Roma - La politica con ruolo di raccordo tra l'organizzazione criminale e le istituzioni. Un circolo vizioso dove grandi quantità di denaro passavano attraverso le cooperative coinvolte nel giro d'affari.

Questo ci racconta la nuova ondata di arresti che scuote ancora il mondo politico, nel secondo capitolo dell'inchiesta "Mondo di Mezzo", su Mafia Capitale, condotta dalla procura di Roma e dai carabinieri del Ros: 44 gli arresti in Sicilia, Lazio e Abruzzo per associazione per delinquere ed altri reati. Oggi ci saranno i primi interrogatori in carcere.

"Massimo Carminati è un grande. Ci sta facendo fare un sacco di cose, un sacco di lavori", afferma Salvatore Buzzi, in una telefonata con il suo collaboratore Emilio Gammuto, intercettata dai Ros. "Su a Ostia - spiega Buzzi - anche se non direttamente ma attraverso un suo collaboratore, abbiamo preso un milione e due per il taglio del verde". 

"Tassone è nostro, eh...è solo nostro...non c'è maggioranza e opposizione, è Mio". Sono le parole di Buzzi, nel corso di una intercettazione riferendosi all'ex presidente del X Municipio finito agli arresti domiciliari ieri mattina. Come riportato nell'ordinanza, Tassone "grazie alla mediazione di Paolo Solvi" avrebbe ricevuto indirettamente denaro dal gruppo di Buzzi in cambio dell'assegnazione di un appalto. Somme di denaro "non inferiori a 30mila euro" per lavori di "urgenza nel Municipio per la stabilità delle alberature stradali e le potature e per i lavori per la pulizia delle spiagge".