Roma – “Non sono un mostro, ho lavorato in modo onesto nel mondo delle cooperative del terzo settore”. E’ questo, in sintesi, quanto ha affermato oggi Salvatore Buzzi, considerato il braccio destro di Massimo Carminati nell’affare di Mafia Capitale, nel corso delle dichiarazioni spontanee al procuratore aggiunto di Roma Michele Prestipino e al pm Giuseppe Cascini. Secondo indiscrezioni, il ‘re delle cooperative’, ascoltato nel carcere di Rebibbia, avrebbe fornito indicazioni sui suoi rapporti con le istituzioni ricostruendo il contesto nel quale operava. Le dichiarazioni di Salvatore Buzzi, rese alla presenza del suo avvocato Alessandro Diddi, che il 10 dicembre scorso ha rilasciato un’intervista video alla trasmissione ‘Porta a porta’ e che si è reso disponibile ad ulteriori incontri con i pm, sarebbero andate avanti per due, tre ore. All’indagato non sarebbe stata fatta alcuna domanda dagli inquirenti che indagano su Mafia Capitale.

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