlare di sé soltanto per problemi irrisolti e mai affrontati per colpa di un’amministrazione accondiscendente a vari poteri esterni, penso al Comune di Roma e alla Regione Lazio. Dubito che Canapini accetterà questo confronto pubblico. Da parte mia lo attendo con grande pazienza anche se, a dire il vero, lui rappresenta ormai a pieno titolo il passato di questo comune. Una cosa è certa. Il cambio di passo e di stile di questa amministrazione dovrà radicalmente cambiare. Se toccherà a me, si vedrà nei primi 100 giorni di governo”.