Mafia Capitale 2, arrestato anche Tassone: le reazioni
Roma – Appresa la notizia della seconda tranche dell’operazione ‘Mondo di mezzo’, che oggi ha portato all’arresto di 44 persone appartenenti al sistema comunale capitolino coinvolte nel caso ‘Mafia Capitale’, tra le quali anche l’ex presidente del X municipio, Andrea Tassone, molte le reazioni.
“Dopo gli arresti di oggi appare chiaro come le infiltrazioni mafiose abbiano coinvolto l’intero sistema comunale capitolino, soprattutto quello attuale. Non è opportuno fare la conta degli arresti da una parte e dall’altra, le conclusioni sono chiare e il sindaco Marino dovrebbe dimettersi già in giornata per evitare che Roma subisca l’umiliazione di vedere sciolta l’Assemblea Capitolina per infiltrazione mafiosa. Marino sia responsabile e riconsegni la voce ai romani, attoniti e senza parole di fronte a questa brutta storia”, dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio.
Domani il Codacons si costituirà parte offesa nell’inchiesta su Mafia Capitale. Ne dà notizia l’associazione dei consumatori, dopo la nuova ondata di arresti scattata oggi, che vede coinvolti anche figure di spicco della politica capitolina. “Il quadro emerso dalle indagini della magistratura vede rappresentato un immenso giro di illeciti che danneggia in modo diretto la categoria dei cittadini”, spiega il presidente Carlo Rienzi: “Corruzione, appalti truccati, turbativa d’asta e altri pesanti reati incidono direttamente sulle tasche e sulla vita degli abitanti della capitale, che vedono risorse pubbliche distratte per fini illeciti. Per tale motivo, abbiamo deciso di costituirci parte offesa nel procedimento aperto dalla Procura, dove chiederemo un risarcimento nei confronti dei soggetti responsabili dei reati contestati”.
"Dopo l'arresto di Tassone è assurdo lasciare amministrare Ostia ancora al Pd: si vada al voto a ottobre", dichiara Luca Marsella, responsabile di CasaPound Italia sul litorale romano: "Faccio appello alle poche forze politiche sane di questo territorio, alle associazioni, ai cittadini ed ai comitati di quartiere affinché uniti si possa scendere in piazza per chiedere di tornare al voto e fermare l'arroganza e la follia di un Pd allo sbando che sta continuando ad arraffare e a fare danni".
Giovanni Zannola, ex consigliere Pd X municipio, scrive su Facebook: "Non credo sia necessario uscire dalla mischia e gridare al mondo: ve lo avevo detto. Le misure cautelari erano immaginabili, altrimenti molte cose non sarebbero andate così. Oggi, esce sconfitto un partito ed offeso un territorio. L'unico sentimento che provo è una vergogna profonda anche se nulla tocca il lavoro svolto, da me e tante persone per bene, in questi anni. Oggi è il tempo di chiedere scusa al nostro municipio. Lo faccio pur non avendo avuto, neanche per un istante, la convinzione che Tassone fosse la scelta giusta”, prosegue l’ex consigliere municipale: “Oggi è il tempo di chiedere scusa a tutti quei cittadini che hanno riposto le proprie speranze in quell'amministrazione. Oggi è il tempo di chiedere scusa a tutti i militanti del Partito Democratico che avevano digerito male questa scelta. Oggi è il tempo di chiedere scusa alle persone che mi spingevano a non ritirare la candidatura alle primarie, perchè erano convinti , più di me, che non avremmo preso una "pizza in faccia". Ho accettato il diktat del partito per cultura. Oggi è il tempo di chiedere scusa, alzare la testa e seminare qualcosa di migliore, perchè non c'è peggiore reazione della resa o del tentare di accollare le colpe agli altri senza prendersi le proprie. #noicisiamo"”, conclude Giovanni Zannola.
"L'arresto dell'ex presidente del X Municipio Tassone ci conferma la irriformabilità di questo centrosinistra - dichiara Vincenzo Bellantoni, segretario P.R.C. del X Municipio - Siamo dispiaciuti per i moltissimmi militanti di base del PD che conosciamo e che sono in buona fede. Ai comunisti non interessa fare gli sciacalli e urlare "alle elezioni" Noi siamo disponibili alla ricostruzione di un tessuto sociale di opposizione ai poteri forti di questa città senza concessioni alla demagogia populista di stampo fascioleghista".
