Mafia Capitale, la corruzione di Andrea Tassone. Sabella: "A Ostia dirigenti corrotti o incapaci"
Ostia - Andrea Tassone è agli arresti domiciliari, accusato di aver preso una somma "non inferiore a 30mila euro" per una serie di favori a Buzzi. "Su a Ostia - spiega Buzzi - abbiamo preso un milione e due per il taglio del verde".
Sabella ha dichiarato su Mafia Capitale 2: "A Ostia ho trovato una situazione amministrativa per certi versi ancora più fuori controllo di Roma e degli altri municipi - ha detto Sabella a Sky Tg24 - Ho visto tanti atti che non vanno bene, alcuni dirigenti o sono corrotti o sono incapaci. Ma non abbiamo ancora una legge che ci permetta di mandarli via, perfino dopo una sentenza definitiva".
Nell'ordinanza del Gip Flavia Costantini si legge bene come funziona il sistema: "le indagini svolte hanno consentito di verificare l’esistenza, nel X dipartimento, di decisori pubblici remunerati dall’organizzazione riconducibile a Buzzi, Carminati e Testa. Le risorse economiche pubbliche erano originariamente stanziate dalla regione, attribuite al comune, che, in parte, li smistava ai municipi. L’obiettivo dell’organizzazione era convogliare fondi regionali - stanziati con l’intervento del consigliere Gramazio, partecipe dell’associazione, dunque considerati fondi di pertinenza esclusiva del gruppo ('soldi nostri', secondo le testuali parole di Buzzi ) - attraverso i referenti politici (Quarzo e Coratti) e amministrativi (Altamura) del Comune di Roma, verso quei municipi i cui rappresentanti istituzionali piegavano la loro discrezionalità all’utilità dei soggetti economici riconducibili al gruppo di Buzzi, come nel caso del X municipio...Il primo di tali fatti riguarda l’erogazione di somme di denaro verso Tassone, presidente del X municipio, attraverso il suo uomo di fiducia, Solvi, per remunerare assegnazioni di lavori per la potatura delle piante e per la pulizia delle spiagge a Ostia".
Tags: ostia