Mafia Capitale: ispezione del Parlamento europeo
Ostia – “Orfini si vergogni ad usare la macchina del fango contro il M5S, in particolare contro il gruppo del X Municipio”, dichiarano gli esponenti del Movimento 5 Stelle del X municipio in una nota. “Le affermazioni del segretario dem Matteo Orfini sono del tutto gratuite e dimostrano quanti pochi argomenti abbia a disposizione per difendere l'indifendibile”, prosegue la nota. “Se davvero fossimo gli idoli delle famiglie di Ostia si ricordi che nel Pd ci sono alcuni soci della malavita organizzata, visti gli arresti delle ultime ore”. Sottolinea l’ex capogruppo M5S Paolo Ferrara: "Come ti permetti Orfini di gettare fango sopra l'unica forza politica estranea a questo degrado morale? Non avete dignità politica per parlare di onestà e del Movimento 5 Stelle".
In una nota inoltre il M5S comunica che a proposito di Mafia Capitale e dell’affaire immigrati, campi rom ed emergenza abitativa, il parlamento europeo effettuerà un’ispezione.
“Dovrebbero essere luoghi di accoglienza e soccorso e invece questi centri sono una gallina dalle uova d'oro per chi li gestisce. Il contratto di assegnazione dell'appalto va in deroga e non prevede un bando pubblico. Il Ministero degli Interni invita solo alcuni soggetti a partecipare alla gara. La trasparenza non esiste. Come già dimostrato dalle inchieste della magistratura con gli scandali dei Cie di Lampedusa e Roma, le cooperative hanno mani libere, a volte anche a detrimento dei più elementari diritti umani. Mafia e corruzione si fondono e si confondono, come la destra e la sinistra che in Italia fanno finta di farsi la guerra ma poi governano insieme con gli stessi strumenti e metodi”, è scritto nella nota. “Il Movimento 5 Stelle Europa vuole vederci chiaro. Ogni singolo centesimo di tutti i fondi europei DEVE essere analizzato, tracciato e valutato. Per questa ragione i portavoce al Parlamento europeo hanno richiesto e ottenuto che si formasse una delegazione ispettiva per andare a controllare la documentazione relativa ai fondi. Dal 22 al 24 luglio andranno in Sicilia per incontrare prefetti e rappresentanti delle ONG, visiteranno il centro di prima accoglienza di Pozzallo e quello per richiedenti asilo di Mineo. Ignazio Corrao e Laura Ferrara per la Commissione Libertà Civili, Giustizia e Affari Interni, Marco Valli e Marco Zanni per la Commissione Budget andranno in missione in Sicilia per chiedere onestà e trasparenza. Le perquisizioni nell'ambito dell'inchiesta bis di Mafia Capitale sono scattate non solo a Roma ma anche in Sicilia. Le intercettazioni svelerebbero, infatti, un sistema di corruzione diffuso anche al Cara di Mineo”, continua.
“Associazione di tipo mafioso, corruzione, turbativa d'asta, false fatturazioni e trasferimento fraudolento di valori, il tutto connesso con i flussi migratori e la gestione dei campi di accoglienza per migranti. Queste ipotesi di reato sono semplici e ripetute conferme di un sistema che non può continuare a essere gestito in questo modo. Il Movimento 5 Stelle Europa aveva già denunciato movimenti sospetti nel centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto. L'inchiesta Mafia Capitale nasce perché non esiste un sistema per verificare l'efficienza dei progetti finanziati. La Commissione europea deve intervenire. Non può sempre fare finta di niente. I soldi dei contribuenti europei non possono essere utilizzati dalla mafia. Su questo il Parlamento europeo si sta muovendo e ha già incaricato un team di esperti di analizzare come vengono utilizzati i quattro strumenti finanziari nell'ambito del programma generale: Solidarietà e gestione dei flussi migratori Il Parlamento europeo sta analizzando questi quattro fondi: • il Fondo per le frontiere esterne (FFE) • il Fondo europeo per i rifugiati (RF) • il Fondo europeo per i rimpatri (RF) • il Fondo europeo per l'integrazione dei cittadini di paesi terzi (FEI). Gli Stati membri coinvolti sono naturalmente l'Italia, poi la Bulgaria, la Francia, la Grecia, la Spagna, la Romania e il Regno Unito. Lo studio riguarda i fondi spesi nel periodo 2007-2013 che ammonta a circa 4 miliardi di euro. Tanti soldi che non si sa con certezza come vengano spesi. Nella sua relazione speciale sul FEI e FER (2012), la Corte dei conti europea ha alzato bandiera bianca dichiarando che l'uso di questi quattro fondi non è valutabile a causa della mancanza di un adeguato sistema di monitoraggio e di valutazione degli Stati membri”, conclude la nota.
Tags: ostia, entroterra