Comitato rifiuti zero: “Di buca in buca fino a Maccarese?”
Fiumicino – Il Comitato rifiuti zero Fiumicino non abbassa la guardia e segue, momento per momento, la tribolata vicenda del post Malagrotta.
“Il commissario Sottile insiste nel voler risolvere l'emergenza rifiuti a Roma con una ulteriore proroga per Malagrotta e con una nuova buca "provvisoria" a Monti dell'Ortaccio aprendo così un'altra piaga nella già martoriata e devastata Valle Galeria”, osservano al comitato.
E a Roma, intanto, la differenziata porta a porta non decollano e gli impianti Tmb continuano ad essere sottoutilizzati. Secondo Rifiuti zero, tutto questo far finta di lavorare per risolvere il problema rifiuti è decisamente preoccupante. Tanto che si domandano come Roma e l’Ama intendano smaltire le valanghe di rifiuti organici prodotti quotidianamente. Il rischio che il megadigestore di Maccarese, quello che da progetto Ama dovrebbe trattare oltre 100.000 t/a di finta Forsu, diventi uno dei poli dei rifiuti di Roma potrebbe diventare una drammatica realtà.
In tutto questo, si chiedono, cosa sta facendo l’amministrazione di via Portuense per impedire questo piano?
La riunione della commissione congiunta ambiente e urbanistica che doveva svolgersi lo scorso lunedì è saltata, nonostante il gran via vai di consiglieri davanti alla sede comunale, per mancanza di numero legale. Si registrano solo le dichiarazioni contrarie al progetto rilasciate dai consiglieri Scarabello, Bossoni, Graux, Severini, Sabelli, Calicchio.
E la data del 31 dicembre si avvicina velocemente. “Temiamo che di fronte al tergiversare dei nostri amministratori possano vedere luce sia il progetto del megadigestore dei rifiuti di viale dei Tre Denari sia i progetti di impianti a biogas al di sotto di un Mw di viale di Porto sul quale proprio ieri abbiamo inviato al Comune le nostre osservazioni”, spiegano al comitato.
“Per questi ultimi la procedura autorizzativa è molto semplificata e potrebbe verificarsi che, in assenza di una chiara e netta presa di posizione da parte del consiglio comunale e di un piano di sviluppo che consideri imperativo primario lai tutela della salute pubblica e la qualità dell'ambiente, il dirigente tecnico responsabile del rilascio del titolo autorizzativo, si trovi "costretto" ad evadere richieste che potrebbero incidere negativamente sulla nostra salute e su quella del nostro territorio”. Insomma, un’ipotesi preoccupante.
I dati relativi alla qualità dell'aria di Fiumicino che Rifiuti zero è riuscito a reperire in rete ci presentano un quadro allarmante. Secondo il Piano per il risanamento della qualità dell'aria della Regione Lazio del 2010 Fiumicino viene classificato comune di classe 2 - Zona B ossia un comune dove è accertato l'effettivo superamento o l'elevato rischio di superamento del limite da parte di almeno un inquinante.
E poi, secondo uno studio effettuato dalla Provincia di Roma del giugno 2010 relativo al periodo giugno 2008/marzo 2009, Fiumicino risulta essere in classe C per quanto concerne l'inquinamento da NO2 (biossido di azoto), in classe D per le PM10 (particolato fine), in classe C per il benzene, in classe B per la presenza di CO (monossido di carbonio), secondo una scala da A ad E da riparametrare in funzione del Dgls 155/2010 che potrebbe invece avere una scala da A a D.
Sempre in questo documento si segnalano inoltre alcuni sforamenti del limite per anno civile di NO2 che non hanno portato il valore nella ex Classe E solo perché la rilevazione è durata meno di un anno!
Per questa grave situazione, che fotograferebbe solo parzialmente e in difetto la reale condizione della qualità ambientale di Fiumicino, si richiede una immediata e chiara presa di posizione da parte del sindaco Canapini e del consiglio comunale che, in quanto responsabili della salute pubblica, hanno il dovere di tutelarla bloccando la realizzazione di qualsiasi nuovo impianto fonte di possibile inquinamento a partire dal digestore anaerobico dell'Ama e degli altri impianti a biogas.
“Il Comune prima di qualsiasi altra cosa deve dirci che aria respiriamo! Se lunedì 29 ottobre si svolgerà finalmente la riunione delle commissioni congiunte, saremo lì per ricordaglielo”, concludono battaglieri.
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