Roma - Solo ieri era stata data la notizia del sequestro da parte dei finanzieri della Guardia di Finanza di Roma di un patrimonio riconducibile all’imprenditore Cristiano Guarnera, per un valore stimato in circa 100 milioni di euro, tra cui 181 tra immobili e terreni, in prosecuzione delle attività svolte il 2 e l’11 dicembre corso insieme al Ros dell’Arma dei Carabinieri. A distanza di nemmeno 24 ore, il conto degli immobili sequestrati è aumentato di altri 93 appartamenti, per un valore complessivo di circa 13.350.000 euro, scoperto dal Gico del Nucleo di polizia tributaria di Roma nelle “pieghe” della contabilità della società Edilizia Piera S.r.l., rappresentata dal nonno di Cristiano Guarnera, Angelo, di 90 anni, e le cui quote sono intestate al nipote Cristiano Guarnera e alla nonna Maria Piera Verducci, moglie di Angelo. Questi immobili, a prima vista, non risultavano riconducibili a questa società, in quanto le relative trascrizioni nei pubblici registri immobiliari erano state effettuate con una ragione sociale leggermente difforme e senza l’indicazione della partita Iva della Edilizia Piera S.r.l.. Il numero degli immobili e dei terreni riconducibili a Cristiano Guarnera sequestrati dalle Fiamme Gialle per effetto dei provvedimenti emessi dal Tribunale di Roma – Sezione Misure di Prevenzione, a seguito di richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, sale così a 274, per un valore complessivo stimato in oltre 113 milioni di euro.