Mafia Capitale: ‘ndrangheta e nuovi arresti. Sequestrate 2 cooperative
Roma – Mafia, ‘ndrangheta, altri arresti e nuovi sequestri nell’ambito dell’operazione ‘Mondo di mezzo’ che la scorsa settimana ha portato all’arresto di 37 persone mentre un centinaio risultano indagate scatenando un vero e proprio terremoto giudiziario che ha sconvolto la città di Roma. Tra gli indagati e gli arrestati vi sono infatti politici, imprenditori e personaggi noti nell’ambiente della criminalità, tra i quali spicca Massimo Carminati, ex leader dei Nuclei armati rivoluzionari nonché membro della Banda della Magliana. Indagato anche l’ex sindaco Gianni Alemanno.
Nel prosieguo dell’operazione condotta dai Ros – Raggruppamento operativo speciale dei carabinieri questa mattina è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del tribunale di Roma su richiesta della locale Procura distrettuale antimafia, nei confronti di Rocco Rotolo e Salvatore Ruggiero, entrambi indagati per associazione di tipo mafioso nell’ambito di “Mondo di mezzo”. Parallelamente un terzo individuo, indagato a piede libero e destinatario di informazione di garanzia, è stato sottoposto a perquisizione locale e personale. Gli interventi sono stati eseguiti nelle province di Roma, Latina e Vibo Valentia. Le indagini hanno documentato come gli indagati, membri dell’organizzazione chiamata Mafia Capitale, abbiano assicurato il collegamento tra alcune cooperative gestite da Salvatore Buzzi, sotto il controllo di Massimo Carminati, e la cosca Mancuso di Limbadi (Vibo Valentia), consorteria di matrice ‘ndranghetista egemone nel vibonese.
In questo contesto sono emersi gli interessi comuni dei due clan mafiosi ed in particolare come, dal luglio del 2014, Salvatore Buzzi, con l’assenso di Massimo Carminati, avesse affidato la gestione dell’appalto per la pulizia del mercato Esquilino di Roma a Giovanni Campennì, imprenditore di riferimento di questa cosca, attraverso la creazione di una onlus chiamata Cooperativa Santo Stefano. A questo riguardo le indagini dei carabinieri del Ros, in collaborazione con la guardia di finanza, hanno permesso di accertare e documentare come già nel 2009 Rocco Rotolo e Salvatore Ruggiero si fossero recati in Calabria, su richiesta di Salvatore Buzzi allo scopo di accreditarsi con la cosca Mancuso, tramite esponenti della cosca Piromalli, in relazione all’esigenza di ricollocare gli immigrati in esubero al centro di accoglienza di Crotone. Gli elementi raccolti dagli investigatori avrebbero quindi documentato come Salvatore Ruggiero e Rocco Rotolo abbiano fornito uno “stabile contributo alle attività di Mafia Capitale avvalendosi dei rapporti privilegiati instaurati con qualificati esponenti della ‘ndrangheta, in un rapporto sinallagmatico tra le due organizzazioni mafiose che, a fronte della protezione offerta in Calabria alle cooperative controllate da Mafia Capitale, ha consentito l’inserimento della cosca Mancuso, rappresentata dal Campennì, nella gestione dell’appalto pubblico a Roma”.
Contemporaneamente ai carabinieri, i finanzieri del Comando provinciale di Roma, in prosecuzione dell’attività svolta il 2 dicembre, hanno sequestrato altre due società cooperative riconducibili a Salvatore Buzzi. Il nuovo provvedimento di sequestro, emesso dal Tribunale di Roma – Sezione misure di Prevenzione a seguito della richiesta della Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Roma ed eseguito da parte del Nucleo di Polizia Tributaria, riguarda le quote societarie, il capitale sociale e l’intero patrimonio aziendale, comprese le disponibilità finanziarie, della "29 Giugno Servizi", la Società Cooperativa di Produzione e Lavoro, con sede a Roma, in via Pomona 3; "Formula Sociale", Società Cooperativa Sociale Onlus, con sede a Roma, in via Mozart 43. Le due società, di fatto nella piena disponibilità di Salvatore Buzzi, erano amministrate da persone anch’esse indagate nell’ambito dell’operazione "Mondo di Mezzo", ovvero da persone che facevano parte del consiglio di amministrazione delle società già sequestrate dalle Fiamme Gialle alcuni giorni fa. La Società Cooperativa 29 giugno Servizi ha un giro d’affari annuo di circa 9 milioni di euro e conta circa 267 dipendenti, mentre la cooperativa Formula Sociale ha un volume d’affari di oltre 6 milioni di euro e impiega 131 addetti. Sono in corso approfondimenti in relazione agli appalti vinti da queste cooperative e sulle disponibilità finanziarie ad esse riconducibili.
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