“Il Movimento 5 Stelle è convinto che gli inquirenti devono ancora lavorare e che nessuno è colpevole fino al terzo grado di giudizio, ma nel contempo condanna fortemente le responsabilità di un sistema politico di dubbia moralità, che pubblicamente mostrava i muscoli di una paventata onestà, mentre privatamente stringeva pseudo rapporti illegali con soggetti appartenenti al mondo della criminalità organizzata”, dichiara Paolo Ferrara, ex capogruppo M5S del X municipio: “l’arresto di Tassone era prevedibile”. Il Movimento 5 Stelle ha organizzato sabato 27 giugno una fiaccolata all’insegna della legalità e dell’onestà, alla quale parteciperanno tutte quelle realtà cittadine che vogliono “gridare con forza la loro indignazione verso questo sistema mafioso”.
“Dopo mesi di volontario oltraggio al nostro territorio finalmente è chiaro a tutti che i problemi erano interni al Partito democratico. Non venissero ora Marino ed Esposito a farci ulteriori lezioncine di legalità, organizzassero invece seminari intensivi all’interno del proprio partito. “Niente di nuovo sotto il sole”, gli ultimi avvenimenti e l’arresto dell’ex presidente Andrea Tassone dimostrano solo che avevamo ragione nell’affermare che la maggioranza targata Pd è crollata sotto i colpi degli scandali e che i nuovi vertici hanno messo in scena, sul territorio, uno spettacolo indegno per dirottare l’attenzione dalle proprie malefatte”, afferma il coordinatore di Forza Italia del X municipio Mariacristina Masi.
"Ribadiamo che è necessario ed opportuno che l’Assemblea Capitolina si autosciolga. Tale è stata la posizione di Forza Italia sin dall’inizio, dallo scoppio dello scandalo di Mafia Capitale, invece Marino e il Partito Democratico hanno voluto continuare imperterriti a mantenere le poltrone, a difendere le proprie posizioni di potere, come se nulla fosse accaduto, mistificando i fatti, gettando la polvere sotto il tappeto e dando così un’immagine irresponsabile e degradante dell’intera classe politica romana", interviiene il coordinatore romano e capogruppo in Assemblea Capitolina di Forza Italia Davide Bordoni.
"Anche oggi altri arresti per l'indagine di Mafia Capitale. Davvero il sindaco Marino sta aspettando il commissariamento per mafia per andare via o avrà un sussulto di dignità e lascerà prima?", dichiara la senatrice di Area popolare Fabiola Anitori.
"Di fronte alla nuova ondata di arresti e di provvedimenti, legati alla vicenda di “Mafia Capitale”, troviamo incredibile l’atteggiamento del sindaco che continua a mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi annunciando la sua intenzione di voler continuare ad amministrare la città come nulla fosse.Già nella precedente fase dell’inchiesta Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale invitò il sindaco a proporre lo scioglimento del consiglio, anche e soprattutto per evitare l’onta di un commissariamento di Roma Capitale per mafia. Quanto accaduto oggi rafforza quella posizione, poiché appare impossibile continuare i lavori della giunta e dell’assemblea capitolina, a fronte del coinvolgimento di numerosi esponenti e funzionari della stessa. E’ necessario chiudere questa fase con una scelta politica senza aspettare l’intervento, a questo punto probabile, del Prefetto per il commissariamento. E’ di tutta evidenza come l’amministrazione Marino sia pienamente coinvolta nell'impianto accusatorio della Procura, con esponenti che avevano, anche in modo rilevante, sostenuto l’elezione stessa di Ignazio Marino a Sindaco e per tanto mancano, oggi più di ieri, le minime condizioni per poter proseguire una serena amministrazione della città. Occorre quindi un “autoscioglimento” e la nomina di un commissario, per il tempo strettamente necessario, per poter andare alla urne e ridare voce ai cittadini di Roma", hanno dichiarato Andrea De Priamo, Portavoce Romano di FdI-An, e Marco Marsilio, portavoce della Regione Lazio FdI-AN.
“Dalla Procura un lavoro importante e utile per fare chiarezza e rafforzare la legalità nella Pubblica Amministrazione. Da parte nostra, in Regione, in questi due anni, abbiamo fatto di tutto per governare bene, rafforzando la legalità e la trasparenza. Andremo avanti così, sempre più determinati”, dichiara il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
CLICCANDO QUI l'intervista che il presidente Tassone rilascià a Ostia Tv il 3 dicembre 2014
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